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Competenza tribunale imprese: non basta il rapporto

Una società cooperativa e una sua società socia erano in lite per il mancato pagamento di una fornitura. La Corte di Cassazione ha chiarito che la competenza del tribunale delle imprese si attiva solo se la causa è fondata sul rapporto societario stesso. Poiché la controversia riguardava un semplice contratto di fornitura, materia esterna al legame sociale, la competenza spetta al tribunale ordinario.

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Pubblicato il 30 ottobre 2025 in Diritto Societario, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Competenza Tribunale Imprese: Quando il Rapporto Societario Non Basta

La determinazione del giudice competente è un passo cruciale in ogni controversia legale. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha fornito un importante chiarimento sulla competenza del tribunale delle imprese, specificando quando questa speciale sezione è chiamata a decidere e quando, invece, la causa rimane di pertinenza del tribunale ordinario. La questione centrale riguarda le liti tra una società e un suo socio: il semplice legame societario è sufficiente a radicare la competenza della sezione specializzata? La risposta della Corte è stata negativa, delineando un principio di fondamentale importanza pratica.

I Fatti del Caso: Fornitura tra Socio e Cooperativa

La vicenda trae origine da un’opposizione a un decreto ingiuntivo. Una società a responsabilità limitata aveva ottenuto un’ingiunzione di pagamento per una cospicua somma nei confronti di una società cooperativa, a titolo di corrispettivo per un contratto di fornitura di merci e servizi. La cooperativa si opponeva davanti al Tribunale ordinario. Quest’ultimo, tuttavia, declinava la propria competenza, ritenendo che la controversia dovesse essere trattata dal Tribunale specializzato per le imprese. La ragione di tale decisione risiedeva nel fatto che la società fornitrice era anche socia della cooperativa debitrice. Secondo il primo giudice, questo legame societario era sufficiente a far ricadere la causa nell’ambito delle materie riservate alla sezione specializzata.

La Questione sulla Competenza del Tribunale delle Imprese

Riassunta la causa davanti al Tribunale specializzato per le imprese, quest’ultimo ha sollevato d’ufficio un regolamento di competenza dinanzi alla Corte di Cassazione. Il nodo da sciogliere era se la competenza del tribunale delle imprese fosse attratta automaticamente dalla mera esistenza di un rapporto societario tra le parti, anche quando l’oggetto del contendere non riguardava direttamente tale rapporto. La normativa di riferimento (D.Lgs. 168/2003) affida alle sezioni specializzate le cause relative ai rapporti societari. La domanda, quindi, era: una lite su un contratto di fornitura può essere considerata una causa ‘relativa a un rapporto societario’ solo perché le parti sono, rispettivamente, socio e società?

L’Importanza della ‘Causa Petendi’

Il concetto chiave per risolvere la questione è quello di causa petendi, ovvero la ragione giuridica posta a fondamento della domanda. Per stabilire la competenza, non basta guardare alla qualità delle parti (socio e società), ma è necessario analizzare la natura della pretesa fatta valere in giudizio. Se la pretesa si basa su diritti e obblighi nascenti dal contratto di società (es. impugnazione di delibere, azioni di responsabilità, esclusione del socio), allora la competenza è del tribunale delle imprese. Se, invece, la pretesa deriva da un rapporto distinto e autonomo, come un contratto di fornitura, la situazione cambia.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, affermando un principio di diritto molto chiaro. Ha stabilito che, ai fini della competenza del tribunale delle imprese, non è sufficiente che le parti siano legate da un rapporto societario. È indispensabile che la causa petendi della controversia sia direttamente fondata su tale rapporto. Nel caso di specie, l’oggetto della lite era il pagamento del corrispettivo per una fornitura di merci. Si tratta di un’obbligazione che nasce da un comune contratto di compravendita, un rapporto del tutto distinto e autonomo rispetto al legame sociale tra la fornitrice e la cooperativa. Il fatto che la creditrice fosse anche socia della debitrice è stato ritenuto irrilevante ai fini della competenza, poiché la sua qualità di socio non era in discussione né costituiva il fondamento della richiesta di pagamento.

Le Conclusioni e l’Impatto Pratico

In conclusione, la Corte ha dichiarato la competenza del Tribunale ordinario, stabilendo che una causa avente ad oggetto l’adempimento di un contratto di fornitura esula dalla materia societaria, anche se stipulato tra socio e società. Questa decisione ha importanti implicazioni pratiche: chiarisce che le sezioni specializzate per le imprese non sono un ‘foro’ per tutte le controversie che vedono coinvolta una società, ma solo per quelle che toccano il cuore della sua organizzazione e dei rapporti interni. Ciò garantisce una corretta distribuzione delle competenze, evitando di sovraccaricare le sezioni specializzate con liti di natura puramente commerciale e contrattuale che possono essere efficacemente gestite dai tribunali ordinari.

Quando si applica la competenza del tribunale delle imprese in cause tra socio e società?
La competenza del tribunale delle imprese si applica solo quando la causa ha come fondamento (causa petendi) il rapporto societario stesso, cioè diritti e doveri che nascono direttamente dal contratto di società.

Una lite per il mancato pagamento di una fornitura tra una cooperativa e un suo socio rientra nella competenza del tribunale delle imprese?
No, secondo l’ordinanza, una causa per il pagamento di una fornitura di merce è una materia che esula dal rapporto societario e, pertanto, non rientra nella competenza della sezione specializzata per le imprese, ma in quella del tribunale ordinario.

Cosa significa che la ‘causa petendi’ deve essere fondata sul rapporto societario?
Significa che l’oggetto della disputa deve riguardare questioni intrinseche alla vita della società, come la validità di una delibera, l’esclusione di un socio o la responsabilità degli amministratori, e non un qualsiasi contratto commerciale (come una fornitura) che le stesse parti possono aver stipulato autonomamente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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