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Competenza territoriale: trasferimento interno irrilevante

La Corte di Cassazione ha stabilito che la competenza territoriale del giudice del lavoro non è soggetta al limite temporale di sei mesi quando una dipendenza aziendale viene trasferita all’interno dello stesso comune. Il caso riguardava un autista che aveva citato in giudizio la sua ex azienda presso il tribunale del luogo dove si trovava il parcheggio dei bus. L’azienda sosteneva che, essendo il parcheggio stato spostato (pur rimanendo nella stessa città) da oltre sei mesi, il tribunale non fosse più competente. La Corte ha chiarito che la norma sulla ‘permanenza’ della competenza si applica solo ai trasferimenti che cambierebbero la giurisdizione territoriale, non a quelli interni che la lasciano invariata.

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Pubblicato il 25 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Competenza Territoriale: Quando il Trasferimento della Sede Non Cambia il Giudice

Nel processo del lavoro, la determinazione della competenza territoriale è un aspetto cruciale che garantisce al lavoratore, considerato la parte più debole del rapporto, un accesso agevolato alla giustizia. Ma cosa succede quando un’azienda sposta una sua dipendenza, come un cantiere o un parcheggio, all’interno della stessa città? La competenza del tribunale rimane la stessa o si applicano dei limiti temporali? Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha fornito un chiarimento fondamentale sull’interpretazione dell’articolo 413 del Codice di procedura civile, stabilendo che un trasferimento ‘interno’ non modifica la competenza del giudice originario.

I Fatti di Causa

Un ex dipendente, un autista di autobus, aveva avviato una causa di lavoro contro la sua precedente azienda. Il ricorso era stato presentato presso il tribunale della città in cui si trovava l’area di parcheggio da cui l’autista iniziava e terminava quotidianamente il suo turno di lavoro. L’azienda si era opposta, sollevando un’eccezione di incompetenza territoriale. Secondo la società, la sede legale si trovava in un’altra località, ricadente nella giurisdizione di un altro tribunale. Inoltre, l’area di parcheggio originaria era stata trasferita in un’altra zona, sebbene sempre all’interno della stessa città, da oltre un anno rispetto alla data di deposito del ricorso. L’azienda sosteneva quindi che fosse decorso il termine di sei mesi previsto dalla legge per mantenere la competenza presso il foro della precedente dipendenza.

La Questione sulla Competenza Territoriale e il Limite dei Sei Mesi

Il cuore della controversia risiede nell’interpretazione del terzo comma dell’art. 413 c.p.c. Questa norma stabilisce che la competenza del giudice del luogo in cui si trovava la dipendenza aziendale ‘permane’ per sei mesi dopo il suo trasferimento o la sua cessazione. L’azienda ha interpretato questa disposizione in senso letterale, sostenendo che, essendo trascorsi più di sei mesi dal trasferimento del parcheggio, il lavoratore avrebbe perso il diritto di adire quel tribunale. Il Tribunale di primo grado aveva rigettato l’eccezione, ma l’azienda ha proposto ricorso per regolamento di competenza dinanzi alla Corte di Cassazione, insistendo sulla propria tesi.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell’azienda, ritenendo corretta la decisione del giudice di merito e confermando la competenza territoriale del tribunale adito inizialmente. Il ragionamento della Corte si basa su una distinzione logica e funzionale fondamentale.

La norma che prevede la ‘permanenza’ della competenza per sei mesi è una disposizione di ‘proroga’. Essa serve a tutelare il lavoratore nei casi in cui il trasferimento della dipendenza aziendale avvenga in un luogo che ricade sotto la giurisdizione di un diverso tribunale. In tali circostanze, la legge concede al lavoratore un lasso di tempo di sei mesi per poter ancora agire presso il foro originario, a lui più familiare e comodo.

Tuttavia, nel caso di specie, il trasferimento era avvenuto da una via all’altra all’interno dello stesso comune e, quindi, all’interno della medesima circoscrizione territoriale del tribunale. Un simile spostamento, secondo la Corte, è ‘inidoneo ad incidere sulla competenza’ e, di conseguenza, non fa scattare il meccanismo della proroga semestrale. In altre parole, se il trasferimento non altera la competenza del giudice, non ha senso applicare una norma che serve a prorogare temporaneamente una competenza che, di fatto, non è mai venuta meno. Il foro della dipendenza aziendale, quindi, rimane radicato presso quel tribunale senza limiti di tempo, finché la dipendenza resta nella sua circoscrizione.

La Corte ha inoltre ribadito che un’area di parcheggio dove sono dislocati i beni strumentali (gli autobus) e dove i lavoratori (gli autisti) iniziano e terminano la loro prestazione lavorativa quotidiana, costituisce a tutti gli effetti una ‘dipendenza aziendale’ ai fini della determinazione della competenza territoriale.

Le Conclusioni

L’ordinanza della Cassazione chiarisce un principio di notevole importanza pratica: il termine di decadenza di sei mesi previsto dall’art. 413 c.p.c. si applica solo ai trasferimenti di azienda o di dipendenza che comportano un effettivo cambio di giurisdizione territoriale. Non si applica, invece, a spostamenti di modesta entità che avvengono all’interno dei confini territoriali del medesimo tribunale. Questa interpretazione rafforza la tutela del lavoratore, impedendo alle aziende di utilizzare mere riorganizzazioni logistiche interne per eludere il foro naturale del rapporto di lavoro e costringere il dipendente a intentare causa presso sedi giudiziarie potenzialmente più scomode.

Un’area di parcheggio può essere considerata una ‘dipendenza aziendale’ per la competenza del giudice?
Sì, un’area di parcheggio in cui il datore di lavoro disloca un nucleo di beni organizzati (come gli autobus) per l’esercizio dell’impresa e dove i lavoratori (ad esempio, gli autisti) iniziano e terminano la loro mansione quotidiana, è considerata a tutti gli effetti una dipendenza aziendale ai fini della competenza territoriale.

Se l’azienda trasferisce la dipendenza in un’altra zona della stessa città, cambia il tribunale competente?
No. Secondo la Corte di Cassazione, un trasferimento che avviene all’interno dello stesso comune o della stessa circoscrizione di tribunale non modifica la competenza territoriale, poiché lo spostamento è inidoneo a incidere sulla giurisdizione del giudice.

Il limite di sei mesi per agire in giudizio dopo il trasferimento di una dipendenza si applica sempre?
No, il limite di sei mesi si applica solo quando il trasferimento dell’azienda o della dipendenza avviene in un luogo che ricade sotto la competenza di un altro tribunale. È una norma che ‘proroga’ la competenza del foro originario e non si attiva per trasferimenti interni che non alterano la competenza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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