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Competenza territoriale PA: decide il domicilio del creditore

Una società finanziaria ha agito contro un’Amministrazione Statale per il recupero di un credito, ottenendo un decreto ingiuntivo dal Tribunale di Milano. L’Amministrazione si è opposta, sostenendo la competenza del Tribunale di Roma. La Corte d’Appello ha dato ragione all’Amministrazione, ma la Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione. Con l’ordinanza n. 11501/2025, la Suprema Corte ha stabilito che in materia di competenza territoriale PA, per i debiti pecuniari dello Stato, si applicano le norme speciali di contabilità pubblica. Pertanto, il foro competente è quello del luogo in cui ha sede la tesoreria provinciale del domicilio del creditore, in questo caso Milano, e non Roma, sede del debitore.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Competenza territoriale PA: vince il domicilio del creditore

Determinare il tribunale giusto a cui rivolgersi è il primo, fondamentale passo di ogni azione legale. La questione si complica quando il debitore è un’Amministrazione dello Stato. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 11501/2025, ha fatto chiarezza su un punto cruciale: la competenza territoriale PA per i crediti pecuniari. La Suprema Corte ha stabilito che, in questi casi, a prevalere non sono le regole generali del codice civile, ma le norme speciali sulla contabilità pubblica, che favoriscono il foro del domicilio del creditore.

I Fatti di Causa

Una società finanziaria, creditrice nei confronti di un Ministero per una cospicua somma, aveva ottenuto un decreto ingiuntivo dal Tribunale di Milano, città in cui la società ha la propria sede. L’Amministrazione Statale si era opposta al decreto, sollevando un’eccezione di incompetenza territoriale. A suo dire, il giudice competente non era quello di Milano, ma quello di Roma, in quanto sede centrale del Ministero e luogo dove risiede la sua tesoreria.

In un primo momento, la Corte d’Appello di Milano aveva accolto la tesi del Ministero, riformando la sentenza di primo grado e dichiarando la competenza del Tribunale di Roma. La Corte d’Appello aveva basato la sua decisione sul principio del forum destinatae solutionis, individuandolo presso la sede della tesoreria dell’ente debitore.

Insoddisfatta, la società creditrice ha proposto ricorso per regolamento di competenza dinanzi alla Corte di Cassazione, sostenendo che il Tribunale di Milano fosse invece pienamente competente.

La decisione della Corte sulla competenza territoriale PA

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della società, ribaltando completamente la decisione della Corte d’Appello. Gli Ermellini hanno chiarito un principio di diritto fondamentale per chiunque vanti un credito verso la Pubblica Amministrazione.

Il punto centrale della controversia era stabilire quale norma applicare per individuare il forum destinatae solutionis (il foro del luogo di pagamento). La Corte d’Appello aveva erroneamente applicato le norme generali del codice civile. La Cassazione, invece, ha ribadito il suo orientamento consolidato: nelle controversie relative a debiti pecuniari delle pubbliche amministrazioni, trovano applicazione le norme speciali di contabilità pubblica, in particolare l’art. 54 del R.D. n. 2440 del 1923.

Le Motivazioni

La Suprema Corte ha spiegato che, in base a tale normativa speciale, il luogo del pagamento si identifica con la sezione di Tesoreria della provincia in cui il creditore è domiciliato. Poiché la società finanziaria aveva sede a Milano, la tesoreria competente per il pagamento era quella provinciale di Milano. Di conseguenza, il giudice territorialmente competente a decidere sulla controversia era proprio il Tribunale di Milano.

La Corte ha anche operato un’importante distinzione rispetto a un precedente caso (Cass. n. 32766/2022) che sembrava condurre a una conclusione diversa. In quel caso, l’amministrazione debitrice era la Presidenza del Consiglio dei ministri, che dispone di un’unica Tesoreria centrale a Roma. Il Ministero coinvolto in questa causa, invece, è dotato di più sezioni di tesoreria provinciali, incaricate di volta in volta dei pagamenti ai diversi creditori sparsi sul territorio nazionale.

Questa distinzione è fondamentale: la regola generale che radica la competenza presso il domicilio del creditore vale per tutte quelle Amministrazioni Statali che hanno una struttura di tesoreria decentralizzata.

Conclusioni

La decisione della Cassazione rafforza la tutela dei creditori della Pubblica Amministrazione. Stabilisce con chiarezza che, per recuperare un credito pecuniario da un’Amministrazione con tesorerie provinciali, non è necessario avviare una causa nella capitale o nella sede centrale dell’ente. Il creditore può agire legittimamente presso il tribunale del proprio domicilio, semplificando notevolmente il processo di recupero del credito. La Corte ha quindi cassato la sentenza d’appello e ha rimesso le parti davanti alla Corte d’Appello di Milano, dichiarata competente, affinché proceda all’esame del merito della causa.

Quale tribunale è competente per un’azione di recupero crediti contro un’Amministrazione Statale?
Il tribunale competente è quello del luogo in cui il creditore ha il proprio domicilio. Questo perché, secondo le norme di contabilità pubblica che prevalgono su quelle del codice civile, il pagamento deve avvenire presso la sezione di tesoreria della provincia di domicilio del creditore.

Le regole del codice civile sul luogo del pagamento si applicano ai debiti della Pubblica Amministrazione?
No. Per i debiti pecuniari delle Pubbliche Amministrazioni, le norme speciali di contabilità pubblica (in particolare l’art. 54 del R.D. 2440/1923) prevalgono sulle regole generali previste dall’art. 1182 del codice civile.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la decisione della Corte d’Appello?
La Corte di Cassazione ha annullato la decisione perché la Corte d’Appello aveva erroneamente applicato le norme generali del codice civile, individuando la competenza a Roma (sede del debitore). La Cassazione ha invece applicato le norme speciali di contabilità pubblica, che radicano la competenza presso il foro del domicilio del creditore (Milano).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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