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Competenza territoriale INPS: dove impugnare l’ingiunzione

La Cassazione, con l’ordinanza 34942/2024, stabilisce la competenza territoriale INPS per le opposizioni a ordinanza-ingiunzione. Il foro competente è quello del tribunale nella cui circoscrizione si trova la sede dell’ente che ha emesso l’atto e gestisce il credito, non la sede dell’impresa debitrice. Questa decisione chiarisce un importante conflitto di giurisdizione.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Competenza Territoriale INPS: La Cassazione Fa Chiarezza sul Foro Competente

Quando un’azienda riceve un’ordinanza-ingiunzione dall’INPS per presunti contributi non versati, una delle prime questioni procedurali è capire a quale tribunale rivolgersi per l’opposizione. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha fornito un criterio chiaro e definitivo sulla competenza territoriale INPS, risolvendo un conflitto tra tribunali e stabilendo un principio fondamentale per datori di lavoro e professionisti del settore.

I Fatti del Contenzioso

Un imprenditore, titolare di un’azienda di panificazione, impugnava un’ordinanza-ingiunzione emessa dalla sede INPS di Catania. L’atto contestava il mancato versamento di ritenute previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni dei lavoratori. L’imprenditore aveva inizialmente adito un tribunale che, però, si dichiarava incompetente, indicando come foro corretto quello di Caltagirone, luogo in cui l’azienda aveva la propria sede.

Il Conflitto sulla Competenza Territoriale INPS

Una volta che la causa è stata riassunta davanti al Tribunale di Caltagirone, quest’ultimo ha sollevato un regolamento di competenza d’ufficio. Secondo il giudice di Caltagirone, la competenza non doveva essere radicata nel luogo della sede dell’impresa, ma nel luogo in cui si trova la sede dell’ufficio INPS che ha effettivamente emesso l’ordinanza e presso cui doveva essere effettuato il pagamento, ovvero Catania. Si è creato così un conflitto di competenza che ha richiesto l’intervento della Corte di Cassazione per stabilire quale fosse il giudice naturale della controversia.

La Decisione della Corte e le Motivazioni

La Corte di Cassazione ha accolto il regolamento di competenza proposto dal Tribunale di Caltagirone, dichiarando la competenza territoriale del Tribunale di Catania. La decisione si fonda su un’analisi precisa delle norme procedurali e sostanziali.

Il Principio dell’Ufficio dell’Ente

Il cuore della decisione risiede nell’interpretazione dell’articolo 444, terzo comma, del codice di procedura civile. Questa norma, applicabile alle controversie relative agli obblighi dei datori di lavoro in materia di previdenza, stabilisce che il foro competente è quello “del luogo in cui ha sede l’ufficio dell’ente”. La Cassazione chiarisce che per ‘ufficio dell’ente’ non si intende una qualsiasi sede territoriale, ma specificamente quella che ha gestito il procedimento, emesso l’atto impugnato e che è legittimata a ricevere il pagamento.

La Sede Operativa vs. la Sede con Potere di Gestione

La Corte ha distinto nettamente tra la sede INPS di Catania e quella di Caltagirone. La sede di Catania era quella che aveva concretamente proceduto alla contestazione, emesso l’ordinanza-ingiunzione e irrogato le sanzioni. Era, quindi, il centro decisionale e gestionale del rapporto contributivo in questione. Al contrario, la sede di Caltagirone, pur trovandosi nel territorio dove operava l’impresa, era qualificata come una mera ‘sede operativa’, priva di un potere di gestione esterna e non legittimata a pretendere o ricevere i pagamenti. Di conseguenza, non poteva essere considerata come ‘l’ufficio dell’ente’ rilevante ai fini della competenza territoriale INPS.

Le Motivazioni

Le motivazioni della Corte si basano sul principio consolidato secondo cui la competenza in queste materie è speciale e inderogabile. Il riferimento normativo all’art. 444 c.p.c. prevale su altri criteri, come quello del luogo di commissione della violazione o della sede legale del debitore. L’identificazione del foro competente con la sede dell’ufficio INPS che ha emesso l’atto garantisce la concentrazione del contenzioso presso il giudice del luogo dove si trovano la documentazione e le competenze amministrative che hanno dato origine alla pretesa creditoria. La Corte ha ribadito che questa interpretazione è in linea con numerosi precedenti giurisprudenziali, creando un orientamento stabile e prevedibile.

Le Conclusioni

L’ordinanza della Cassazione ha importanti implicazioni pratiche. Per i datori di lavoro che intendono opporsi a un’ordinanza-ingiunzione dell’INPS, è cruciale identificare non la sede INPS più vicina o quella della propria circoscrizione, ma la specifica sede che ha emesso e gestisce l’atto. La competenza territoriale non segue la sede dell’azienda, ma quella dell’ufficio creditore dell’ente previdenziale. Questa chiarezza procedurale è fondamentale per evitare di incorrere in eccezioni di incompetenza che possono ritardare la risoluzione della controversia e comportare costi aggiuntivi.

Quale tribunale è competente per impugnare un’ordinanza-ingiunzione dell’INPS per contributi non versati?
È competente il tribunale, in funzione di giudice del lavoro, del luogo in cui ha sede l’ufficio dell’INPS che ha emesso l’ordinanza-ingiunzione, ha gestito la pratica e che è legittimato a ricevere il pagamento.

La sede legale dell’azienda debitrice determina il tribunale competente?
No, la sede dell’impresa non è il criterio determinante. La competenza territoriale si radica presso il tribunale della circoscrizione in cui si trova l’ufficio INPS che ha esercitato il potere di gestione esterna del credito contributivo.

Qual è la differenza tra una sede INPS con potere di gestione e una sede operativa ai fini della competenza territoriale?
Una sede con potere di gestione è quella che ha proceduto alla contestazione, ha emesso l’atto e ha il potere di pretendere il pagamento. Una sede operativa, invece, non ha questi poteri di gestione esterna e la sua ubicazione è irrilevante per determinare il foro competente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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