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Competenza territoriale illecito omissivo: la guida

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 24233/2025, ha stabilito un principio chiave sulla competenza territoriale per l’illecito omissivo. Nel caso di una sanzione per mancati controlli sanitari su bestiame prima della transumanza, la competenza a decidere sull’opposizione non è del giudice del luogo dove gli animali sono stati trovati, ma del giudice del luogo dove i controlli avrebbero dovuto essere effettuati. Questa decisione chiarisce che il foro competente per le omissioni è quello in cui l’azione dovuta non è stata compiuta.

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Pubblicato il 1 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Competenza territoriale per illecito omissivo: la Cassazione fa chiarezza

Determinare il giudice corretto a cui rivolgersi è il primo passo fondamentale in qualsiasi azione legale. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha offerto un importante chiarimento sulla competenza territoriale per illecito omissivo, un tema che può generare incertezza. Il caso riguarda la sanzione inflitta a un’allevatrice per non aver sottoposto i suoi animali ai controlli sanitari obbligatori, e la Corte ha precisato quale tribunale avesse il diritto di giudicare sulla sua opposizione.

I fatti del caso: la sanzione e il conflitto di competenza

Una titolare di due aziende zootecniche riceveva due ordinanze-ingiunzione da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Le veniva contestata la violazione di una norma regionale per non aver sottoposto i suoi bovini ai controlli diagnostici obbligatori (per tubercolosi, brucellosi e leucosi) nei trenta giorni precedenti al loro spostamento per la transumanza.

L’allevatrice presentava opposizione presso il Tribunale di Patti. Quest’ultimo, tuttavia, si dichiarava incompetente, indicando come foro competente quello di Barcellona Pozzo di Gotto, poiché era nel territorio di quel tribunale che erano stati commessi i presunti illeciti amministrativi (luogo di ritrovamento degli animali).

Una volta riassunto il giudizio, il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto sollevava d’ufficio un regolamento di competenza, sostenendo che neanche esso fosse il giudice corretto. La questione è così giunta all’esame della Corte di Cassazione.

La questione sulla competenza territoriale per illecito omissivo

Il cuore del problema era stabilire il luogo in cui la violazione era stata commessa. L’illecito contestato non era un’azione, ma un’omissione: il non aver eseguito i controlli sanitari. Dove si considera commessa un’omissione? Nel luogo dove l’azione doveva essere compiuta o nel luogo dove se ne sono manifestati gli effetti (in questo caso, il ritrovamento degli animali non controllati)?

Il giudice rimettente sosteneva che la violazione non riguardasse la transumanza in sé, ma la condotta omissiva precedente. Di conseguenza, il reato non era stato commesso nel luogo di accertamento (Montalbano Elicona), ma nel luogo dove gli animali avrebbero dovuto essere controllati, ovvero presso le sedi delle aziende zootecniche (Roccella Valdemone e Francavilla di Sicilia), entrambe ricadenti nel circondario del Tribunale di Messina.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte Suprema di Cassazione ha ritenuto fondato il regolamento di competenza sollevato dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Gli Ermellini hanno ribadito un principio consolidato, seppur applicato in precedenza soprattutto in materia di violazioni del Codice della Strada: quando l’illecito è di tipo omissivo, l’opposizione deve essere proposta davanti al giudice territorialmente competente per il luogo in cui si sarebbe dovuta tenere la condotta che è stata invece omessa.

La ratio di questa regola è quella di concentrare la competenza in un unico giudice per tutte le opposizioni relative al medesimo fatto. La Corte ha specificato che, nel caso in esame, i controlli sanitari dovevano essere effettuati presso le sedi delle aziende da cui provenivano gli animali, prima del loro spostamento. Pertanto, è in quei comuni (Roccella Valdemone e Francavilla di Sicilia) che si è verificata l’omissione.

Poiché entrambi i comuni si trovano nel circondario del Tribunale di Messina, è quest’ultimo il giudice territorialmente competente a decidere sulla causa.

Le conclusioni: il principio di diritto e le implicazioni pratiche

La Corte ha dichiarato la competenza inderogabile del Tribunale di Messina, al quale le parti dovranno riassumere il giudizio. Questa ordinanza rafforza il principio secondo cui, per gli illeciti omissivi, il locus commissi delicti (luogo di commissione del reato) coincide con il luogo in cui il soggetto agente avrebbe dovuto adempiere all’obbligo giuridico violato. Questa regola fornisce un criterio chiaro e univoco per individuare il giudice competente, evitando conflitti e garantendo una maggiore certezza del diritto per i cittadini che intendono opporsi a sanzioni amministrative derivanti da condotte omissive.

Quale giudice è territorialmente competente a decidere l’opposizione a una sanzione per un illecito omissivo?
È competente il giudice del luogo in cui si sarebbe dovuta tenere la condotta che è stata invece omessa.

Perché la violazione contestata all’allevatrice è stata considerata un illecito omissivo?
Perché la violazione non consisteva nell’aver spostato gli animali, ma nel non aver compiuto un’azione obbligatoria prima dello spostamento, ovvero sottoporli ai dovuti accertamenti sanitari.

Dove si considera commesso l’illecito omissivo nel caso specifico?
Si considera commesso presso le sedi delle aziende zootecniche da cui gli animali provenivano, poiché era lì che i controlli sanitari avrebbero dovuto essere effettuati prima della transumanza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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