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Competenza tabellare: quando la Cassazione rimette

La Corte di Cassazione, con un’ordinanza interlocutoria, ha disposto la trasmissione di un ricorso in materia di scioglimento di comunione immobiliare. La Corte ha ritenuto che la questione rientrasse nella competenza tabellare di un’altra Sezione, senza entrare nel merito dei motivi di impugnazione. La decisione evidenzia l’importanza delle regole interne di ripartizione del lavoro giudiziario.

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Competenza Tabellare: l’Ordinanza della Cassazione che Rimette gli Atti

L’organizzazione interna degli uffici giudiziari è un meccanismo complesso, governato da regole precise che assicurano l’efficienza e la specializzazione. Tra queste regole spicca il concetto di competenza tabellare, un criterio di ripartizione delle cause che, come dimostra una recente ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione, può determinare l’iter di un processo anche ai massimi livelli. Analizziamo una vicenda che, pur non decidendo il merito della questione, offre importanti spunti sulla procedura civile.

I Fatti di Causa: Dallo Scioglimento della Comunione alla Cassazione

La controversia nasce da una domanda di scioglimento di una comunione su un immobile. In primo grado, il Tribunale rigetta la richiesta degli attori e, accogliendo la domanda riconvenzionale della convenuta, accerta l’avvenuto trasferimento delle quote di proprietà a favore di quest’ultima sulla base di una scrittura privata.

La Corte d’Appello, successivamente, conferma in parte la decisione, ma accoglie parzialmente l’appello di un erede di una delle parti originarie. La Corte territoriale ridetermina le quote di proprietà, ordina lo scioglimento della comunione con assegnazione dell’intero immobile alla convenuta, imponendole però il pagamento di un conguaglio economico e la restituzione dei frutti.

Avverso tale sentenza, la parte soccombente in appello ha proposto ricorso per Cassazione, articolando tre distinti motivi di censura.

I Motivi del Ricorso e la questione di Competenza Tabellare

La ricorrente ha sollevato diverse questioni, tra cui la presunta inammissibilità dell’appello per un vizio di forma (omesso deposito dell’originale dell’atto), il difetto di legittimazione della controparte e la contestazione sulla condanna al pagamento delle spese processuali.

Tuttavia, prima ancora di poter esaminare questi motivi, la Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione si è trovata di fronte a una questione pregiudiziale di natura puramente organizzativa: la competenza tabellare.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha rilevato che l’oggetto della controversia – ovvero lo scioglimento della comunione e il trasferimento della proprietà – rientra in una materia specificamente assegnata alla competenza della Seconda Sezione Civile. La cosiddetta competenza tabellare non riguarda la giurisdizione o la competenza in senso tecnico, ma la distribuzione interna del lavoro tra le sezioni specializzate della Corte per garantire una trattazione più efficace e omogenea dei ricorsi.

Constatato che il ricorso era stato erroneamente assegnato alla Prima Sezione, i Giudici hanno ritenuto di non poter procedere con l’esame del merito. La decisione, pertanto, è stata quella di non pronunciarsi sui motivi del ricorso, ma di disporre la trasmissione degli atti alla Sezione tabellarmente competente.

Le Conclusioni

Questa ordinanza interlocutoria, pur non risolvendo la disputa tra le parti, è emblematica del rigore procedurale che governa il sistema giudiziario. Essa dimostra che il rispetto delle regole organizzative interne, come la competenza tabellare, è un presupposto indispensabile per la validità del giudizio. La vicenda proseguirà ora davanti alla Seconda Sezione Civile, che avrà il compito di esaminare nel merito i motivi di ricorso e di scrivere la parola ‘fine’ su questa complessa controversia immobiliare. La decisione sottolinea come la specializzazione delle sezioni sia un valore fondamentale per il corretto funzionamento della giustizia.

Cosa si intende per ‘ordinanza interlocutoria’ in questo caso?
Si tratta di un provvedimento con cui la Corte non decide il merito della causa, ma risolve una questione procedurale, ovvero la corretta assegnazione del ricorso alla sezione competente per materia.

Perché la Corte di Cassazione ha trasferito il ricorso a un’altra Sezione?
La Corte ha trasferito il ricorso perché ha accertato che la materia del contendere (scioglimento della comunione e trasferimento di proprietà) rientrava nella ‘competenza tabellare’ della Seconda Sezione Civile, e non della Prima, alla quale era stato inizialmente assegnato.

La Corte si è pronunciata sui motivi del ricorso presentati dalla parte?
No, l’ordinanza non esamina nessuno dei tre motivi di ricorso. La decisione si limita a disporre la trasmissione degli atti alla Sezione competente, la quale sarà incaricata di valutare e decidere nel merito le questioni sollevate.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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