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Competenza sezioni impresa: esclusa per società di fatto

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 30540/2025, ha respinto un ricorso per regolamento di competenza, chiarendo i limiti della giurisdizione delle sezioni specializzate in materia di impresa. Sebbene la competenza si debba valutare sulla base della domanda dell’attore e non nel merito, la Suprema Corte ha stabilito che la competenza delle sezioni impresa non si estende alle controversie tra società di persone, come una società di fatto che eserciti un controllo su una s.n.c. Tale competenza è infatti limitata per legge principalmente alle società di capitali.

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Pubblicato il 25 novembre 2025 in Diritto Societario, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Competenza Sezioni Impresa: No se la Lite è tra Società di Persone

La Corte di Cassazione torna a pronunciarsi sui confini della competenza sezioni impresa, stabilendo un principio chiaro: la giurisdizione speciale è esclusa per le controversie che, pur complesse, vertono su rapporti tra società di persone. Con l’ordinanza in commento, la Suprema Corte chiarisce che la valutazione della competenza deve basarsi sulla domanda dell’attore, ma la natura giuridica dei soggetti coinvolti resta un criterio invalicabile.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine da una complessa lite societaria. Gli eredi di un socio defunto di una società in nome collettivo (s.n.c.) citavano in giudizio il socio superstite e sua madre, unitamente a due società a responsabilità limitata (s.r.l.) di recente costituzione. Secondo i ricorrenti, il socio superstite e la madre avevano costituito una società di fatto occulta, attraverso la quale avevano dirottato il patrimonio e l’avviamento della s.n.c. originaria verso le due nuove s.r.l., causando un grave danno ai creditori sociali e agli eredi stessi.

Le domande presentate al Tribunale, presso la Sezione specializzata in materia di impresa, erano molteplici: dall’accertamento del valore della quota del socio defunto, alla condanna per mala gestio e per abuso di direzione e coordinamento, fino a un’azione revocatoria per rendere inefficace un conferimento di beni a favore di una delle nuove società.

La Decisione del Tribunale e il Ricorso in Cassazione

Il Tribunale di primo grado dichiarava il proprio difetto di competenza. La motivazione si basava su una valutazione preliminare del merito della causa: secondo il giudice, dalle stesse allegazioni degli attori non emergeva l’esistenza di una società di fatto. Mancando tale presupposto, veniva meno la ragione stessa per cui era stata adita la Sezione specializzata.

Contro questa decisione, gli eredi proponevano ricorso per regolamento di competenza alla Corte di Cassazione, sostenendo che il Tribunale avesse errato nel decidere sulla base di un accertamento di fatto (l’inesistenza della società occulta), che appartiene invece alla fase di merito del giudizio.

La corretta valutazione della competenza sezioni impresa

La Suprema Corte, nell’analizzare il caso, accoglie parzialmente la tesi dei ricorrenti su un piano di principio. Ribadisce, infatti, un consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui la competenza si determina sulla base della prospettazione della domanda (causa petendi), senza entrare nel merito della sua fondatezza. Il giudice adito deve limitarsi a verificare ciò che l’attore ha chiesto e le ragioni che ha posto a fondamento della sua richiesta. Pertanto, il Tribunale aveva sbagliato a escludere la propria competenza negando l’esistenza della società di fatto, poiché tale valutazione attiene al merito della controversia.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

Tuttavia, pur correggendo l’impostazione del giudice di primo grado, la Cassazione giunge alla medesima conclusione: la Sezione specializzata in materia di impresa non è competente per la causa in esame. La motivazione, però, è puramente giuridica e non fattuale.

La Corte spiega che la legge (art. 3 del D.Lgs. 168/2003) elenca tassativamente le materie e i tipi di società per cui è prevista la competenza delle sezioni specializzate. Queste cause riguardano principalmente le società di capitali (S.p.A., S.r.l., cooperative) e i rapporti societari ad esse collegati. Le società di persone, come le s.n.c. o le società di fatto, ne sono escluse, a meno che non esercitino attività di direzione e coordinamento su una società di capitali.

Nel caso specifico, la presunta attività di direzione e coordinamento era stata esercitata da una società di fatto (equiparabile a una società di persone) nei confronti di una s.n.c. (anch’essa società di persone). Questo tipo di rapporto non rientra in alcuna delle ipotesi previste dalla legge per radicare la competenza sezioni impresa. Di conseguenza, anche se la domanda era stata correttamente formulata, essa era stata presentata al giudice sbagliato.

Le Conclusioni

La Corte di Cassazione ha quindi respinto il ricorso, confermando il difetto di competenza della Sezione specializzata, seppur per motivi diversi da quelli del Tribunale. La decisione sottolinea un aspetto fondamentale per chiunque intraprenda un’azione legale in materia societaria: la scelta del giudice competente non dipende solo dalla complessità della vicenda o dalle accuse mosse, ma è strettamente legata alla forma giuridica delle società coinvolte. Un errore nella individuazione del giudice competente può comportare ritardi e costi significativi. Questa pronuncia serve da monito: le norme sulla competenza sono inderogabili e la loro corretta applicazione è il primo passo per un’efficace tutela dei propri diritti.

Come si determina la competenza del giudice in una causa civile?
La competenza si determina sulla base della domanda presentata dall’attore (principio della prospettazione o ‘causa petendi’), analizzando i fatti e le ragioni giuridiche addotte, senza entrare nel merito della fondatezza delle richieste.

Le sezioni specializzate in materia di impresa sono sempre competenti per le cause tra società?
No, la loro competenza è limitata alle materie e ai tipi di società specificamente indicati dalla legge. Riguarda principalmente le controversie relative a società di capitali (come s.r.l. e s.p.a.) e cooperative.

Una controversia tra società di persone rientra nella competenza delle sezioni impresa?
Di norma no. Una controversia tra società di persone, come una società di fatto che esercita un’influenza su una s.n.c., non rientra nella competenza delle sezioni specializzate, a meno che non sia coinvolta una società di capitali in un rapporto di direzione e coordinamento, secondo le specifiche previsioni di legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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