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Competenza Sezione Impresa per quote sociali

La Corte di Cassazione stabilisce che la competenza per le controversie relative alla risoluzione di contratti preliminari di cessione di quote sociali spetta alla Sezione Specializzata Impresa, in quanto la decisione incide sulla compagine societaria. La connessa azione di responsabilità professionale contro un avvocato, invece, rientra nella competenza del giudice ordinario.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Diritto Societario, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Competenza Sezione Impresa: la Cassazione fa chiarezza sulla cessione di quote

L’ordinanza in esame affronta un’importante questione procedurale riguardante la competenza della Sezione Impresa. La Corte di Cassazione, chiamata a risolvere un conflitto di competenza sollevato d’ufficio, delinea con precisione i confini tra la giurisdizione specializzata e quella ordinaria quando una causa principale di natura societaria si intreccia con una accessoria di responsabilità professionale. La decisione sottolinea come il criterio del petitum sostanziale sia decisivo per radicare la competenza del tribunale specializzato.

I fatti del caso

La vicenda trae origine da un contratto preliminare per la vendita della totalità delle quote di partecipazione di una società a responsabilità limitata. Il contratto prevedeva una condizione risolutiva: la mancata concessione di un permesso di costruire entro una data specifica avrebbe comportato lo scioglimento dell’accordo e la restituzione della caparra confirmatoria versata dall’acquirente.

Verificatasi la condizione, l’acquirente conferiva incarico a un legale per agire in giudizio al fine di ottenere la declaratoria di risoluzione del contratto e la restituzione delle somme. Tuttavia, una serie di iniziative giudiziarie infruttuose portava a un complesso iter processuale. Infine, il Tribunale di Nola, adito per ultimo, dichiarava la propria incompetenza a favore della Sezione Specializzata in materia di Impresa del Tribunale di Napoli, ritenendo la causa relativa al trasferimento di partecipazioni sociali. Quest’ultima, a sua volta, sollevava un conflitto negativo di competenza, rimettendo la decisione alla Corte di Cassazione.

La questione di competenza tra Sezione Impresa e Tribunale Ordinario

Il nucleo del problema giuridico risiede nella corretta interpretazione dell’art. 3 del D.Lgs. 168/2003, che elenca le materie di competenza esclusiva delle Sezioni Specializzate in materia di Impresa. La questione era duplice:

1. Una domanda di risoluzione di un contratto preliminare di cessione di quote, con conseguente richiesta di restituzione della caparra, rientra nella competenza della Sezione Impresa?
2. La connessa domanda di responsabilità professionale, intentata dal cliente contro il proprio avvocato per la gestione del contenzioso, deve seguire la sorte della causa principale e essere decisa dallo stesso giudice specializzato?

Il tribunale specializzato aveva escluso la propria competenza su entrambe le domande, sostenendo che la controversia non avesse un impatto diretto sull’organizzazione e sulla struttura societaria, ma riguardasse solo un obbligo restitutorio. L’attore, invece, sosteneva la competenza del giudice ordinario per entrambe le questioni.

La competenza della Sezione Impresa e il criterio del petitum sostanziale

La Suprema Corte, accogliendo parzialmente le conclusioni del Procuratore Generale, ha offerto una soluzione netta, basata sull’analisi del cosiddetto petitum sostanziale. Questo criterio impone di guardare all’oggetto reale e al fondamento della pretesa (causa petendi), al di là della sua formulazione formale. La Corte ha stabilito che la competenza del giudice specializzato sussiste quando la controversia è causalmente legata al rapporto sociale e all’esercizio dei diritti che ne derivano.

Le motivazioni

La Corte di Cassazione ha motivato la propria decisione distinguendo nettamente le due domande.

Per quanto riguarda la causa tra l’acquirente e i venditori delle quote, si è osservato che la domanda di risoluzione di un contratto avente ad oggetto la totalità delle partecipazioni sociali ha un oggettivo impatto sulla compagine sociale. La decisione non riguarda solo la restituzione di una somma di denaro, ma, prima ancora, l’identificazione stessa dei soci e l’assetto proprietario della società. Pertanto, la causa rientra a pieno titolo nella fattispecie del “trasferimento delle partecipazioni sociali”, devoluta alla competenza della Sezione Specializzata Impresa.

Relativamente alla domanda contro il legale, invece, la Corte ha applicato un ragionamento differente. La controversia tra il cliente e il suo avvocato trova la sua causa petendi nel rapporto di mandato professionale e non nel rapporto societario. Il contratto di cessione di quote è solo l’occasione che ha dato origine all’incarico, ma non ne costituisce il fondamento giuridico. La lite non ha alcuna ricaduta sulla vita della società. Di conseguenza, non sussiste una “connessione qualificata” tale da giustificare lo spostamento della competenza a favore del giudice specializzato. Lo stesso principio è stato applicato alla domanda riconvenzionale del legale per danni all’immagine.

Le conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha dichiarato:

* La competenza della Sezione Specializzata in materia di Impresa del Tribunale di Napoli per la causa tra l’acquirente e i venditori delle quote sociali.
* La competenza del Tribunale ordinario di Nola per la causa tra l’acquirente e il suo precedente legale e per la relativa domanda riconvenzionale.

Questa ordinanza consolida un principio fondamentale: la competenza della Sezione Impresa non si estende a tutte le cause genericamente collegate a una vicenda societaria, ma solo a quelle il cui petitum sostanziale incide direttamente sui rapporti societari, sulla struttura e sull’organizzazione dell’ente.

A quale giudice spetta la causa sulla risoluzione di un preliminare di cessione di quote societarie?
La competenza spetta alla Sezione Specializzata in materia di Impresa, poiché la controversia, avendo ad oggetto un contratto per il trasferimento di quote, ha un impatto oggettivo sulla compagine sociale e sull’identificazione dei soci.

La domanda di responsabilità professionale contro l’avvocato che ha seguito la causa societaria deve essere decisa dallo stesso giudice specializzato?
No, la domanda di responsabilità professionale contro l’avvocato rientra nella competenza del tribunale ordinario. La sua causa non si fonda sul rapporto societario, ma sul mandato professionale, e non sussiste una connessione qualificata tale da attrarla nella competenza specializzata.

Cosa determina la competenza della Sezione Specializzata in materia di Impresa in casi di trasferimento di partecipazioni sociali?
La competenza è determinata dal criterio del ‘petitum sostanziale’. Occorre verificare se la controversia, al di là delle richieste formali, sia causalmente connotata dall’inerenza al rapporto di società e all’esercizio dei diritti derivanti dalla titolarità delle partecipazioni, incidendo così sull’assetto della società.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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