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Competenza sezione agraria: quando è obbligatoria?

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 9191/2024, ha stabilito che la competenza della sezione specializzata agraria sussiste anche quando una domanda di risarcimento danni per mancato godimento di un bene presuppone l’accertamento, positivo o negativo, di un contratto agrario. Nel caso specifico, una richiesta di risarcimento per l’occupazione di terreni e l’uso di ‘quote latte’ è stata ritenuta di competenza della sezione agraria perché, per decidere, il giudice doveva prima valutare l’esistenza e la validità di un contratto di affitto agrario, anche se la parte attrice ne sosteneva la nullità.

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Pubblicato il 11 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Competenza Sezione Agraria: Decisiva la Sostanza della Controversia

Determinare il giudice competente è il primo, fondamentale passo di ogni causa. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 9191 del 5 aprile 2024) ha ribadito un principio cruciale in materia di competenza sezione agraria: non conta solo come viene presentata la domanda, ma quale sia la reale questione giuridica da risolvere. Anche una causa di risarcimento danni può rientrare nella competenza del giudice specializzato agrario se, per decidere, è necessario valutare un rapporto agrario.

I Fatti del Caso

La vicenda nasce da una lunga disputa tra proprietari di terreni e ‘quote latte’ e una società agricola che li utilizzava. I proprietari, dopo aver ottenuto una sentenza definitiva che confermava la loro titolarità esclusiva sui beni, hanno avviato una nuova causa per ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa del mancato godimento dei loro beni per anni.

Il Tribunale ordinario di Brescia, investito della causa, ha dichiarato la propria incompetenza, ritenendo che la controversia dovesse essere decisa dalla Sezione Specializzata Agraria dello stesso Tribunale. La motivazione? La richiesta di risarcimento era legata, tra le altre cose, alla mancata restituzione di fondi che erano stati oggetto di un contratto di affitto agrario. I proprietari hanno contestato questa decisione, presentando un regolamento di competenza alla Corte di Cassazione, sostenendo che la loro fosse una semplice azione di risarcimento basata sulla proprietà e non su un contratto agrario, peraltro risolto da decenni.

La Decisione della Corte di Cassazione sulla Competenza Sezione Agraria

La Suprema Corte ha respinto il ricorso e ha confermato la competenza sezione agraria. Analizzando gli atti, i giudici hanno osservato che la domanda di risarcimento dei ricorrenti si fondava, in parte, proprio sulla nullità di un contratto di affitto agricolo stipulato nel 1993 e sulla conseguente mancata restituzione del fondo. In pratica, per poter quantificare ed eventualmente riconoscere il danno, il giudice deve prima accertare l’inesistenza (o la nullità) di quel contratto.

Le Motivazioni

La Corte ha ribadito un principio consolidato: per radicare la competenza funzionale della sezione specializzata agraria, è ‘necessario e sufficiente che la controversia implichi la necessità dell’accertamento, positivo o negativo, di uno dei rapporti soggetti alle speciali norme cogenti che disciplinano i contratti agrari’.

In altre parole, non è rilevante l’etichetta che l’attore dà alla propria azione legale (‘risarcimento danni’ invece di ‘risoluzione contrattuale’). Ciò che conta è la sostanza della pretesa. Se il cuore della disputa, anche in via preliminare, richiede al giudice di esaminare la validità, l’efficacia o l’esistenza stessa di un contratto agrario, la competenza è inderogabilmente della sezione specializzata. Questo giudice, infatti, è specificamente designato per conoscere in modo approfondito le vicende che richiedono l’individuazione delle caratteristiche e del ‘nomen iuris’ dei rapporti agrari, anche se alla fine del giudizio si dovesse concludere che la natura agraria del rapporto non sussiste.

Conclusioni

Questa ordinanza offre un importante monito per chiunque si appresti a iniziare una causa che, anche indirettamente, tocca temi di diritto agrario. La scelta del giudice competente non può basarsi su una valutazione superficiale della domanda. È indispensabile un’analisi approfondita del ‘petitum’ (ciò che si chiede) e della ‘causa petendi’ (i fatti e le ragioni giuridiche su cui si basa la domanda). Se la risoluzione della lite dipende, anche solo in parte, dalla valutazione di un rapporto agrario, la strada da percorrere è quella della Sezione Specializzata Agraria, pena una declaratoria di incompetenza che allunga i tempi e aumenta i costi del processo.

Quando una controversia rientra nella competenza della Sezione Specializzata Agraria?
Una controversia rientra nella competenza della Sezione Specializzata Agraria quando la sua risoluzione implica la necessità di un accertamento, sia esso positivo o negativo, riguardo l’esistenza, la validità o le caratteristiche di un rapporto regolato dalle norme sui contratti agrari.

Una richiesta di risarcimento danni per occupazione di un terreno è sempre di competenza del giudice ordinario?
No. Se la richiesta di risarcimento danni si basa su fatti che richiedono al giudice di valutare preliminarmente la validità o l’esistenza di un contratto di affitto agrario (ad esempio, sostenendone la nullità), la competenza spetta alla Sezione Specializzata Agraria.

La Corte di Cassazione può esaminare gli atti del processo per decidere sulla competenza?
Sì. Nel giudizio per regolamento di competenza, la Corte di Cassazione ha ampi poteri di indagine e può esaminare direttamente tutti gli atti del processo, come l’atto di citazione, per comprendere la reale natura della controversia, indipendentemente da come è stata presentata dalle parti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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