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Competenza per valore: quando il Tribunale non può negarla

Una società ha citato in giudizio i responsabili di un sinistro stradale, richiedendo un risarcimento per danni materiali (con un preventivo allegato) e per ulteriori danni non quantificati (fermo tecnico, svalutazione). Il Tribunale di Roma si è dichiarato incompetente, ritenendo la causa di competenza del Giudice di Pace. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2816/2024, ha annullato tale decisione, stabilendo un principio chiave sulla competenza per valore: quando una domanda determinata è cumulata con una indeterminata, la causa si presume rientrare nella competenza del giudice superiore adito, che non può dichiararsi incompetente ma deve decidere nel merito.

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Pubblicato il 27 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Competenza per Valore: La Cassazione Stabilisce la Competenza del Tribunale in Caso di Domanda Indeterminata

Determinare correttamente il giudice a cui rivolgersi è il primo passo fondamentale per avviare qualsiasi azione legale. La competenza per valore è uno dei criteri principali che guida questa scelta, ma cosa succede quando il valore di una causa non è chiaramente definito? Con l’ordinanza n. 2816 del 30 gennaio 2024, la Corte di Cassazione ha offerto un importante chiarimento su come gestire le domande di risarcimento che includono sia una parte quantificata che una parte lasciata alla determinazione del giudice.

I Fatti alla Base della Controversia

Una società, proprietaria di un’autovettura di lusso, citava in giudizio dinanzi al Tribunale di Roma un’altra società, il conducente del suo furgone e la compagnia di assicurazioni per ottenere il risarcimento dei danni subiti a seguito di un incidente stradale. La società attrice lamentava gravi danni al proprio veicolo, allegando un preventivo di riparazione di poco meno di 10.000 euro. Oltre a questa somma, chiedeva anche il risarcimento per ulteriori pregiudizi, quali il danno da fermo tecnico e la svalutazione commerciale del mezzo, il cui ammontare non veniva specificato ma rimesso alla valutazione del giudice, anche tramite una Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU).

L’Ordinanza del Tribunale e l’Eccezione di Incompetenza

La compagnia di assicurazioni convenuta sollevava un’eccezione di incompetenza per valore, sostenendo che la causa rientrasse nella giurisdizione del Giudice di Pace, dato che l’unico importo certo indicato (il preventivo) era inferiore alla soglia di competenza del Tribunale. Il Tribunale di Roma accoglieva l’eccezione, dichiarando la propria incompetenza e indicando il Giudice di Pace di Roma come l’organo competente. La motivazione si basava sulla considerazione che il valore della causa fosse determinabile e inferiore al limite minimo per la competenza del Tribunale.

Competenza per Valore: L’Analisi della Corte di Cassazione

La società attrice impugnava l’ordinanza del Tribunale con un regolamento di competenza dinanzi alla Corte di Cassazione, sostenendo che il valore della causa fosse in realtà indeterminato, rendendo così corretta la scelta iniziale di adire il Tribunale. La Suprema Corte ha ritenuto fondato il ricorso, ribaltando la decisione del giudice di primo grado.

Il Cumulo tra Domanda Determinata e Indeterminata

Il punto centrale della decisione della Cassazione risiede nell’applicazione dell’art. 10, comma 2, del codice di procedura civile. Questa norma stabilisce che, se vengono proposte più domande contro la stessa persona, i loro valori si sommano. Nel caso di specie, la società attrice aveva cumulato una domanda di valore determinato (il costo delle riparazioni) con una di valore indeterminato (danni da fermo tecnico e svalutazione).

La Presunzione di Competenza del Giudice Adito

La Corte ha richiamato l’art. 14, comma 1, c.p.c., secondo cui, quando una causa ha un valore indeterminato, si presume competente il giudice adito. Di conseguenza, avendo l’attrice cumulato una domanda determinata e una indeterminata, la competenza si radicava presso il Tribunale, in quanto giudice con competenza generale e superiore. Il Tribunale, pertanto, non avrebbe potuto declinare la propria giurisdizione.

L’Impatto sulla Determinazione della Competenza per Valore

Questa pronuncia consolida un principio fondamentale per avvocati e cittadini, chiarendo come agire in situazioni molto comuni, specialmente nel campo del risarcimento danni da sinistro stradale.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione ha spiegato che l’irrilevanza, ai fini della competenza, della fondatezza o meno della pretesa è un principio cardine. Un giudice non può dichiararsi incompetente ratione valoris solo perché ritiene che la richiesta dell’attore sia, a un primo esame, infondata o esagerata. Il suo compito è quello di esaminare la domanda nel merito: se la riterrà infondata, dovrà rigettarla; se la riterrà parzialmente fondata, dovrà accoglierla nei limiti provati. In nessun caso, però, una valutazione preliminare sulla fondatezza può tramutarsi in una dichiarazione di incompetenza. La scelta di adire il Tribunale, in presenza di una domanda indeterminata, è legittima e il giudice adito è tenuto a pronunciarsi sul merito della questione.

Conclusioni

L’ordinanza n. 2816/2024 rafforza la tutela del diritto di azione. Stabilisce che, in caso di cumulo di domande con valore in parte determinato e in parte indeterminato, prevale la presunzione di competenza del giudice superiore adito. Questa decisione impedisce che le cause vengano respinte per questioni meramente procedurali prima di un’effettiva analisi del merito, garantendo che sia il giudice a valutare la fondatezza e l’entità delle pretese, anche quelle non immediatamente quantificabili.

Quando una causa per risarcimento danni si considera di valore indeterminato ai fini della competenza?
Si considera di valore indeterminato quando l’attore, oltre a una somma specifica, chiede il risarcimento per ulteriori danni (come fermo tecnico, svalutazione commerciale, ecc.) la cui quantificazione è rimessa alla valutazione del giudice nel corso della causa, anche tramite una perizia tecnica (CTU).

Se in una causa si chiede un importo specifico (es. 9.408 euro) più un ulteriore importo non quantificato, quale giudice è competente?
In questo caso, si presume la competenza del giudice superiore adito (il Tribunale). Secondo la Cassazione, il cumulo di una domanda di valore determinato con una di valore indeterminato fa sì che la causa rientri nella competenza del giudice adito, ai sensi dell’art. 14 c.p.c.

Può un giudice dichiararsi incompetente per valore se ritiene che la richiesta di risarcimento sia infondata o esagerata?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che il giudice non può dichiararsi incompetente per valore basandosi su una valutazione preliminare della fondatezza della domanda. Deve invece decidere la causa nel merito: se la richiesta è infondata la rigetterà, se è parzialmente fondata la accoglierà nei limiti provati, ma non può declinare la propria competenza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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