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Compensi avvocati PA: la Cassazione rinvia la decisione

Un gruppo di avvocati dipendenti di un’azienda ospedaliera pubblica ha citato in giudizio l’ente per il mancato pagamento di onorari professionali, previsti da un regolamento interno in caso di sentenze favorevoli con spese compensate. Dopo la soccombenza nei primi due gradi di giudizio, la Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, ha rinviato la causa a nuovo ruolo. La decisione è stata motivata dalla pendenza di un altro ricorso sulla stessa tematica, al fine di garantire una trattazione congiunta e una decisione coerente sulla questione dei compensi avvocati PA.

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Pubblicato il 4 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Compensi Avvocati PA: La Cassazione Prende Tempo su una Questione Cruciale

La questione dei compensi avvocati PA rappresenta un tema di grande interesse e dibattito, specialmente per i legali che operano all’interno delle strutture pubbliche. Una recente ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione ha messo in pausa una decisione attesa, scegliendo di approfondire la materia in modo coordinato con un altro caso pendente. Analizziamo i fatti e le implicazioni di questo provvedimento.

I Fatti del Contenzioso

La vicenda ha origine dall’azione legale intrapresa da tre avvocati, dipendenti di un’importante azienda ospedaliera pubblica. I professionisti lamentavano il mancato pagamento dei loro onorari professionali per il periodo compreso tra novembre 2012 e giugno 2013.

La loro richiesta si fondava su due pilastri principali:
1. Un Regolamento Aziendale: Una norma interna prevedeva che, in caso di sentenze favorevoli all’ente con spese di giudizio compensate tra le parti, ai legali interni spettassero comunque i compensi professionali, calcolati secondo i minimi tariffari.
2. Un Accordo Transattivo: Nel 2011, era stato siglato un accordo in cui i legali rinunciavano alla retribuzione di risultato in cambio del riconoscimento degli onorari professionali per le cause patrocinate con esito positivo.

L’azienda ospedaliera aveva onorato tale accordo fino all’ottobre 2012, per poi interrompere i pagamenti, dando così origine al contenzioso.

Il Percorso Giudiziario e i Compensi Avvocati PA

I legali avevano adito il Tribunale, che però ha rigettato le loro domande. La decisione è stata confermata anche in secondo grado dalla Corte d’Appello. I giudici di merito, quindi, non hanno riconosciuto il diritto dei professionisti a percepire i compensi richiesti. Ritenendo errate tali sentenze, gli avvocati hanno presentato ricorso per cassazione, portando la questione all’attenzione della Suprema Corte.

La Decisione Interlocutoria della Suprema Corte

Contrariamente alle aspettative di una decisione sul merito, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza interlocutoria. Con questo provvedimento, la Corte non ha stabilito chi avesse ragione o torto, ma ha deciso di rinviare la causa a nuovo ruolo, ovvero di posticiparne la trattazione.

Le Motivazioni

La ragione di questa scelta procedurale è di fondamentale importanza. I giudici hanno rilevato che presso la stessa Sezione era pendente un altro ricorso che sollevava questioni giuridiche strettamente connesse a quelle del caso in esame. Per evitare il rischio di decisioni contrastanti e per garantire un’analisi approfondita e coerente delle complesse tematiche relative ai compensi avvocati PA, la Corte ha ritenuto opportuno valutare la possibilità di una trattazione congiunta dei due procedimenti in pubblica udienza. Si tratta di una scelta di prudenza e di economia processuale, volta a creare un precedente giurisprudenziale solido e uniforme.

Conclusioni

L’ordinanza interlocutoria non chiude la vicenda, ma la mette in attesa di sviluppi futuri. Per i legali coinvolti e per tutti i professionisti che operano nelle avvocature pubbliche, questa decisione significa che la Corte di Cassazione intende affrontare la questione dei compensi con la massima attenzione. La futura sentenza, che potrebbe derivare da una trattazione unificata dei casi, avrà un impatto significativo, chiarendo definitivamente i diritti e i doveri legati agli onorari professionali per gli avvocati dipendenti di enti pubblici in circostanze analoghe.

Di cosa trattava la controversia?
La controversia riguardava la richiesta di pagamento di onorari professionali da parte di tre avvocati dipendenti di un’azienda ospedaliera. Tali onorari erano previsti da un regolamento interno per le cause vinte con spese compensate, ma l’ente aveva smesso di corrisponderli.

Come si sono pronunciati i giudici di primo e secondo grado?
Sia il Tribunale che la Corte d’Appello hanno rigettato le richieste dei legali, negando il loro diritto a percepire i compensi professionali oggetto della causa.

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione con questa ordinanza?
La Corte di Cassazione non ha deciso nel merito della questione, ma ha emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha rinviato la trattazione del caso. Lo scopo è di valutare una possibile discussione congiunta con un altro ricorso pendente su tematiche simili, al fine di garantire una decisione coerente e uniforme.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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