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Commissione estinzione anticipata: non è usura

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 26862/2024, ha ribadito un principio fondamentale in materia di mutui: la commissione di estinzione anticipata non deve essere inclusa nel calcolo del Tasso Effettivo Globale (TEG) per la verifica del superamento del tasso soglia antiusura. La Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso di un mutuatario, confermando che tale commissione ha natura di penale per il recesso e non di corrispettivo per l’erogazione del credito.

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Pubblicato il 23 dicembre 2025 in Diritto Bancario, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Commissione Estinzione Anticipata e Usura: la Cassazione Fa Chiarezza

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, torna a pronunciarsi su un tema cruciale per chiunque abbia un mutuo: la commissione estinzione anticipata e la sua rilevanza nel calcolo dell’usura bancaria. La decisione conferma un orientamento ormai consolidato, stabilendo che tale costo non deve essere incluso nel calcolo del Tasso Effettivo Globale (TEG). Vediamo nel dettaglio il caso e le ragioni di questa importante pronuncia.

I Fatti di Causa

La vicenda nasce dalla richiesta di un cliente che aveva stipulato un contratto di mutuo fondiario con un istituto di credito nel 2003. In primo grado, il Tribunale aveva dato ragione al cliente, dichiarando la nullità della clausola sugli interessi. Il giudice aveva infatti incluso la penale per l’estinzione anticipata nel calcolo del TEG, ritenendo che il tasso complessivo superasse la soglia antiusura e condannando la banca a una cospicua restituzione.

La Corte d’Appello, tuttavia, ribaltava completamente la decisione. Riformando la sentenza di primo grado, i giudici escludevano dal computo la commissione in questione, facendo così rientrare il tasso di interesse del mutuo entro i limiti di legge e rigettando la domanda del cliente.

Di fronte a questa pronuncia, il cliente decideva di presentare ricorso in Cassazione, contestando l’esclusione della penale dal calcolo del TEG.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, ponendo fine alla controversia e confermando la sentenza d’appello. La decisione si fonda su un principio di diritto ormai consolidato e ripetutamente affermato dalla stessa Corte.

Le Motivazioni: la natura della commissione estinzione anticipata

Il cuore della motivazione risiede nella natura giuridica della commissione estinzione anticipata. Secondo gli Ermellini, questa commissione non costituisce una remunerazione per la banca in relazione all’utilizzo del denaro da parte del cliente. Al contrario, essa rappresenta un corrispettivo previsto per lo scioglimento anticipato degli impegni contrattuali, una sorta di ‘penale per il recesso’.

In altre parole, non è un costo legato all’erogazione del credito, ma una spesa eventuale, connessa a una facoltà che il mutuatario può decidere di esercitare o meno. Come si legge nell’ordinanza, essa non rientra ‘tra i flussi di rimborso, maggiorato del correlativo corrispettivo o del costo di mora per il ritardo’.

Di conseguenza, non essendo un costo diretto del credito, non può e non deve essere conteggiata ai fini della verifica del superamento del tasso soglia. La Corte ha sottolineato che il ricorso del cliente si poneva in netto contrasto con questo principio consolidato, senza fornire argomentazioni valide per superarlo, rendendolo così inammissibile ai sensi dell’art. 360-bis, n. 1, c.p.c.

Conclusioni

L’ordinanza in esame ribadisce con fermezza un punto cruciale per il contenzioso bancario in materia di usura. La commissione estinzione anticipata ha natura di penale e non di costo del finanziamento. Pertanto, i clienti che intendono contestare l’usurarietà del proprio mutuo non possono basare i loro calcoli sull’inclusione di questa voce di spesa nel TEG. Questa pronuncia offre certezza giuridica sia agli istituti di credito sia ai mutuatari, definendo chiaramente i confini del calcolo per la verifica dell’usura e riducendo il rischio di liti basate su interpretazioni non conformi alla giurisprudenza di legittimità.

La commissione di estinzione anticipata di un mutuo va inclusa nel calcolo del TEG per la verifica dell’usura?
No, secondo la giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione, la commissione di estinzione anticipata non deve essere inclusa nel calcolo del Tasso Effettivo Globale (TEG) ai fini della verifica del superamento del tasso soglia antiusura.

Perché la commissione di estinzione anticipata non è considerata ai fini dell’usura?
Perché non costituisce una remunerazione per la banca legata all’erogazione del credito, ma una penale per il recesso anticipato dal contratto. È un corrispettivo per lo scioglimento anticipato degli impegni, non un costo legato all’effettiva utilizzazione del denaro.

Cosa succede se un ricorso in Cassazione si pone in contrasto con un principio di diritto già consolidato?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile ai sensi dell’art. 360-bis, n. 1, c.p.c. Questo accade quando i motivi proposti non offrono elementi per mutare l’orientamento consolidato della Corte, che ha già risolto la questione di diritto in modo uniforme.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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