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Clausola di giurisdizione: Volo nazionale, sì al foro estero

La Cassazione, in un caso su una clausola di giurisdizione per un volo nazionale, ha stabilito che se la domanda di indennizzo si basa solo sul Reg. UE 261/2004, la clausola che designa un tribunale estero è valida. La Convenzione di Montreal non si applica ai voli interni, quindi prevalgono le norme del Reg. UE 1215/2012 che ammettono tali accordi.

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Pubblicato il 5 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Clausola di Giurisdizione nei Voli Nazionali: Quando il Tribunale Estero è Competente?

L’acquisto di un biglietto aereo online è un’operazione quotidiana, ma pochi prestano attenzione alle lunghe condizioni generali di contratto accettate con un semplice click. Tra queste si nasconde spesso la clausola di giurisdizione, un accordo che stabilisce quale tribunale nazionale sarà competente in caso di dispute. Una recente sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha fatto chiarezza su un punto cruciale: la validità di tale clausola quando designa un foro estero, anche per un volo interamente nazionale. Analizziamo la decisione per capire le sue importanti implicazioni per tutti i passeggeri.

I Fatti del Caso: Un Volo Interno e la Controversia sulla Competenza

Due passeggeri avevano acquistato online i biglietti per un volo nazionale, da Alghero a Treviso. A causa di un ritardo prolungato, il volo veniva dirottato su Venezia. I passeggeri, quindi, citavano in giudizio la compagnia aerea dinanzi al Giudice di Pace italiano, chiedendo la compensazione pecuniaria forfettaria prevista dal Regolamento (CE) n. 261/2004, oltre al rimborso delle spese di trasferimento.

Se in primo grado la domanda veniva accolta, il Tribunale, in sede di appello, ribaltava la decisione, dichiarando il difetto di giurisdizione del giudice italiano. Il motivo? Il contratto di trasporto, accettato online, conteneva una clausola che devolveva in via esclusiva ogni controversia ai tribunali irlandesi, paese dove ha sede la compagnia aerea. I passeggeri ricorrevano quindi in Cassazione, sostenendo la nullità di tale clausola in base alla Convenzione di Montreal.

La Decisione della Corte di Cassazione e la Clausola di Giurisdizione

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso dei passeggeri, confermando la giurisdizione dei tribunali irlandesi. La decisione si fonda su una precisa distinzione tra le diverse fonti normative che regolano il trasporto aereo.

La Distinzione Cruciale: Volo Internazionale vs. Volo Nazionale

Il primo punto chiarito dalla Corte è il campo di applicazione della Convenzione di Montreal. Tale convenzione, che all’art. 49 sancisce la nullità delle clausole che derogano alla sua disciplina sulla giurisdizione, si applica esclusivamente al “trasporto internazionale”. Poiché il volo in questione (Alghero-Treviso) si svolgeva interamente sul territorio italiano, la Convenzione di Montreal non era applicabile al caso di specie.

Regolamento UE 261/2004 vs. Convenzione di Montreal: Quali Norme si Applicano?

La domanda dei passeggeri era fondata unicamente sulla richiesta di compensazione pecuniaria prevista dal Regolamento (CE) n. 261/2004. La giurisprudenza consolidata della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che le azioni basate esclusivamente su questo regolamento devono seguire le norme sulla giurisdizione del Regolamento (UE) n. 1215/2012 (noto come Bruxelles I bis). Le norme della Convenzione di Montreal, invece, si applicano solo per domande di risarcimento di danni ulteriori e diversi (danno supplementare).

Validità della Clausola di Giurisdizione nei Contratti Online

Esclusa l’applicazione della Convenzione di Montreal, la validità della clausola doveva essere valutata alla luce del Regolamento Bruxelles I bis. Quest’ultimo permette alle parti di accordarsi per scegliere un foro competente (la cosiddetta “proroga della giurisdizione”). La Corte ha inoltre ribadito che, anche se le norme a tutela dei consumatori previste dal regolamento non si applicano ai contratti di solo trasporto, la clausola è comunque valida se pattuita per iscritto. La modalità di acquisto online, con l’accettazione delle condizioni generali tramite “point and click” (spuntando una casella), è considerata una forma equipollente a quella scritta e, pertanto, idonea a rendere l’accordo sulla giurisdizione valido ed efficace.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte ha motivato la propria decisione seguendo un percorso logico rigoroso, allineato con l’interpretazione della Corte di Giustizia UE. In primo luogo, ha identificato l’oggetto della domanda: la compensazione standardizzata del Reg. 261/2004, non un risarcimento del danno generico. Questo ha permesso di escludere l’applicazione della Convenzione di Montreal, il cui ambito è limitato al trasporto internazionale e a forme di danno diverse. Di conseguenza, l’unica normativa di riferimento per la giurisdizione è diventata il Regolamento 1215/2012. Tale regolamento, pur prevedendo tutele per i consumatori, le esclude espressamente per i contratti di solo trasporto. Si rientra quindi nelle regole generali, che consentono alle parti di accordarsi sul foro competente. Essendo stato accertato che i passeggeri avevano validamente accettato la clausola tramite la procedura online, l’accordo era vincolante e la giurisdizione italiana doveva essere negata in favore di quella irlandese, come pattuito.

Conclusioni: Implicazioni per i Passeggeri

Questa sentenza consolida un principio di fondamentale importanza pratica: quando un passeggero agisce contro una compagnia aerea per ottenere la sola compensazione pecuniaria prevista dal Regolamento 261/2004, anche per un volo nazionale, la clausola di giurisdizione contenuta nel contratto di trasporto è pienamente valida ed efficace. Se tale clausola designa come competente il tribunale di un altro Stato membro dell’UE, il passeggero dovrà necessariamente avviare la causa in quel Paese, con un potenziale aumento di costi e difficoltà. È un monito per tutti i viaggiatori a prestare maggiore attenzione alle condizioni contrattuali che si accettano, anche con un semplice click, durante l’acquisto di un biglietto aereo.

Una clausola di giurisdizione che designa un tribunale estero in un contratto di trasporto aereo è valida per un volo nazionale?
Sì, è valida. La Corte di Cassazione ha stabilito che se la domanda del passeggero si basa esclusivamente sulla compensazione pecuniaria prevista dal Regolamento (CE) n. 261/2004, la validità della clausola è disciplinata dal Regolamento (UE) n. 1215/2012, che permette tali accordi.

Perché in questo caso non si applica la Convenzione di Montreal, che considera nulle tali clausole?
La Convenzione di Montreal si applica solo ed esclusivamente ai trasporti aerei “internazionali”, ovvero tra due Stati diversi o con scalo in uno Stato diverso. Poiché il volo in questione si svolgeva interamente tra due aeroporti italiani, non rientrava nel suo campo di applicazione.

L’accettazione delle condizioni generali online, spuntando una casella, è sufficiente per rendere valida una clausola di giurisdizione?
Sì. Secondo la giurisprudenza consolidata, sia nazionale che europea, la modalità di conclusione del contratto online tramite il sistema “point and click” è equiparata alla forma scritta richiesta dal Regolamento (UE) n. 1215/2012 per la validità degli accordi sulla giurisdizione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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