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Cessazione materia del contendere: il caso in Cassazione

La Corte di Cassazione dichiara la cessazione della materia del contendere in un ricorso. La sentenza di appello impugnata era stata nel frattempo revocata e sostituita dalla stessa Corte d’Appello, facendo venir meno l’interesse del ricorrente a proseguire il giudizio di legittimità. Questo principio conferma che l’interesse ad agire deve persistere fino al momento della decisione finale.

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Cessazione Materia del Contendere: Quando la Revoca di una Sentenza Annulla il Ricorso

Nel complesso mondo del diritto processuale, l’esito di una causa può essere determinato da eventi che accadono mentre il giudizio è ancora in corso. Un esempio emblematico è la cessazione della materia del contendere, una situazione che si verifica quando l’oggetto stesso della lite viene meno. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione illumina un caso specifico: cosa accade a un ricorso per cassazione se, nel frattempo, la sentenza impugnata viene revocata e sostituita dallo stesso giudice che l’aveva emessa?

I Fatti del Caso: un Appello Dichiarato Improcedibile

La vicenda ha origine da una decisione della Corte d’Appello che aveva dichiarato improcedibile, ai sensi dell’art. 348 c.p.c., l’appello proposto da una cittadina avverso una sentenza di primo grado. La Corte aveva motivato la sua decisione sulla base della mancata comparizione della parte appellante sia alla prima udienza che a quella successiva di rinvio. Secondo i giudici d’appello, tale assenza comportava l’improcedibilità del gravame.

Il Doppio Binario Processuale: Cassazione e Revocazione

Non ritenendo corretta la decisione, la parte soccombente ha intrapreso una duplice azione legale. Da un lato, ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che, contrariamente a quanto affermato dalla Corte d’Appello, la comunicazione del rinvio della prima udienza non era mai stata notificata alle parti, come attestato dalla stessa cancelleria. Dall’altro lato, e contemporaneamente, ha proposto un ricorso per revocazione davanti alla stessa Corte d’Appello, proprio per far valere questo errore di fatto decisivo.

L’Effetto della Revocazione e la Conseguente Cessazione Materia del Contendere

Il percorso processuale ha avuto una svolta decisiva quando la Corte d’Appello ha accolto l’istanza di revocazione. Con una nuova sentenza, ha annullato la precedente declaratoria di improcedibilità e, decidendo nel merito, ha riformato la sentenza di primo grado, riconoscendo il diritto di servitù di passaggio a favore della ricorrente. Questo evento ha radicalmente cambiato lo scenario del giudizio pendente in Cassazione. Il ricorso in Cassazione, infatti, era diretto contro una sentenza (quella di improcedibilità) che, a seguito della revocazione, non esisteva più nell’ordinamento giuridico, essendo stata sostituita da una nuova decisione di merito.

Le Motivazioni della Suprema Corte

Di fronte a questa nuova situazione, la Corte di Cassazione ha dichiarato la cessazione della materia del contendere. I giudici hanno richiamato un principio consolidato, secondo cui l’interesse ad agire e a impugnare deve sussistere non solo al momento della proposizione del ricorso, ma anche al momento della decisione. Poiché la sentenza oggetto del ricorso era stata revocata, l’interesse della ricorrente a ottenere una pronuncia dalla Cassazione era venuto meno. La sentenza di revocazione, pur potendo essere a sua volta impugnata, costituisce un fatto giuridico nuovo che priva di oggetto il ricorso pendente. La carenza di interesse è divenuta attuale e concreta, rendendo inutile una pronuncia sul ricorso originario.

Conclusioni

L’ordinanza in esame offre un’importante lezione pratica: la revocazione di una sentenza d’appello impugnata in Cassazione determina l’inammissibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse. Questo porta alla declaratoria di cessazione della materia del contendere, chiudendo di fatto il giudizio di legittimità. La vicenda sottolinea l’importanza di valutare attentamente tutti gli strumenti processuali disponibili e le loro possibili interazioni, poiché l’esito di un’azione può avere effetti risolutivi su un’altra pendente in un diverso grado di giudizio.

Cosa succede a un ricorso per cassazione se la sentenza impugnata viene revocata nel frattempo?
Il ricorso per cassazione diventa inammissibile per sopravvenuto difetto di interesse. La Corte dichiara la cessazione della materia del contendere perché la sentenza oggetto del ricorso non esiste più, essendo stata sostituita dalla pronuncia di revocazione.

Perché la Corte di Cassazione ha dichiarato la cessazione della materia del contendere in questo caso?
Perché la Corte d’Appello, accogliendo l’istanza di revocazione, ha annullato la propria precedente sentenza (quella impugnata in Cassazione) e ne ha emessa una nuova. Di conseguenza, l’oggetto del contendere davanti alla Cassazione è venuto meno.

Qual è il principio fondamentale sull’interesse ad impugnare ribadito dalla Cassazione?
La Corte ha ribadito che l’interesse ad impugnare una sentenza deve esistere non solo al momento in cui si propone l’impugnazione, ma deve persistere fino al momento della decisione. Se questo interesse viene a mancare per un evento sopravvenuto, come la revocazione della sentenza, il ricorso non può essere accolto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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