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Cessazione materia del contendere: il caso Dublino

Un cittadino straniero ha presentato ricorso contro il suo trasferimento in un altro Stato UE, previsto dal Regolamento Dublino III. Durante il processo, il Ministero dell’Interno ha riconosciuto la competenza dell’Italia a esaminare la sua richiesta di protezione internazionale. Di conseguenza, la Corte di Cassazione ha dichiarato la cessazione della materia del contendere, poiché il motivo del disaccordo tra le parti era venuto meno, determinando una sopravvenuta carenza di interesse a proseguire il giudizio.

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Pubblicato il 8 settembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Cessazione Materia del Contendere nel Contesto del Regolamento Dublino

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di applicazione del principio di cessazione materia del contendere nell’ambito del diritto dell’immigrazione, specificamente in relazione al Regolamento Dublino III. Questo principio processuale, fondamentale nel nostro ordinamento, interviene quando i fatti evolvono in modo tale da eliminare la controversia originaria, rendendo superflua una pronuncia del giudice. Analizziamo come la Corte di Cassazione sia giunta a questa conclusione.

I Fatti di Causa: Il Ricorso contro il Trasferimento

Un cittadino straniero aveva presentato ricorso contro un provvedimento del Tribunale di Roma. Quest’ultimo aveva confermato la decisione del Ministero dell’Interno di trasferirlo in Austria, in applicazione del Regolamento Dublino III. La base di tale decisione era che il richiedente aveva già presentato una precedente domanda di protezione internazionale in Austria, come emerso dal sistema Eurodac.

Il ricorrente, nel suo appello alla Corte di Cassazione, lamentava la violazione di diverse norme del Regolamento (UE) 604/2013. In particolare, sosteneva che il colloquio preliminare era stato condotto senza l’assistenza di un interprete e che gli erano state negate le informazioni obbligatorie previste dalla legge, per di più senza traduzione in una lingua a lui comprensibile.

La Svolta nel Procedimento e la cessazione materia del contendere

L’elemento decisivo che ha cambiato le sorti del processo è intervenuto durante il giudizio di Cassazione. Il difensore del ricorrente ha depositato un’istanza informando la Corte che il Ministero dell’Interno, con una nota ufficiale, aveva comunicato di riconoscere la competenza dello Stato italiano a decidere sulla domanda di protezione internazionale.

Questo atto del Ministero ha di fatto annullato il presupposto del contendere: la pretesa dello Stato di trasferire il richiedente in Austria non esisteva più. Di conseguenza, il ricorrente non aveva più interesse a far valere le presunte violazioni procedurali, poiché il suo obiettivo principale – rimanere in Italia per l’esame della sua domanda – era stato raggiunto.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione, preso atto della comunicazione del Ministero, ha ritenuto che la decisione ministeriale avesse fatto “venir meno delle ragioni di contrasto fatte valere con l’odierno giudizio”. In termini giuridici, si è verificata una “sopravvenuta carenza di interesse” da parte del ricorrente a ottenere una decisione nel merito.

Quando l’oggetto della disputa svanisce, il processo non può proseguire, poiché mancherebbe di uno dei suoi presupposti fondamentali: l’interesse ad agire. La Corte, pertanto, non è entrata nel merito delle violazioni lamentate dal ricorrente, ma si è limitata a prendere atto della nuova situazione e a dichiarare la cessazione della materia del contendere. La Corte ha inoltre deciso di non pronunciarsi sulle spese processuali, data la mancata costituzione in giudizio del Ministero dell’Interno.

Conclusioni

Questa ordinanza evidenzia come l’evoluzione dei fatti possa avere un impatto diretto sull’esito di un processo. La cessazione della materia del contendere rappresenta uno strumento di economia processuale che evita la prosecuzione di liti ormai prive di scopo. Nel contesto del diritto dell’immigrazione, dimostra che un’autonoma revisione della propria posizione da parte dell’Amministrazione può risolvere una controversia legale prima che si arrivi a una sentenza di merito, garantendo il raggiungimento dell’obiettivo del richiedente e chiudendo il contenzioso.

Cosa significa ‘cessazione della materia del contendere’?
Significa che il processo si conclude senza una decisione sul merito della questione perché, durante il suo svolgimento, è venuto meno il motivo del conflitto tra le parti.

Perché il ricorso è stato dichiarato cessato e non accolto o respinto?
Perché il Ministero dell’Interno ha spontaneamente modificato la sua posizione, riconoscendo la competenza dell’Italia a esaminare la richiesta di protezione internazionale. Questo ha soddisfatto la pretesa principale del ricorrente, rendendo inutile proseguire il giudizio per decidere chi avesse ragione.

Qual era l’oggetto iniziale della controversia?
La controversia iniziale riguardava la legittimità del provvedimento con cui il Ministero dell’Interno aveva ordinato il trasferimento del richiedente asilo in Austria, in base a quanto previsto dal Regolamento Dublino III.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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