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Cessazione materia del contendere: il caso del notaio

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un Consiglio Notarile contro un notaio. Il procedimento disciplinare, avviato per l’apertura di una sede secondaria, è stato interrotto per cessazione materia del contendere, poiché il professionista è andato in pensione. La Corte ha stabilito che, venendo meno lo status di notaio, cessa anche l’interesse a proseguire l’azione disciplinare.

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Pubblicato il 16 dicembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Cessazione Materia del Contendere: Procedimento Disciplinare Notarile Termina Senza Decisione di Merito

Il principio della cessazione materia del contendere è un meccanismo processuale che porta all’estinzione di un giudizio quando viene a mancare l’interesse delle parti a una decisione. Una recente sentenza della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di applicazione di questo principio nell’ambito dei procedimenti disciplinari a carico dei notai, evidenziando come il pensionamento del professionista possa porre fine a qualsiasi controversia.

I Fatti del Caso: L’Apertura di un Ufficio Secondario

Un notaio era stato sottoposto a un procedimento disciplinare per aver violato le norme professionali. In particolare, gli era stata contestata l’apertura di un ufficio secondario nello stesso Comune in cui già si trovava la sua sede principale, una condotta all’epoca ritenuta in contrasto con il codice deontologico. Per questa violazione, gli era stata inflitta una sanzione di sospensione per tre mesi.

Il professionista aveva impugnato la sanzione davanti alla Corte d’Appello, la quale aveva annullato il provvedimento. Secondo la Corte territoriale, le recenti modifiche legislative avevano di fatto superato il divieto deontologico, consentendo l’apertura di uffici secondari in tutta la Regione, e quindi anche nello stesso Comune della sede principale.

Il Giudizio di Appello e il Ricorso in Cassazione

Insoddisfatto della decisione di secondo grado, il Consiglio Notarile competente aveva presentato ricorso alla Corte di Cassazione. L’organo di rappresentanza dei notai sosteneva che la Corte d’Appello avesse interpretato erroneamente le nuove norme, le quali avrebbero solo ampliato l’ambito territoriale di operatività del notaio senza abrogare il principio fondamentale dell’unicità della sede nel Comune di assegnazione. Inoltre, veniva contestata la modalità con cui il notaio aveva comunicato l’apertura del nuovo ufficio.

La Decisione della Cassazione e la Cessazione Materia del Contendere

La Corte di Cassazione, tuttavia, non è entrata nel merito delle questioni sollevate dal Consiglio Notarile. Durante il giudizio, infatti, è emerso un fatto nuovo e decisivo: il notaio era stato collocato a riposo per raggiunti limiti di età. Questo evento ha cambiato radicalmente le carte in tavola.

Le Motivazioni della Corte Suprema

La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile per sopravvenuta cessazione materia del contendere. La motivazione è tanto semplice quanto logica: il procedimento disciplinare ha senso e scopo solo finché il professionista è in servizio. Le sanzioni disciplinari, infatti, sono finalizzate a garantire la correttezza e il prestigio della funzione notarile.

Una volta che il notaio cessa dalle sue funzioni e viene cancellato dall’albo, non è più possibile irrogare alcuna sanzione. Di conseguenza, viene meno qualsiasi interesse, sia per l’incolpato che per l’organo disciplinare, a proseguire il giudizio. L’eventuale accoglimento del ricorso non potrebbe produrre alcun effetto pratico, rendendo la pronuncia del giudice priva di utilità.

Le Conclusioni: L’Interesse ad Agire nel Procedimento Disciplinare

Questa sentenza ribadisce un principio fondamentale: l’interesse ad agire deve sussistere non solo all’inizio della causa, ma per tutta la sua durata. Nel contesto disciplinare, questo interesse è strettamente legato all’esercizio della professione. Con il pensionamento del notaio, l’interesse del Consiglio Notarile a ottenere una pronuncia sanzionatoria si estingue.

La Corte ha inoltre compensato le spese legali tra le parti, data la novità della questione giuridica dibattuta nei precedenti gradi di giudizio, e ha escluso l’applicazione del ‘raddoppio del contributo unificato’, un onere previsto in caso di rigetto o inammissibilità ‘ordinaria’ ma non in questa specifica ipotesi di estinzione del giudizio.

Perché il ricorso del Consiglio Notarile è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché, durante il processo, il notaio coinvolto è stato collocato a riposo per limiti di età. Questo ha causato la cessazione della materia del contendere.

Cosa significa ‘cessazione della materia del contendere’ in questo caso?
Significa che l’oggetto della disputa è venuto meno. Poiché il notaio è andato in pensione, non è più possibile applicargli alcuna sanzione disciplinare. Di conseguenza, il Consiglio Notarile non ha più un interesse giuridicamente rilevante a proseguire il giudizio per ottenere una pronuncia di condanna.

Cosa ha deciso la Corte riguardo alle spese legali?
La Corte ha deciso di compensare integralmente le spese di lite tra le parti. Questa decisione è stata motivata dalla novità della questione giuridica relativa alla nuova formulazione dell’art. 26 della Legge Notarile, che era stata al centro del dibattito nei gradi di merito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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