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Carenza di Interesse Ricorso: Analisi Cassazione 20093/24

Un cittadino straniero ha impugnato un provvedimento di trasferimento in un altro Stato UE secondo il Regolamento Dublino. Durante il giudizio, il Ministero dell’Interno ha decretato la competenza italiana a decidere sulla sua domanda di protezione, rendendo inefficace il trasferimento. La Corte di Cassazione ha quindi dichiarato il ricorso inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, poiché una decisione nel merito non avrebbe più portato alcun vantaggio al ricorrente.

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Pubblicato il 5 dicembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Carenza di Interesse nel Ricorso: Quando un Processo Perde il suo Scopo?

L’ordinanza n. 20093/2024 della Corte di Cassazione offre un importante chiarimento sul concetto di carenza di interesse ricorso, un principio fondamentale del diritto processuale. Il caso in esame riguarda un cittadino straniero e un provvedimento di trasferimento che, nel corso del giudizio, ha perso la sua efficacia, rendendo di fatto inutile una pronuncia nel merito. Questa decisione evidenzia come l’interesse ad agire debba persistere per tutta la durata del processo.

I Fatti del Caso: Il Trasferimento Dublino e l’Impugnazione

Un cittadino di nazionalità pakistana aveva ricevuto una notifica di trasferimento verso la Slovenia, Paese individuato come competente per l’esame della sua domanda di protezione internazionale secondo il Regolamento Dublino. Il richiedente ha impugnato tale provvedimento davanti al Tribunale di Trieste, lamentando la violazione dei suoi diritti informativi e del diritto al colloquio personale, previsti dagli articoli 4 e 5 del Regolamento UE 604/2013.

Il Tribunale di Trieste ha rigettato il ricorso, sostenendo che non fosse stata dimostrata una lesione concreta del diritto di difesa. Di conseguenza, il cittadino ha proposto ricorso per cassazione, basandosi sulla violazione delle norme europee e sull’omesso esame di fatti decisivi da parte del giudice di primo grado.

La Sopravvenuta Carenza di Interesse Ricorso

L’elemento cruciale della vicenda è un evento accaduto mentre il ricorso era pendente in Cassazione. L’Amministrazione, in data 1 dicembre 2020, ha emesso un nuovo provvedimento con cui decretava la competenza dell’Italia a decidere sulla domanda di protezione internazionale. Questo perché era decorso il termine di sei mesi previsto per eseguire il trasferimento in Slovenia.

Di conseguenza, il provvedimento di trasferimento originariamente impugnato è diventato inefficace. A questo punto, l’oggetto stesso del contendere è venuto meno: anche in caso di accoglimento del ricorso, il richiedente non avrebbe ottenuto alcun vantaggio pratico, poiché il suo trasferimento non era più possibile e la sua posizione era già stata definita a suo favore dalla nuova decisione ministeriale.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte, prendendo atto di questa sopravvenienza, ha dichiarato il ricorso inammissibile per carenza di interesse ricorso. I giudici hanno spiegato che l’interesse a ricorrere deve essere non solo iniziale, ma deve anche sussistere al momento della decisione. Se l’atto impugnato perde efficacia, viene meno l’utilità di una pronuncia del giudice su di esso.

La Corte ha inoltre deciso di compensare integralmente le spese di giudizio tra le parti. Questa scelta è stata motivata dalla natura della sopravvenienza che ha determinato l’esito del giudizio e da recenti interventi chiarificatori della giurisprudenza. Infine, è stato precisato che, in un’ipotesi di inammissibilità per sopravvenuta carenza di interesse, non si applica il cosiddetto ‘doppio contributo’, una sanzione prevista per i ricorsi manifestamente infondati o inammissibili per altre ragioni.

Le Conclusioni

L’ordinanza sottolinea un principio cardine del nostro sistema processuale: un giudizio non può proseguire se diventa un mero esercizio teorico. La carenza di interesse ricorso interviene quando la parte che ha iniziato la causa non ha più un interesse concreto e attuale a ottenere una sentenza favorevole. Questo caso, legato al diritto dell’immigrazione, dimostra come l’evoluzione dei fatti amministrativi possa avere un impatto diretto e risolutivo sull’esito di un contenzioso, estinguendolo prima ancora che si arrivi a una decisione nel merito.

Quando un ricorso può essere dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile per carenza di interesse quando, durante il processo, l’atto amministrativo impugnato perde la sua efficacia, rendendo una decisione del giudice non più utile o vantaggiosa per il ricorrente.

Cosa accade se il termine per eseguire un trasferimento Dublino scade mentre è in corso un ricorso?
Se il termine semestrale per il trasferimento scade, lo Stato che doveva eseguire il trasferimento (in questo caso, l’Italia) diventa competente per l’esame della domanda di protezione internazionale. Di conseguenza, il provvedimento di trasferimento impugnato diviene inefficace.

In caso di inammissibilità per carenza di interesse, è dovuto il pagamento del ‘doppio contributo’?
No, la Corte di Cassazione ha chiarito che in questa specifica ipotesi di inammissibilità non ricorrono i presupposti per il pagamento del cosiddetto ‘doppio contributo’, poiché la fine del processo non deriva da un’impugnazione temeraria ma da un evento esterno.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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