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Canone Unico Patrimoniale: Cassazione rinvia decisione

Un Comune ha richiesto il pagamento del Canone Unico Patrimoniale a una società concessionaria autostradale per i viadotti che attraversano il suolo comunale. Di fronte al ricorso della società al giudice amministrativo, il Comune ha sollevato questione di giurisdizione. La Corte di Cassazione, rilevando la pendenza di un rinvio pregiudiziale sulla medesima questione, ha deciso di posticipare la trattazione del caso per coordinare le decisioni ed evitare contrasti giurisprudenziali. La questione centrale riguarda l’identificazione del giudice competente (tributario, ordinario o amministrativo) per le controversie sul Canone Unico Patrimoniale.

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Pubblicato il 28 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Canone Unico Patrimoniale: la Cassazione Sospende la Decisione sulla Giurisdizione

L’introduzione del Canone Unico Patrimoniale (CUP) ha generato notevoli incertezze interpretative, in particolare riguardo all’individuazione del giudice competente a risolvere le relative controversie. Con una recente ordinanza interlocutoria, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha scelto la via della prudenza, rinviando la decisione su un caso specifico per attendere la risoluzione di una questione pregiudiziale più ampia sulla stessa materia. Analizziamo i dettagli di questa importante vicenda processuale.

I Fatti di Causa

La controversia nasce da un avviso di accertamento emesso da un Comune nei confronti di una nota società concessionaria autostradale. L’ente locale richiedeva il pagamento del Canone Unico Patrimoniale per l’anno 2022, sostenendo che l’attraversamento del proprio territorio da parte di un’autostrada, tramite viadotti che sovrastano strade comunali, costituisse una forma di occupazione di suolo pubblico soggetta al canone.

La società concessionaria ha impugnato l’atto davanti al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.), chiedendone l’annullamento. A sua volta, il Comune si è costituito in giudizio e ha proposto un regolamento preventivo di giurisdizione dinanzi alla Corte di Cassazione, chiedendo di fare chiarezza su quale fosse il giudice dotato del potere di decidere sulla legittimità della pretesa.

La Complessa Questione sulla Giurisdizione del Canone Unico Patrimoniale

Il cuore del problema risiede nella natura ibrida del Canone Unico Patrimoniale. Questo tributo, introdotto dalla Legge n. 160/2019, ha accorpato diverse entrate precedenti, tra cui la tassa per l’occupazione di suolo pubblico (TOSAP), il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP) e l’imposta sulla pubblicità.

Questa fusione ha creato un’incertezza sistemica: la controversia deve essere decisa dal giudice tributario (data la natura impositiva di alcune sue componenti), dal giudice amministrativo (se si considera un canone legato a una concessione) o dal giudice ordinario? La risposta non è affatto scontata e diverse corti di merito hanno espresso pareri contrastanti.

La Scelta Prudenziale della Cassazione: il Rinvio

Le Sezioni Unite, investite della questione, hanno rilevato un fatto processuale decisivo. In un altro giudizio, la Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Vicenza aveva sollevato, ai sensi dell’art. 363-bis c.p.c., un rinvio pregiudiziale proprio sulla corretta interpretazione delle norme che regolano il riparto di giurisdizione per il Canone Unico Patrimoniale. Tale rinvio era già stato dichiarato ammissibile e assegnato alle stesse Sezioni Unite.

Di fronte a questa situazione, la Corte ha ritenuto opportuno non pronunciarsi sul caso specifico. Ha invece disposto il rinvio a nuovo ruolo della causa, con l’obiettivo di coordinare la trattazione dei due procedimenti. Questa scelta mira a evitare il rischio di decisioni contrastanti e a garantire un’unica e coerente interpretazione della legge su un tema di vasta portata.

Le Motivazioni

La motivazione della Corte è eminentemente di carattere processuale e mira a garantire i principi di economia dei giudizi e di certezza del diritto. Pronunciarsi sul singolo regolamento di giurisdizione prima di aver risolto la questione di massima posta con il rinvio pregiudiziale sarebbe stato inefficiente e potenzialmente contraddittorio. La decisione di attendere la pronuncia sul rinvio pregiudiziale permetterà alla Corte di stabilire un principio di diritto chiaro e vincolante, che potrà poi essere applicato non solo al caso in esame, ma a tutte le future controversie in materia. Si tratta di una scelta che privilegia la coerenza e la stabilità del sistema giuridico rispetto alla risoluzione immediata del singolo caso.

Le Conclusioni

L’ordinanza interlocutoria delle Sezioni Unite, pur non risolvendo nel merito la questione della giurisdizione sul Canone Unico Patrimoniale, ha un’importante valenza strategica. Sospende il giudizio in attesa di una decisione quadro che farà luce su uno dei nodi più problematici della fiscalità locale recente. Per Comuni e imprese, questo significa che la risposta definitiva su quale giudice adire per le liti sul CUP è imminente e proverrà dal più alto organo della giurisdizione. La futura sentenza delle Sezioni Unite è destinata a diventare il punto di riferimento normativo per tutti gli operatori del settore.

Chi ha la giurisdizione sulle controversie relative al Canone Unico Patrimoniale?
La Corte di Cassazione non ha ancora deciso. Ha sospeso il caso specifico in attesa di pronunciarsi su un rinvio pregiudiziale che affronta la stessa questione in termini generali, al fine di fornire un’interpretazione uniforme e vincolante.

Perché la Corte ha rinviato la decisione invece di pronunciarsi subito?
Per coordinare la trattazione del caso con un’altra procedura (un rinvio pregiudiziale) già pendente sulla stessa identica questione di diritto. Questa scelta mira a evitare sentenze contraddittorie e a garantire la certezza del diritto.

Cosa implica concretamente la decisione di ‘rinvio a nuovo ruolo’?
Significa che il processo è temporaneamente sospeso. La sua discussione verrà riprogrammata solo dopo che le Sezioni Unite avranno deciso la questione pregiudiziale sulla giurisdizione, la cui soluzione sarà poi applicata anche a questo caso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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