Attestazione Conformità Avvocato: la Cassazione Sospende il Giudizio
L’era della digitalizzazione dei processi ha introdotto nuove sfide procedurali. Una di queste, di fondamentale importanza pratica, riguarda il potere dell’avvocato di certificare la conformità delle copie digitali rispetto agli originali cartacei. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza interlocutoria n. 21673/2024, affronta proprio questo tema, scegliendo però di non decidere immediatamente. Vediamo perché questa pausa di riflessione è così significativa per la validità della attestazione di conformità avvocato.
I Fatti del Caso: Una Domanda di Equa Riparazione Rigettata
Un cittadino aveva proposto una domanda di equa riparazione per l’eccessiva durata di un processo. La Corte d’Appello di Catanzaro, tuttavia, ha rigettato la sua richiesta. Il motivo? Un vizio puramente procedurale: i documenti a sostegno della domanda erano stati depositati in copia non autentica.
Nello specifico, la documentazione era stata ottenuta tramite la scansione di atti quasi interamente cartacei. La Corte territoriale ha ritenuto che l’attestazione di conformità all’originale, apposta dall’avvocato, non fosse valida. Secondo i giudici di merito, tale attestazione avrebbe dovuto essere effettuata dal soggetto che deteneva gli originali, ovvero il cancelliere del tribunale, e non dal difensore.
La Questione Giuridica sull’Attestazione di Conformità dell’Avvocato
Il ricorrente si è quindi rivolto alla Corte di Cassazione, sollevando una questione cruciale: un avvocato ha il potere di attestare la conformità di una copia digitale (scansione) rispetto a un documento originale cartaceo che si trova in suo possesso? Questo interrogativo è al centro del dibattito sulla digitalizzazione della giustizia e sull’estensione dei poteri di certificazione del difensore, un tema che impatta direttamente l’efficienza e l’accessibilità del sistema giudiziario.
La Decisione della Corte: un Rinvio Strategico
La Suprema Corte, con l’ordinanza in commento, non ha fornito una risposta definitiva al quesito. Ha invece emesso un’ordinanza interlocutoria, disponendo il rinvio della causa a nuovo ruolo. Questa decisione significa che il processo viene sospeso e sarà discusso in una data futura.
Le Motivazioni
La ragione di questa scelta processuale è di grande importanza per la coerenza del diritto. La Corte ha rilevato che la medesima questione giuridica era già stata sollevata in un altro procedimento pendente. In quel caso, vista la rilevanza del tema, era già stata disposta la trattazione in pubblica udienza. Per evitare il rischio di decisioni contrastanti e per garantire un’interpretazione uniforme della legge, i giudici hanno ritenuto opportuno attendere l’esito di quell’altro giudizio prima di pronunciarsi sul caso in esame.
Conclusioni
L’ordinanza n. 21673/2024, pur non risolvendo la controversia, evidenzia l’attenzione della Corte di Cassazione verso questioni procedurali di impatto sistemico. La scelta di attendere una pronuncia a pubblica udienza sulla validità dell’attestazione di conformità avvocato per copie di originali cartacei dimostra la volontà di creare un precedente chiaro e stabile. Avvocati e cittadini restano quindi in attesa di una decisione che definirà con maggiore certezza i confini dei poteri di certificazione nell’ambito del processo civile telematico, un passo fondamentale per la modernizzazione della giustizia.
Perché la Corte d’Appello ha respinto la domanda di equa riparazione?
La Corte d’Appello l’ha respinta perché i documenti a supporto erano stati depositati come semplici scansioni di originali cartacei. Ha ritenuto che l’attestazione di conformità fatta dall’avvocato non fosse valida, sostenendo che dovesse essere eseguita dal cancelliere, quale detentore degli atti originali.
Qual è la decisione presa dalla Corte di Cassazione in questa ordinanza?
La Corte di Cassazione non ha deciso il merito della questione. Ha emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha rinviato la causa a nuovo ruolo, ovvero ha sospeso il giudizio in attesa della decisione su un altro caso che tratta la stessa identica questione giuridica.
Qual è il problema giuridico al centro della vicenda?
Il problema giuridico fondamentale è se un avvocato abbia o meno il potere di certificare che una copia digitale (come una scansione) sia conforme a un documento originale cartaceo in suo possesso.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 2 Num. 21673 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 2 Num. 21673 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: NOME COGNOME
Data pubblicazione: 01/08/2024
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso iscritto al n. 27226/2022 R.G. proposto da:
COGNOME NOME, rappresentato e difeso dall’avvocato COGNOME NOME (CODICE_FISCALECODICE_FISCALE ed elettivamente domiciliato a ll’ indirizzo PEC del difensore iscritto nel REGINDE;
-ricorrente-
contro
RAGIONE_SOCIALE, domiciliato ex lege in INDIRIZZO, presso l’RAGIONE_SOCIALE DELLO RAGIONE_SOCIALE (P_IVA) che lo rappresenta e difende ex lege; -controricorrente- avverso DECRETO di CORTE D’APPELLO CATANZARO n. 805/2020 depositata il 08/04/2022.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 12/06/2024 dal Consigliere COGNOME NOME.
Rilevato che:
-la Corte d’appello di Catanzaro, con decreto dell’8.4.2022, ha rigettato la domanda di equa riparazione proposta da NOME COGNOME per non avere il ricorrente, in sede di opposizione al decreto del giudice designato, depositato i documenti previsti dall’art.3 ter della L. 89/ 2001 in copia autentica;
la Corte distrettuale ha rilevato che la documentazione era stata ricavata tramite scansione di documenti quasi interamente cartacei e che l’attestazione di conformità doveva essere effettuata dal soggetto che li detiene, ovvero dal cancelliere e non dall’avvocato;
ritenuto che:
la questione posta con il primo motivo di ricorso riguarda la possibilità che il difensore possa attestare la conformità all’originale degli atti cartacei in suo possesso e che in relazione a tale questione, sollevata anche nel proc. N.21161/2022, il Collegio ha disposto la remissione della causa alla pubblica udienza ed è, pertanto, opportuno disporre il rinvio a nuovo ruolo in attesa della decisione della causa N. 21161/2022.
P.Q.M.
rinvia la causa a nuovo ruolo in attesa della definizione della causa N. 21161/2022.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio della Seconda