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Assunzione art. 110 TUEL: No al limite dei 36 mesi

Un funzionario assunto da un Comune con contratti a termine per alta specializzazione ha chiesto la conversione del rapporto in tempo indeterminato, lamentando il superamento del limite di 36 mesi. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, stabilendo che per l’assunzione art. 110 TUEL, comma 2, si applica una disciplina speciale che lega la durata del contratto al mandato del Sindaco, derogando così alla normativa generale sul pubblico impiego e prevenendo l’abuso.

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Pubblicato il 14 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Assunzione art. 110 TUEL: Limiti e Differenze con il Contratto a Termine Ordinario

L’assunzione art. 110 TUEL rappresenta uno strumento specifico a disposizione degli enti locali per reclutare personale con alte professionalità al di fuori delle procedure ordinarie. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito chiarimenti cruciali sulla durata di questi contratti, escludendo l’applicazione del limite generale di 36 mesi previsto per i rapporti a tempo determinato nel pubblico impiego. Analizziamo la vicenda e la decisione della Suprema Corte.

I Fatti del Caso: Un Incarico di Alta Specializzazione nel Comune

Un funzionario ingegnere veniva assunto da un importante Comune italiano con un contratto a tempo determinato stipulato ai sensi dell’art. 110, comma 2, del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL). L’incarico era finalizzato al potenziamento del Dipartimento di Pianificazione Urbanistica per gestire l’approvazione del nuovo piano regolatore generale. Il contratto iniziale, con scadenza nel 2008, veniva prorogato fino al 2011, in coincidenza con la fine del mandato del Sindaco. Successivamente, con la nuova amministrazione, veniva stipulato un ulteriore contratto a termine fino al 2012.

Alla cessazione del rapporto, il lavoratore si rivolgeva al Tribunale, sostenendo l’illegittimità dei contratti e della proroga. A suo avviso, il rapporto di lavoro non era riconducibile alla fattispecie speciale dell’art. 110 TUEL, ma a un ordinario contratto a termine, con la conseguenza che era stato superato il limite massimo di durata di 36 mesi. Chiedeva, quindi, la conversione del rapporto in uno a tempo indeterminato e il risarcimento dei danni.

La Decisione dei Giudici e l’Analisi sull’Assunzione art. 110 TUEL

Sia il Tribunale che la Corte d’Appello respingevano la domanda del lavoratore. I giudici di merito ritenevano che l’assunzione fosse correttamente inquadrata nell’ambito dell’art. 110, comma 2, del TUEL. Questa norma, infatti, costituisce una previsione legislativa speciale e derogatoria rispetto alla disciplina generale dei contratti a termine nel pubblico impiego (art. 36 del D.Lgs. 165/2001).

L’incarico era stato conferito per rispondere a una necessità specifica e temporanea dell’ente (il potenziamento dell’ufficio urbanistico) e riguardava una figura di alta specializzazione assunta al di fuori della dotazione organica. Di conseguenza, la durata del rapporto non era soggetta al limite dei 36 mesi, ma a quello, più ampio, coincidente con il mandato elettivo del Sindaco.

La Visione della Cassazione sull’Assunzione art. 110 TUEL

La Corte di Cassazione, investita della questione, ha confermato le decisioni precedenti e rigettato il ricorso del funzionario. I giudici hanno chiarito in modo definitivo la natura e l’ambito di applicazione dell’art. 110 TUEL.

La norma distingue due ipotesi:
1. Comma 1: Assunzioni all’interno della dotazione organica, per coprire posti di ruolo dirigenziali o di alta specializzazione.
2. Comma 2: Assunzioni al di fuori della dotazione organica, per esigenze straordinarie e temporanee che richiedono professionalità specialistiche.

Il caso in esame rientrava pacificamente nella seconda ipotesi. La Corte ha sottolineato che si tratta di una lex specialis, ovvero una norma speciale che prevale su quella generale. Pertanto, le regole sulla durata massima dei contratti sono quelle previste dall’art. 110 stesso, il quale lega il termine del rapporto alla scadenza del mandato del Sindaco (o del Presidente della provincia).

Le Motivazioni della Decisione

La Suprema Corte ha motivato la sua decisione sulla base di diversi punti cardine. Innanzitutto, ha ribadito che l’art. 110, comma 2, TUEL è una norma autonoma, la cui applicazione è giustificata da esigenze peculiari e contingenti dell’ente locale, come nel caso specifico del potenziamento di un dipartimento strategico. Questo giustifica la deroga al limite dei 36 mesi, senza che ciò costituisca un abuso in violazione della normativa europea (Direttiva 1999/70/CE). La stessa legge, infatti, prevede una ragione obiettiva (l’esigenza straordinaria) e una durata massima predeterminata (il mandato elettivo), elementi sufficienti a prevenire la precarizzazione del lavoratore.

Inoltre, la Corte ha precisato che la figura di “alta specializzazione” prevista da questa norma è un tertium genus, una categoria a sé, distinta sia dai dirigenti che dai titolari di posizione organizzativa. Non è necessario, per questo tipo di incarico, un rapporto fiduciario (intuitus personae) con il vertice politico, come invece accade per altre figure apicali.

Le Conclusioni della Corte

Con questa ordinanza, la Corte di Cassazione ha consolidato l’orientamento secondo cui l’assunzione art. 110 TUEL, comma 2, segue un regime giuridico proprio e distinto da quello comune dei contratti a termine. Il ricorso è stato rigettato, confermando la legittimità dell’operato del Comune. Questa decisione offre un importante chiarimento per le pubbliche amministrazioni locali, confermando la loro facoltà di avvalersi di professionisti esterni per periodi anche superiori a tre anni, a condizione che sussistano le esigenze specifiche e straordinarie previste dalla legge.

Un contratto di lavoro stipulato con un Comune ai sensi dell’art. 110, comma 2, TUEL è soggetto al limite massimo di durata di 36 mesi?
No. Secondo la Corte di Cassazione, questa norma è una disciplina speciale che deroga alla regola generale. La durata di tali contratti non può essere superiore a quella del mandato elettivo del Sindaco o del Presidente della provincia, che può eccedere i 36 mesi.

L’assunzione di personale con alta specializzazione ex art. 110 TUEL richiede un rapporto fiduciario (intuitus personae) con il Sindaco?
No. La Corte chiarisce che l’incarico di alta specializzazione conferito ai sensi del comma 2 dell’art. 110 TUEL non presuppone necessariamente un rapporto fiduciario, a differenza di altri incarichi dirigenziali di vertice. Si tratta di assunzioni caratterizzate dalla natura specialistica e temporanea dell’attività.

La successione di contratti a termine ex art. 110 TUEL per una durata superiore a 36 mesi costituisce un abuso secondo il diritto dell’Unione Europea?
No. La Corte ha stabilito che non si configura un abuso perché la stessa norma nazionale (art. 110 TUEL) prevede le condizioni che prevengono l’uso abusivo di tali contratti. In particolare, richiede una ragione obiettiva per l’assunzione (esigenze straordinarie e temporanee) e fissa una durata massima totale (quella del mandato elettivo), in linea con i principi della Direttiva 1999/70/CE.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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