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Assistenza sanitaria AIRE: la Cassazione esamina il caso

La Corte di Cassazione esamina il caso di un cittadino iscritto all’AIRE a cui è stata negata l’assistenza sanitaria nazionale oltre il limite temporale previsto. La Corte d’Appello aveva respinto la sua richiesta e lo aveva condannato per lite temeraria. A fronte delle importanti questioni di costituzionalità sollevate riguardo alla presunta discriminazione nell’assistenza sanitaria AIRE, la Suprema Corte ha deciso di rinviare la causa alla pubblica udienza della Prima Sezione Civile per una trattazione approfondita, senza ancora decidere nel merito.

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Pubblicato il 4 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Assistenza Sanitaria AIRE: La Cassazione Rimette la Questione alla Pubblica Udienza

Il diritto alla salute per i cittadini italiani residenti all’estero è un tema complesso e dibattuto. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 5972/2024) ha riacceso i riflettori sulla questione dell’assistenza sanitaria AIRE, decidendo di rinviare a pubblica udienza un caso emblematico per approfondire delicati profili di costituzionalità. Vediamo insieme i dettagli di questa vicenda processuale.

I Fatti di Causa

Un cittadino italiano iscritto all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) si è visto negare dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) le prestazioni sanitarie oltre il limite temporale di novanta giorni previsto dalla normativa di settore. L’uomo aveva avviato un’azione legale per veder riconosciuto il suo diritto a fruire delle cure in Italia alla pari dei cittadini residenti.

Sia il tribunale di primo grado che la Corte d’Appello di Milano avevano respinto le sue richieste. In particolare, la Corte d’Appello non solo ha confermato la decisione, ma ha anche condannato il cittadino per abuso del processo ai sensi dell’art. 96, comma 3, del codice di procedura civile. Secondo i giudici di merito, l’iniziativa legale era stata intrapresa con ‘temerarietà’ e in ‘malafede’, ravvisando una consapevolezza dell’infondatezza della pretesa.

Contro questa decisione, il cittadino ha proposto ricorso per cassazione.

I Motivi del Ricorso e la questione sull’assistenza sanitaria AIRE

Il ricorrente ha affidato le sue speranze alla Suprema Corte basandosi su due motivi principali:

1. Questione di Legittimità Costituzionale

Il motivo centrale del ricorso riguarda la presunta incostituzionalità delle norme che limitano l’accesso al SSN per gli iscritti AIRE. Il ricorrente ha evidenziato una possibile violazione degli articoli 3 (principio di uguaglianza) e 32 (diritto alla salute) della Costituzione.
La discriminazione si manifesterebbe su due fronti:
Tra cittadini AIRE: la normativa tratterebbe diversamente gli iscritti AIRE a seconda che abbiano o meno un rapporto di lavoro regolato dalla legge italiana.
Tra cittadini AIRE e stranieri: gli stranieri residenti in Italia avrebbero pieno accesso ai servizi sanitari, a differenza dei cittadini italiani iscritti all’AIRE.

2. Violazione del Diritto di Difesa

Il secondo motivo contesta la condanna per abuso del processo. Il ricorrente ha sostenuto che tale condanna rappresenti una violazione del suo diritto di difesa, lamentando inoltre un difetto di motivazione sia sulla condanna stessa che sull’applicazione del raddoppio del contributo unificato.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte di Cassazione, con la presente ordinanza interlocutoria, non entra nel merito della vicenda, ma compie un passo fondamentale. Riconosce la serietà e la rilevanza delle questioni di costituzionalità sollevate con il primo motivo di ricorso. L’ipotizzata disparità di trattamento nell’accesso a un diritto fondamentale come quello alla salute merita, secondo la Corte, una valutazione approfondita.

La motivazione del rinvio risiede proprio nella necessità di discutere in modo completo e pubblico un tema con implicazioni così significative. Anziché decidere in camera di consiglio, la Corte ha ritenuto opportuno che la controversia sull’assistenza sanitaria AIRE fosse trattata nella pubblica udienza della Prima Sezione Civile. Questa scelta procedurale sottolinea il peso che la Corte attribuisce ai dubbi di costituzionalità e alla necessità di garantire un’analisi ponderata prima di giungere a una conclusione.

Le Conclusioni

Con l’ordinanza n. 5972/2024, la Corte di Cassazione non ha ancora scritto la parola fine sulla vicenda, ma ha chiaramente indicato che la normativa sull’assistenza sanitaria per i cittadini iscritti all’AIRE necessita di un attento scrutinio costituzionale. Il rinvio alla pubblica udienza apre la strada a un dibattito che potrebbe portare a un importante precedente giurisprudenziale, con potenziali ricadute per migliaia di italiani residenti all’estero. La decisione finale chiarirà se le attuali limitazioni siano compatibili con i principi fondamentali di uguaglianza e di tutela della salute sanciti dalla nostra Costituzione.

Un cittadino italiano iscritto all’AIRE ha diritto all’assistenza sanitaria completa in Italia?
L’ordinanza non fornisce una risposta definitiva. La Corte di Cassazione ha ritenuto la questione complessa e meritevole di approfondimento, evidenziando dubbi di legittimità costituzionale e rinviando il caso a una pubblica udienza per una decisione nel merito.

Per quale motivo il ricorrente era stato condannato per abuso del processo in appello?
La Corte d’Appello lo aveva condannato ritenendo la sua iniziativa processuale ‘temeraria’ e riconducibile a ‘malafede’. Secondo i giudici di secondo grado, l’appellante avrebbe dovuto essere consapevole dell’infondatezza della sua pretesa, evitando così di reiterare argomenti già respinti.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione in questa ordinanza?
La Corte di Cassazione non ha emesso una decisione finale sul caso. Ha emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha rinviato la trattazione della causa alla pubblica udienza della Prima Sezione Civile, a causa della rilevanza delle questioni di costituzionalità sollevate.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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