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Assegno familiare: prova del reddito a carico del richiedente

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un cittadino straniero per il riconoscimento dell’assegno familiare, confermando che la mancata dimostrazione del requisito reddituale di tutto il nucleo, inclusi i familiari residenti all’estero, impedisce l’accesso al beneficio. Secondo la Corte, l’onere di fornire tale prova ricade interamente sul richiedente e la sola dichiarazione dei redditi non è sempre sufficiente.

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Pubblicato il 16 settembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Assegno Familiare e Onere della Prova: La Cassazione Conferma i Requisiti di Reddito

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha affrontato un caso cruciale in materia di assegno familiare (A.N.F.), chiarendo un punto fondamentale: l’onere di dimostrare il possesso di tutti i requisiti, specialmente quelli reddituali, spetta interamente al richiedente. La decisione sottolinea come la mancata prova del reddito complessivo del nucleo familiare, inclusi i componenti residenti all’estero, ostacoli il riconoscimento del diritto, anche per i cittadini stranieri con permesso di soggiorno di lungo periodo.

I Fatti del Caso

La vicenda ha origine dalla richiesta di un lavoratore, cittadino senegalese titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo, volta a ottenere l’assegno per il nucleo familiare per un periodo di circa cinque anni. La richiesta era stata respinta sia in primo grado dal Tribunale sia in secondo grado dalla Corte d’Appello. Entrambi i giudici di merito avevano concluso che il richiedente non aveva adeguatamente allegato e provato il possesso del requisito reddituale, un elemento considerato costitutivo del diritto stesso. Il lavoratore non aveva, infatti, fornito una dimostrazione completa del reddito complessivo del suo nucleo familiare, in particolare per i familiari che risiedevano nel suo paese d’origine.

La Questione dell’Onere della Prova per l’Assegno Familiare

Insoddisfatto della decisione d’appello, il lavoratore ha presentato ricorso in Cassazione. La sua difesa si basava sull’errata interpretazione delle norme italiane e della direttiva comunitaria sul trattamento dei soggiornanti di lungo periodo. Sosteneva, in sintesi, che la semplice presentazione della dichiarazione dei redditi (modello 730) dovesse essere considerata sufficiente e che il requisito reddituale fosse una mera condizione per l’erogazione, non un elemento costitutivo del diritto.

Tuttavia, la Corte di Cassazione ha respinto questa linea difensiva, confermando l’orientamento consolidato della giurisprudenza.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso in parte inammissibile e in parte infondato. In primo luogo, ha evidenziato come la contestazione del ricorrente riguardasse, di fatto, un accertamento probatorio – la mancata dimostrazione del reddito – che non può essere riesaminato in sede di legittimità, specialmente in presenza di una doppia decisione conforme nei gradi di merito.

L’importanza della prova per l’assegno familiare

Nel merito, la Corte ha ribadito un principio chiave: l’erogazione dell’assegno familiare è subordinata a una duplice condizione, la cui prova spetta all’interessato.

1. L’effettivo svolgimento di attività lavorativa.
2. La sussistenza del requisito reddituale previsto dalla legge: l’assegno non spetta se la somma dei redditi da lavoro dipendente, pensione o altre prestazioni previdenziali è inferiore al 70% del reddito complessivo del nucleo familiare.

Questa seconda condizione è cruciale. La Corte d’Appello aveva correttamente rilevato che mancava la prova del reddito di quella parte del nucleo familiare residente all’estero. Senza questa informazione, era impossibile per il giudice verificare il rispetto del parametro del 70% stabilito dalla legge.

Le Motivazioni della Sentenza

Le motivazioni della Cassazione sono chiare e si fondano su un consolidato orientamento giurisprudenziale. L’assegno familiare è una prestazione la cui concessione presuppone una verifica precisa della situazione economica del nucleo. Non è sufficiente dichiarare il proprio reddito prodotto in Italia; è necessario documentare in modo completo e attendibile i redditi di tutti i componenti del nucleo, ovunque essi siano percepiti. La Corte ha implicitamente affermato che la normativa non prevede eccezioni o semplificazioni probatorie per i familiari residenti all’estero. L’onere della prova rimane invariato e spetta a chi chiede il beneficio dimostrare di averne diritto, fornendo tutti gli elementi necessari per la valutazione del giudice. Il rigetto del ricorso si basa quindi sulla mancata assoluzione di questo onere fondamentale.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza conferma un principio di rigore probatorio di fondamentale importanza pratica. Chiunque intenda richiedere l’assegno per il nucleo familiare deve essere consapevole che è suo preciso dovere documentare in modo esaustivo la situazione reddituale dell’intero nucleo. Ciò è particolarmente rilevante per i lavoratori stranieri con familiari nel paese d’origine. La sola presentazione della dichiarazione dei redditi italiana potrebbe non essere ritenuta sufficiente. È indispensabile raccogliere e presentare tutta la documentazione idonea a dimostrare i redditi percepiti all’estero dai propri familiari, al fine di consentire all’INPS e, in caso di contenzioso, al giudice, di verificare il pieno rispetto dei requisiti previsti dalla normativa italiana.

Chi ha l’onere di provare i requisiti per ottenere l’assegno familiare?
Secondo la Corte di Cassazione, l’onere di provare la sussistenza di tutti i requisiti, in particolare quello reddituale relativo all’intero nucleo familiare, ricade interamente sul soggetto che richiede la prestazione.

La dichiarazione dei redditi italiana (Modello 730) è una prova sufficiente per ottenere l’assegno familiare?
No, la sola dichiarazione dei redditi non è ritenuta sufficiente se non dimostra il reddito complessivo di tutto il nucleo familiare, specialmente quando alcuni componenti risiedono e percepiscono redditi all’estero. È necessario fornire prove complete.

Quali sono le due condizioni fondamentali per avere diritto all’assegno per il nucleo familiare (ANF)?
Le due condizioni, che devono essere entrambe provate dal richiedente, sono: 1) l’effettivo svolgimento di un’attività lavorativa; 2) la sussistenza del requisito reddituale, secondo cui almeno il 70% del reddito complessivo del nucleo familiare deve derivare da lavoro dipendente, pensione o altre prestazioni previdenziali simili.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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