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Assegnazione canoni locazione: prevale sulla successiva

Una banca ottiene un’ordinanza di assegnazione per futuri canoni di locazione di un immobile. Successivamente, un’altra società avvia un pignoramento sull’immobile stesso. La Corte di Cassazione, pur dichiarando il ricorso inammissibile per questioni procedurali, ha enunciato un principio di diritto fondamentale: l’assegnazione dei canoni di locazione trasferisce immediatamente la titolarità del credito al creditore assegnatario. Di conseguenza, il successivo pignoramento immobiliare non può intaccare tali canoni, poiché al momento del pignoramento essi non fanno più parte del patrimonio del debitore. La precedente assegnazione, quindi, prevale.

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Pubblicato il 7 settembre 2025 in Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Assegnazione Canoni Locazione: La Cassazione Stabilisce la Prevalenza sul Pignoramento Immobiliare Successivo

In un contesto economico dove il recupero crediti assume un ruolo centrale, la recente sentenza della Corte di Cassazione offre un chiarimento cruciale sul conflitto tra diversi strumenti esecutivi. Il caso in esame riguarda la prevalenza dell’assegnazione canoni locazione rispetto a un successivo pignoramento immobiliare. La Corte, pur dichiarando inammissibile il ricorso per vizi procedurali, ha colto l’occasione per enunciare un principio di diritto di notevole importanza, destinato a orientare le future controversie tra creditori.

I Fatti del Caso: Due Creditori, un Immobile e i Suoi Canoni

La vicenda trae origine da una procedura di espropriazione presso terzi. Una banca cooperativa, creditrice di una società e dei suoi soci, otteneva dal Tribunale un’ordinanza di assegnazione dei canoni di locazione, sia maturati che futuri, dovuti da una società terza che conduceva in affitto un immobile di proprietà dei debitori. L’ordinanza, datata ottobre 2017, trasferiva di fatto alla banca il diritto di riscuotere gli affitti direttamente dall’inquilino.

Successivamente, nel gennaio 2018, un’altra banca avviava una procedura di espropriazione immobiliare sullo stesso immobile. Il giudice dell’esecuzione immobiliare, con un provvedimento del novembre 2020, riteneva che il custode giudiziario fosse legittimato a riscuotere i canoni di locazione, nonostante la precedente assegnazione. Contro questa decisione, la banca cooperativa proponeva opposizione, sostenendo la piena opponibilità della sua ordinanza di assegnazione.

La Decisione della Corte e la Forza dell’Assegnazione dei Canoni di Locazione

Il Tribunale di merito accoglieva l’opposizione, affermando che l’ordinanza di assegnazione dei canoni, avendo data certa anteriore al pignoramento immobiliare, aveva prodotto un effetto traslativo immediato. I crediti per i canoni, dunque, non appartenevano più al debitore al momento dell’avvio dell’espropriazione immobiliare e non potevano essere attratti in tale procedura. Una società di securitizzazione, subentrata al creditore immobiliare, ha quindi proposto ricorso per cassazione.

La Corte di Cassazione, come anticipato, ha dichiarato il ricorso inammissibile a causa di un difetto nella notifica a uno dei litisconsorti necessari. Tuttavia, riconoscendo la particolare importanza della questione, ha deciso di enunciare il principio di diritto nell’interesse della legge, ai sensi dell’art. 363 c.p.c., confermando la correttezza della decisione di merito.

Le Motivazioni: Perché l’Ordinanza di Assegnazione Trasferisce il Credito

Il cuore della pronuncia risiede nella natura e negli effetti dell’ordinanza di assegnazione prevista dall’art. 553 c.p.c.

L’effetto traslativo immediato

La Corte ribadisce il suo consolidato orientamento secondo cui l’ordinanza di assegnazione realizza il trasferimento della titolarità del credito dal debitore esecutato al creditore assegnatario. Questo provvedimento opera una modificazione soggettiva del rapporto obbligatorio: l’assegnatario succede nel diritto del debitore verso il terzo pignorato (l’inquilino). L’effetto traslativo è immediato (illico et immediate) dal momento della pronuncia dell’ordinanza.

Questo determina due conseguenze speculari: l’immediato trasferimento del credito nel patrimonio del creditore assegnatario e la sua contemporanea fuoriuscita dal patrimonio del debitore esecutato. Tale effetto si produce anche per i crediti futuri, come i canoni di locazione non ancora scaduti, purché derivanti da un rapporto giuridico già esistente e certo.

L’irrilevanza del pignoramento successivo

Sulla base di questa premessa, la Corte conclude logicamente che un pignoramento immobiliare successivo colpisce un bene (l’immobile) che è ormai privo di uno dei suoi frutti civili (i canoni), poiché il diritto a percepirli è già stato trasferito a un altro soggetto. L’ordinanza di assegnazione canoni locazione ha sottratto definitivamente tale diritto dal patrimonio del debitore. Pertanto, il pignoramento successivo non può avere alcuna efficacia su di essi, né può determinare la caducazione degli effetti della precedente assegnazione. Qualsiasi provvedimento del giudice dell’esecuzione immobiliare che disponga su tali canoni già assegnati sarebbe abnorme, in quanto riguarderebbe un bene non più compreso nel compendio pignorato.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Il principio enunciato dalla Cassazione ha rilevanti implicazioni pratiche per i creditori. Stabilisce una chiara regola di prevalenza basata sulla priorità temporale dell’atto esecutivo conclusivo. Un creditore che agisce tempestivamente con un pignoramento presso terzi sui canoni di locazione e ottiene l’ordinanza di assegnazione si assicura una posizione di vantaggio inattaccabile da successive azioni esecutive immobiliari promosse da altri creditori. La pronuncia rafforza la certezza dei rapporti giuridici e la stabilità degli effetti dei provvedimenti giudiziari, confermando che l’ordinanza di assegnazione è un atto che chiude la procedura esecutiva mobiliare e produce effetti sostanziali definitivi, non reversibili da iniziative successive di altri creditori sullo stesso compendio patrimoniale.

Un’ordinanza di assegnazione di canoni di locazione futuri è efficace anche se, successivamente, l’immobile viene pignorato da un altro creditore?
Sì. La Corte di Cassazione ha stabilito che l’ordinanza di assegnazione determina l’immediato trasferimento della titolarità del credito per i canoni, anche futuri. Di conseguenza, il successivo pignoramento dell’immobile non ha efficacia su tali canoni, poiché questi non fanno più parte del patrimonio del debitore al momento del pignoramento.

Cosa succede al credito per i canoni di locazione una volta emessa l’ordinanza di assegnazione?
Il credito per i canoni di locazione esce immediatamente dal patrimonio del debitore esecutato ed entra in quello del creditore assegnatario. L’ordinanza di assegnazione produce un effetto traslativo della titolarità del credito, rendendo il creditore assegnatario l’unico soggetto legittimato a riscuotere i canoni dal terzo (l’inquilino).

Il creditore che pignora l’immobile può rivendicare i canoni di locazione già assegnati a un altro creditore in una precedente procedura?
No. Il pignoramento immobiliare, se effettuato dopo che è stata pronunciata un’ordinanza di assegnazione dei canoni, non può attingere a questi ultimi. L’ordinanza di assegnazione non perde efficacia e gli organi della procedura esecutiva immobiliare non hanno il potere di adottare provvedimenti che incidano sui canoni già assegnati.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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