LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Amministrazione di sostegno e procura: quale prevale?

Un amministratore di sostegno, figlio della beneficiaria, si vede respingere i rendiconti per prelievi ingiustificati. Invoca una precedente procura a suo favore, ma la Cassazione rigetta il ricorso. La nomina in amministrazione di sostegno, afferma la Corte, supera e sostituisce la procura volontaria, imponendo i limiti e le autorizzazioni del giudice tutelare.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 27 novembre 2025 in Diritto di Famiglia, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Amministrazione di Sostegno e Procura: La Cassazione Stabilisce la Prevalenza

Il rapporto tra una procura volontaria e una successiva nomina di un amministratore di sostegno solleva spesso interrogativi complessi. Con l’ordinanza n. 16052/2024, la Corte di Cassazione fornisce un chiarimento cruciale: il decreto di apertura dell’amministrazione di sostegno e procura anteriore non possono coesistere per gli stessi atti. La misura di protezione giudiziale prevale, sostituendo la fonte dei poteri del rappresentante e assoggettandoli al controllo del Giudice Tutelare. Questo principio è fondamentale per garantire la tutela effettiva della persona beneficiaria.

I Fatti del Caso: La Gestione Contestata dell’Amministratore

Un figlio, nominato amministratore di sostegno della madre, si vedeva negare l’approvazione dei rendiconti di gestione per un quadriennio. Il Giudice Tutelare, su segnalazione del nuovo tutore della donna (nel frattempo interdetta) e di un altro figlio, contestava prelievi per centinaia di migliaia di euro effettuati dall’amministratore a proprio favore. L’amministratore si difendeva sostenendo che tali operazioni fossero giustificate da una precedente procura speciale e irrevocabile, conferitagli dalla madre anni prima, che gli attribuiva ampi poteri di gestione patrimoniale e di autoliquidazione dei compensi.

La Corte d’Appello, chiamata a decidere sul reclamo, confermava la decisione del Giudice Tutelare. Secondo i giudici di secondo grado, l’amministratore aveva ecceduto i poteri conferitigli dal decreto di nomina, che imponeva limiti specifici alle operazioni finanziarie e richiedeva l’autorizzazione del giudice per importi superiori a una certa soglia.

Il Ricorso in Cassazione sull’amministrazione di sostegno e procura

L’amministratore ricorreva in Cassazione, sollevando due motivi principali:

1. Errore procedurale: Sosteneva che la Corte d’Appello avesse errato nell’utilizzare il rito camerale, più snello, invece del rito ordinario, violando così il suo diritto di difesa. Contestava inoltre la competenza stessa della Corte d’Appello.
2. Omessa valutazione di un fatto decisivo: Lamentava che i giudici di merito avessero completamente ignorato l’esistenza della procura notarile preesistente, un documento che, a suo dire, legittimava l’intera sua attività gestoria, inclusi i prelievi contestati.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, respingendo entrambi i motivi con argomentazioni nette e di grande rilevanza giuridica.

Inammissibilità del Motivo Procedurale

Sul primo punto, la Corte ha osservato che l’amministratore, una volta che il Tribunale si era dichiarato incompetente, avrebbe dovuto contestare tale decisione con uno specifico strumento, il regolamento di competenza. Non avendolo fatto e avendo invece riassunto la causa davanti alla Corte d’Appello indicata dal Tribunale, aveva di fatto accettato sia la competenza di quel giudice sia il rito da esso applicato. Pertanto, non poteva lamentare in Cassazione una presunta violazione delle regole procedurali.

L’Amministrazione di Sostegno Prevale sulla Procura Preesistente

Il cuore della decisione risiede nella risposta al secondo motivo. La Cassazione stabilisce un principio fondamentale: il decreto di apertura dell’amministrazione di sostegno toglie efficacia a qualsiasi procura volontaria precedente, per tutti gli atti per i quali il Giudice Tutelare ha imposto limitazioni alla capacità del beneficiario.

La fonte dei poteri dell’amministratore non è più la volontà del mandante (espressa nella procura), ma il provvedimento del giudice. Questo vale anche se l’amministratore di sostegno è la stessa persona che deteneva la procura. Da quel momento, egli deve agire entro il perimetro e con i limiti tracciati dal decreto, come l’obbligo di richiedere l’autorizzazione preventiva del giudice per determinate operazioni. La finalità protettiva della misura di amministrazione di sostegno è prioritaria e non può essere elusa invocando precedenti accordi privati, i quali presupponevano la piena capacità di agire della persona, capacità che è venuta meno.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa ordinanza rafforza la centralità del controllo giudiziale nell’amministrazione di sostegno. Chiunque sia nominato amministratore, anche se in precedenza era procuratore della stessa persona, deve essere consapevole che i suoi poteri derivano esclusivamente dal decreto del Giudice Tutelare. Ignorare i limiti e le autorizzazioni prescritte espone l’amministratore a responsabilità e alla mancata approvazione del suo operato, come avvenuto nel caso di specie. La tutela del patrimonio e degli interessi della persona fragile è l’obiettivo primario, che prevale su qualsiasi precedente accordo fiduciario.

Una procura rilasciata prima della nomina di un amministratore di sostegno rimane valida?
No, la procura perde efficacia per tutti gli atti per i quali il decreto di nomina impone limitazioni alla capacità del beneficiario o richiede l’assistenza dell’amministratore. La fonte del potere diventa il provvedimento del giudice e non più l’accordo privato.

Se l’amministratore di sostegno è la stessa persona che aveva la procura, può continuare ad agire sulla base della procura?
No. Anche se la persona è la stessa, la fonte dei suoi poteri cambia radicalmente. Deve agire non più in base alla procura, ma esclusivamente entro i limiti e secondo le prescrizioni contenute nel decreto di nomina del Giudice Tutelare.

Perché il controllo del Giudice Tutelare è così importante nell’amministrazione di sostegno?
Il controllo del Giudice Tutelare è essenziale per garantire che l’amministratore agisca nel solo ed esclusivo interesse della persona beneficiaria, proteggendone il patrimonio e prevenendo abusi. Questo controllo si manifesta attraverso l’imposizione di limiti, la necessità di autorizzazioni preventive e la revisione periodica dei rendiconti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati