Acquisizione Verbali: Quando la Cassazione Ferma Tutto per Chiarire i Fatti
In un recente caso, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza che, pur non decidendo la controversia, offre uno spunto fondamentale sul funzionamento del processo civile. La Corte ha infatti ritenuto necessaria l’acquisizione verbali del primo grado di giudizio prima di poter emettere una sentenza definitiva. Questa decisione evidenzia come, anche al vertice della giurisdizione, la completezza degli atti sia un presupposto irrinunciabile per una giustizia equa e ponderata.
I Fatti del Processo
La vicenda giudiziaria ha origine da una controversia tra un privato cittadino e un istituto di credito cooperativo. Dopo una sentenza della Corte d’Appello di Milano, la parte soccombente ha presentato ricorso per Cassazione. Anche la banca, a sua volta, ha proposto un ricorso incidentale, contestando alcuni aspetti della stessa decisione. Il caso è quindi approdato dinanzi alla Suprema Corte per la valutazione finale sulla legittimità della sentenza d’appello.
La Decisione della Corte: l’Ordinanza Interlocutoria e l’Acquisizione Verbali
Durante la camera di consiglio, il collegio giudicante ha rilevato una necessità procedurale cruciale. Per poter definire la causa in modo completo e corretto, era indispensabile esaminare gli atti del primissimo stadio del processo: i verbali del giudizio di primo grado. Questa esigenza ha portato all’emissione di un’ordinanza interlocutoria, un provvedimento che non entra nel merito della lite, ma che gestisce il corretto svolgimento del processo.
Con questa ordinanza, la Corte ha disposto che la cancelleria si attivasse per l’acquisizione verbali di primo grado, sia quelli relativi alla fase davanti al giudice monocratico sia quelli della fase collegiale. Di conseguenza, la causa è stata “rinviata a nuovo ruolo”, ovvero sospesa e rimandata a un’udienza futura che si terrà solo dopo il recupero dei documenti richiesti.
Le Motivazioni della Scelta
La motivazione alla base della decisione è tanto semplice quanto fondamentale: la Corte non può decidere “al buio”. I verbali di un processo contengono informazioni essenziali: le dichiarazioni delle parti, le testimonianze, le eccezioni sollevate e le attività svolte in udienza. Senza questi documenti, la Corte di Cassazione non avrebbe un quadro completo della storia processuale e potrebbe rischiare di emettere una decisione basata su una ricostruzione parziale o imprecisa dei fatti.
L’ordine di acquisizione verbali rappresenta, quindi, un’espressione del principio del giusto processo e del dovere del giudice di decidere sulla base di tutti gli elementi necessari. La Corte ha ritenuto che la definizione della controversia dipendesse intrinsecamente dal contenuto di quegli atti, la cui mancanza impediva di procedere oltre.
Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza interlocutoria ci insegna un’importante lezione: il processo di legittimità, pur concentrandosi su questioni di diritto, non può prescindere dalla corretta e completa documentazione dei fatti processuali avvenuti nei gradi precedenti. La decisione di rinviare la causa per l’acquisizione verbali non è un mero tecnicismo, ma una garanzia per le parti che la loro causa sarà esaminata con la massima attenzione e sulla base di tutti gli elementi disponibili.
Per gli avvocati e le parti in causa, ciò rafforza l’importanza di assicurarsi che il fascicolo processuale sia sempre completo e trasmesso correttamente in ogni fase del giudizio. Per il cittadino, è la conferma che il sistema giudiziario prevede meccanismi per correggere eventuali lacune documentali, al fine di perseguire una decisione il più giusta possibile.
Che cos’è un’ordinanza interlocutoria?
È un provvedimento del giudice che non definisce la causa nel merito, ma risolve una questione procedurale sorta durante il processo, come in questo caso la necessità di acquisire ulteriori documenti.
Per quale motivo la Corte ha ordinato l’acquisizione dei verbali di primo grado?
La Corte ha ritenuto che i verbali del giudizio di primo grado fossero indispensabili per la definizione della causa, ovvero per avere un quadro completo degli atti e poter decidere correttamente sul ricorso.
Qual è la conseguenza pratica di questa ordinanza?
La causa viene sospesa e rinviata a una nuova udienza. La trattazione riprenderà solo dopo che la cancelleria avrà acquisito i verbali richiesti, garantendo che la Corte abbia tutti gli elementi per decidere.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 2 Num. 20472 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 2 Num. 20472 Anno 2025
Presidente: NOME COGNOME
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 21/07/2025
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso iscritto al n. 5363/2022 R.G. proposto da:
COGNOME, elettivamente domiciliato in MILANO LARGO TREVESINDIRIZZO presso lo studio dell’avvocato COGNOME (CODICE_FISCALE che lo rappresenta e difende unitamente all’avvocato COGNOME NOME (CODICE_FISCALE
-ricorrente-
contro
RAGIONE_SOCIALE elettivamente domiciliato in ROMA INDIRIZZO presso lo studio dell’avvocato COGNOME (CODICE_FISCALE che lo rappresenta e difende
-controricorrente-
ricorrente incidentale- avverso SENTENZA di CORTE D’APPELLO MILANO n. 2260/2021 depositata il 15/07/2021.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 29/05/2025 dal Consigliere NOME COGNOME
Ritenuto che ai fini della definizione della causa occorre disporre l’acquisizione dei verbali del giudizio di primo grado, sia della fase monocratica, sia della fase collegiale.
P.Q.M.
Rinvia la causa a nuovo ruolo, disponendo che, a cura della cancelleria, siano acquisiti i verbali del giudizio di primo grado, sia della fase collegiale, sia della fase monocratica.
Così deciso in Roma, il 29/05/2025.