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Accesso ZTL per NCC: la Cassazione annulla le multe

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 31331/2024, ha annullato le sanzioni elevate a un operatore NCC per l’accesso non autorizzato in una ZTL di Roma nel 2017. La decisione chiarisce che, a causa di una sospensione legislativa, in quel periodo non vigeva l’obbligo di comunicazione preventiva per i veicoli NCC provenienti da altri Comuni. Di conseguenza, le violazioni sono state ritenute insussistenti. La Corte ha invece rigettato il motivo basato sul giudicato esterno, specificando che non si applica a infrazioni diverse commesse in momenti distinti.

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Pubblicato il 10 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Accesso ZTL per NCC: la Cassazione fa chiarezza e annulla le multe

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha affrontato un tema di grande interesse per gli operatori del settore Noleggio Con Conducente (NCC), quello relativo all’accesso ZTL per NCC. La Suprema Corte ha annullato una serie di sanzioni emesse nel 2017, stabilendo un principio fondamentale sull’applicazione delle norme durante i periodi di sospensione legislativa. Questa pronuncia offre importanti chiarimenti sulla legittimità della circolazione dei veicoli NCC provenienti da comuni diversi da quello che ha istituito la ZTL.

I Fatti del Caso: La Controversia sulle Multe

Un titolare di licenza NCC, rilasciata da un comune umbro, si era visto recapitare nel 2017 ben cinque ordinanze-ingiunzioni dalla Prefettura di Roma. L’accusa era sempre la stessa: accesso non autorizzato alle Zone a Traffico Limitato (ZTL) della capitale. L’operatore aveva impugnato le sanzioni, ma la sua opposizione era stata respinta sia dal Giudice di Pace che dal Tribunale di Roma. Non dandosi per vinto, il conducente ha portato il caso fino in Corte di Cassazione, basando il suo ricorso su diversi motivi di diritto.

La Decisione della Cassazione sull’Accesso ZTL per NCC

La Corte di Cassazione ha esaminato i motivi del ricorso, accogliendone uno in particolare e ritenendolo decisivo per l’esito della controversia. Vediamo nel dettaglio i punti chiave della decisione.

Il Principio del Giudicato Esterno: Perché Non si Applica

Il ricorrente aveva tentato di far valere una precedente sentenza a lui favorevole, emessa in un caso analogo tra le stesse parti, invocando il principio del “giudicato esterno”. La Corte ha però respinto questo motivo. Ha chiarito che, sebbene le parti e la questione giuridica fossero simili, le infrazioni contestate erano diverse e avvenute in momenti distinti. Ogni violazione dà vita a un rapporto giuridico autonomo, quindi una sentenza precedente non può automaticamente rendere illegittime sanzioni future relative a fatti nuovi.

La Sospensione Normativa e l’impatto sull’Accesso ZTL per NCC

Il punto cruciale, accolto dalla Corte, riguardava l’interpretazione della normativa vigente nel 2017. Il ricorrente sosteneva che, in quell’anno, non esisteva alcun obbligo per i veicoli NCC di comunicare preventivamente l’ingresso nelle ZTL. Questo obbligo, infatti, sarebbe stato introdotto solo a partire dal gennaio 2019.

La Corte ha dato ragione al conducente, richiamando una norma di interpretazione autentica (art. 9, co. 3, d.l. 244/2016) che aveva sospeso l’efficacia di alcune nuove disposizioni più restrittive per gli NCC. Durante questo periodo di sospensione, che si è protratto fino al 31 dicembre 2018, tornavano ad applicarsi le norme previgenti, in particolare l’art. 11 della legge 21/1992. Questa legge, nella sua versione originaria, equiparava i veicoli NCC ai taxi per quanto riguarda le facilitazioni alla circolazione, consentendo loro l’uso di corsie preferenziali e l’accesso alle ZTL.

Le Motivazioni della Corte

La Corte di Cassazione ha motivato la sua decisione affermando che, durante il periodo di sospensione legislativa nel 2017, le disposizioni che imponevano nuovi oneri agli operatori NCC (come la comunicazione preventiva per l’accesso alle ZTL di altri comuni) non erano applicabili. Di conseguenza, le ordinanze-ingiunzioni erano state emesse sulla base di violazioni da considerarsi “insussistenti”. In altre parole, l’operatore NCC aveva pieno diritto di accedere alle ZTL di Roma senza alcuna comunicazione, poiché la legge applicabile in quel preciso momento lo consentiva. La Corte ha così dato continuità a un orientamento già espresso in altre sentenze, anche a Sezioni Unite, rafforzando la tutela degli operatori del settore.

Le Conclusioni

La decisione ha implicazioni pratiche significative. In primo luogo, stabilisce che le sanzioni emesse nel periodo di sospensione normativa (fino al 31/12/2018) per mancata comunicazione di accesso ZTL da parte di NCC extra-comunali sono illegittime e possono essere annullate. In secondo luogo, ribadisce l’importanza di un’attenta analisi del quadro normativo temporale applicabile, poiché sospensioni e proroghe possono modificare radicalmente diritti e obblighi. Per gli operatori NCC, questa sentenza rappresenta una vittoria importante, che conferma la legittimità del loro operato in un contesto normativo spesso complesso e frammentato. La Corte ha quindi cassato la sentenza del Tribunale e rinviato la causa per un nuovo esame alla luce dei principi affermati.

Perché le multe per l’accesso ZTL per NCC del 2017 sono state annullate?
Le multe sono state annullate perché, nel 2017, era in vigore una sospensione legislativa delle norme più restrittive. Di conseguenza, si applicava la legge precedente (L. 21/1992) che consentiva ai veicoli NCC di accedere alle ZTL senza obbligo di comunicazione preventiva, rendendo di fatto le violazioni insussistenti.

Una sentenza favorevole precedente può essere usata per annullare automaticamente nuove multe simili?
No. La Corte ha specificato che il principio del “giudicato esterno” non si applica in questo caso. Ogni sanzione amministrativa per una violazione commessa in un momento diverso dà origine a un rapporto giuridico distinto, che deve essere valutato singolarmente.

Qual era la norma chiave che regolava l’accesso degli NCC alle ZTL nel periodo contestato?
La norma chiave era l’art. 11, comma 3, della Legge n. 21/1992. A causa della sospensione di modifiche successive, questa disposizione era pienamente efficace nel 2017 e consentiva ai veicoli NCC di usufruire delle facilitazioni di circolazione, come l’accesso alle ZTL, in modo analogo ai taxi.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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