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Accesso ZTL NCC: la Cassazione chiarisce le regole

Un operatore di Noleggio con Conducente (NCC), titolare di licenza rilasciata da un comune diverso da Roma, si è visto annullare dalla Corte di Cassazione una serie di multe per accesso ZTL non autorizzato nel 2018. L’ordinanza chiarisce che, a causa della sospensione di normative più restrittive, in quel periodo vigeva la legge originaria che equiparava gli NCC ai taxi per l’uso delle corsie preferenziali e l’accesso ZTL. La Corte ha ritenuto le sanzioni illegittime, sottolineando però che i Comuni mantengono il potere di regolare la materia con specifici regolamenti, che in questo caso non sono stati provati in giudizio.

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Pubblicato il 10 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Accesso ZTL NCC: La Cassazione Annulla le Multe e Fa Chiarezza

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato un tema di grande interesse per gli operatori del settore Noleggio con Conducente (NCC), relativo all’accesso ZTL NCC con licenza rilasciata da un Comune diverso da quello in cui avviene la circolazione. La decisione ribalta i precedenti gradi di giudizio, stabilendo l’illegittimità delle multe elevate nel 2018 a un conducente, e offre importanti chiarimenti sull’interpretazione della normativa di settore in periodi di sospensione legislativa.

I Fatti di Causa

Un conducente NCC, titolare di licenza rilasciata da un Comune diverso da Roma, aveva ricevuto nel corso del 2018 una serie di verbali per violazioni del codice della strada. Le infrazioni contestate riguardavano l’accesso non autorizzato a Zone a Traffico Limitato (ZTL) e la circolazione in corsie riservate ai mezzi pubblici nel territorio del Comune di Roma.

L’operatore aveva impugnato le relative ordinanze-ingiunzioni, ma la sua opposizione era stata respinta sia dal Giudice di Pace sia, in secondo grado, dal Tribunale di Roma. Quest’ultimo aveva sostenuto che la circolazione degli NCC con licenza esterna fosse soggetta al regolamento di Roma Capitale, che prevedeva una comunicazione preventiva per ogni singolo ingresso in città, un adempimento legato all’occasionalità del transito.

La Questione Giuridica: Interpretazione delle Norme sull’Accesso ZTL NCC

Il cuore della controversia risiedeva nell’intricato quadro normativo che disciplina l’attività degli NCC. Il ricorrente sosteneva che, al momento delle infrazioni (2018), le norme più restrittive introdotte nel tempo (che limitavano l’accesso e imponevano obblighi di comunicazione) fossero state sospese. Di conseguenza, a suo avviso, doveva trovare applicazione la versione originaria della legge quadro (L. 21/1992), che all’art. 11, co. 3, equiparava di fatto gli NCC ai taxi, consentendo loro l’uso delle corsie preferenziali e delle facilitazioni di circolazione.

Il Tribunale, invece, aveva interpretato la sospensione legislativa in senso opposto, ritenendo che proprio la norma che garantiva l’accesso fosse inefficace, lasciando i titolari di licenza NCC senza la possibilità di fruire di tali agevolazioni.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto i motivi centrali del ricorso, fornendo un’interpretazione chiara e risolutiva. I giudici hanno stabilito che la sospensione dell’efficacia, prorogata fino al 31 dicembre 2018, riguardava le disposizioni innovative e più restrittive (introdotte a partire dal D.L. 207/2008). Tali norme, ha specificato la Corte, non avevano abrogato le disposizioni originarie della Legge 21/1992, ma le avevano integrate.

Pertanto, durante il periodo di sospensione delle nuove norme, le regole previgenti tornavano ad applicarsi pienamente. In altri termini, nel 2018 era in vigore l’art. 11, comma 3, della Legge 21/1992, il quale consentiva alle vetture NCC l’uso delle corsie preferenziali e l’accesso alle ZTL alle stesse condizioni previste per i taxi.

La Corte ha inoltre precisato un punto fondamentale: sebbene la legge nazionale consentisse l’accesso, i Comuni mantengono il potere di regolare tale materia attraverso specifici regolamenti, ad esempio condizionando il transito a un’autorizzazione preventiva. Tuttavia, in base al principio iura novit curia (il giudice conosce le leggi), tale potere si applica alle leggi dello Stato ma non, di norma, ai regolamenti locali, che devono essere allegati e provati in giudizio dalla parte che li invoca. Nel caso di specie, non era stata fornita la prova dell’esistenza di un regolamento comunale applicabile che imponesse tali restrizioni.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha stabilito che le ordinanze-ingiunzioni erano illegittime perché basate su violazioni insussistenti. La normativa nazionale in vigore nel 2018 non impediva l’accesso ZTL NCC per i veicoli con licenza rilasciata da altri Comuni. La sentenza impugnata è stata quindi cassata con rinvio al Tribunale di Roma, che dovrà riesaminare il caso attenendosi a questo principio.

Questa ordinanza rappresenta un precedente importante per tutto il settore NCC, poiché chiarisce che la sospensione di norme peggiorative non crea un vuoto legislativo, ma determina la reviviscenza della disciplina originaria, più favorevole agli operatori. Resta fermo, tuttavia, il potere regolamentare dei Comuni, che possono legittimamente imporre condizioni all’esercizio del servizio sul proprio territorio, a patto che tali regolamenti siano formalmente adottati e provati in giudizio.

Un NCC con licenza di un altro Comune poteva accedere alla ZTL di Roma nel 2018?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione, nel 2018 erano in vigore le norme originarie della Legge 21/1992, che consentivano agli NCC l’accesso alle ZTL e l’uso delle corsie preferenziali alle stesse condizioni dei taxi, poiché le modifiche più restrittive erano state sospese.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato le multe?
Le multe sono state annullate perché le violazioni contestate sono state ritenute insussistenti. La normativa nazionale applicabile al momento dei fatti consentiva l’accesso degli NCC alle ZTL. Inoltre, non è stata fornita in giudizio la prova di un regolamento comunale che imponesse legittimamente tali divieti.

I Comuni possono limitare l’accesso degli NCC alle ZTL?
Sì. La Corte ha confermato che i Comuni hanno il potere di regolare la materia e possono condizionare l’accesso degli NCC a un’autorizzazione preventiva o ad altri adempimenti attraverso specifici regolamenti comunali. Tuttavia, l’esistenza e il contenuto di tali regolamenti devono essere provati in un eventuale giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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