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Accesso NCC ZTL: Cassazione chiarisce i limiti comunali

Un’autista NCC, multata per accesso non autorizzato a ZTL e corsie preferenziali a Roma, ha visto le sue sanzioni annullate dalla Corte di Cassazione. La decisione si fonda sulla mancata produzione in giudizio del regolamento comunale che avrebbe dovuto limitare l’accesso NCC ZTL. La Corte ha ribadito che, in assenza di tale prova, prevale la norma nazionale che garantiva il libero transito, assorbendo le altre questioni sollevate.

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Pubblicato il 10 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Accesso NCC ZTL: Quando le Multe Sono Illegittime? La Cassazione Fa Chiarezza

La questione dell’accesso NCC ZTL e alle corsie preferenziali è da tempo al centro di un acceso dibattito legale che coinvolge operatori del settore e amministrazioni comunali. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 31324/2024, getta nuova luce sulla materia, stabilendo un principio fondamentale: senza un regolamento comunale specifico, prodotto in giudizio, le multe per l’accesso a queste aree sono illegittime. Analizziamo questa importante decisione.

I Fatti del Caso: Multe a Raffica per un’Autista NCC

Una titolare di licenza NCC, rilasciata da un comune diverso da Roma, si è vista recapitare una serie di verbali nel 2018 per aver transitato in zone a traffico limitato (ZTL) e corsie riservate ai mezzi pubblici nel territorio della Capitale. L’autista ha impugnato le relative ordinanze-ingiunzioni, ma la sua opposizione è stata respinta sia dal Giudice di Pace sia, in appello, dal Tribunale di Roma. Non dandosi per vinta, ha proposto ricorso in Cassazione, lamentando diversi vizi della sentenza, tra cui l’errata applicazione delle norme che regolamentano la circolazione dei veicoli NCC.

La Decisione della Corte di Cassazione: Il Regolamento Comunale è la Chiave

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, annullando la sentenza impugnata e rinviando la causa al Tribunale di Roma. La decisione si è concentrata su un punto cruciale: la validità delle limitazioni imposte dal Comune di Roma. I giudici hanno stabilito che, per limitare l’accesso degli NCC, un Comune deve non solo aver emanato un apposito regolamento, ma anche produrlo in giudizio per dimostrarne l’esistenza e il contenuto. In caso contrario, le sanzioni sono da considerarsi illegittime.

Le Motivazioni della Sentenza sull’Accesso NCC ZTL

La Corte ha basato la sua decisione su argomentazioni giuridiche precise e consolidate, seguendo un percorso logico chiaro.

Il Principio della “Ragione più Liquida”

Innanzitutto, i giudici hanno deciso di esaminare con priorità il motivo di ricorso relativo all’errata applicazione della normativa sull’accesso alle ZTL, ritenendolo decisivo. Applicando il cosiddetto principio della “ragione più liquida”, la Corte ha potuto risolvere la controversia concentrandosi sull’argomento più fondato, il cui accoglimento assorbiva tutte le altre censure sollevate dall’autista.

La Normativa Applicabile al Momento dei Fatti

Il punto centrale della controversia era la normativa vigente nel 2018, anno delle infrazioni. In quel periodo, l’efficacia di alcune norme restrittive per gli NCC provenienti da altri comuni era stata sospesa. Secondo la Cassazione, in assenza di specifiche regolamentazioni comunali, si applicava la legge nazionale (L. 21/1992) che garantiva agli NCC il libero accesso alle corsie preferenziali e alle ZTL, analogamente a quanto previsto per i taxi.

L’Onere della Prova e il Principio “Iura Novit Curia”

La Corte ha ribadito un principio fondamentale del processo civile: il principio iura novit curia (il giudice conosce la legge) non si applica ai regolamenti comunali. Questi ultimi, essendo atti amministrativi a carattere normativo ma di fonte secondaria, non si presumono conosciuti dal giudice. Pertanto, spetta all’amministrazione che impone la sanzione (in questo caso, la Prefettura) l’onere di produrre in giudizio il regolamento che giustifica la limitazione. Nel caso di specie, non risultava che il Comune di Roma avesse depositato il regolamento pertinente. Di conseguenza, in assenza della prova di una valida limitazione locale, le multe erano state irrogate illegittimamente.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per Operatori NCC e Comuni

Questa ordinanza ha importanti conseguenze pratiche. Per gli operatori NCC, essa rappresenta un’importante tutela contro sanzioni potenzialmente ingiuste e ribadisce il loro diritto a circolare liberamente, a meno che non vi siano limiti chiaramente stabiliti e provati in giudizio. Per le amministrazioni comunali, invece, emerge la necessità non solo di dotarsi di regolamenti chiari e conformi alla legge, ma anche di essere pronte a dimostrarne l’esistenza e il contenuto in ogni sede contenziosa. Una semplice affermazione non basta: serve la prova documentale. In definitiva, la sentenza rafforza il principio di legalità e di certezza del diritto, garantendo che le limitazioni alla circolazione siano sempre fondate su una base normativa solida e provata.

Un Comune può limitare l’accesso degli NCC alle ZTL?
Sì, i Comuni hanno il potere di regolare la materia, ma devono farlo attraverso un regolamento comunale specifico. In caso di contenzioso, l’amministrazione ha l’onere di produrre tale regolamento in giudizio per provarne l’esistenza e il contenuto.

Perché le multe sono state annullate in questo caso specifico?
Le multe sono state annullate perché l’amministrazione resistente non ha dimostrato in giudizio l’esistenza di un regolamento comunale che limitasse l’accesso degli NCC alla ZTL di Roma. In assenza di tale prova, prevale la normativa nazionale che, al tempo dei fatti, consentiva il libero accesso.

Il principio “iura novit curia” (il giudice conosce la legge) si applica ai regolamenti comunali?
No. Secondo la giurisprudenza costante citata nell’ordinanza, questo principio non si estende ai regolamenti comunali. Spetta alla parte che li invoca (in questo caso, l’amministrazione) allegarli e provarne l’esistenza, poiché non si presumono conosciuti dal giudice.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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