LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Abuso diritto di abitazione: chi può agire in giudizio?

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 21125/2024, chiarisce un punto fondamentale sull’abuso del diritto di abitazione. Un nuovo proprietario che acquista un immobile all’asta, consapevole della presenza di difformità edilizie, non può chiedere la cessazione del diritto di abitazione per tali abusi preesistenti. Il diritto di agire per il danno spetta solo a chi era proprietario al momento in cui le irregolarità sono state commesse. La Corte ha quindi cassato la sentenza d’appello, affermando che il nuovo proprietario ha acquistato il bene nello stato di fatto e di diritto in cui si trovava, senza subire alcun pregiudizio per le difformità già note.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Abuso Diritto di Abitazione: Chi ha Diritto di Agire? La Sentenza della Cassazione

L’acquisto di un immobile gravato da un diritto di abitazione altrui può presentare diverse complessità, specialmente se emergono irregolarità edilizie. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fatto luce su un aspetto cruciale: chi è legittimato a contestare un abuso del diritto di abitazione quando le difformità erano già presenti prima del passaggio di proprietà? La risposta della Suprema Corte si fonda su un principio fondamentale del nostro ordinamento: il diritto al risarcimento spetta a chi era proprietario al momento del danno.

I Fatti del Caso: Il Contenzioso tra Nuovo Proprietario e Titolare del Diritto

La vicenda ha origine dall’acquisto di un immobile in un’asta giudiziaria. Il nuovo proprietario, al momento dell’aggiudicazione, era a conoscenza, grazie a una perizia tecnica (c.t.u.) eseguita durante la procedura esecutiva, che l’immobile presentava numerose difformità edilizie e urbanistiche. Su tale immobile, tuttavia, gravava un diritto di abitazione a favore di una signora, madre del precedente proprietario esecutato.

Il nuovo proprietario decideva di agire in giudizio contro la titolare del diritto di abitazione, accusandola di aver commesso gli abusi edilizi e chiedendo, di conseguenza, la cessazione del suo diritto per grave abuso, secondo quanto previsto dall’art. 1015 del codice civile, applicabile anche al diritto di abitazione.

La Decisione della Corte d’Appello e l’Onere della Prova

Inizialmente, il Tribunale aveva respinto la domanda, non ritenendo provato che le difformità fossero imputabili alla convenuta. La Corte d’Appello, invece, ribaltava la decisione. I giudici di secondo grado avevano attribuito un valore decisivo a un atto pubblico del 2009 che attestava la regolarità dell’immobile, concludendo che gli abusi, accertati da una perizia nel 2011, dovevano essere stati realizzati in quell’intervallo di tempo e, quindi, dalla titolare del diritto di abitazione. Secondo la Corte d’Appello, spettava a quest’ultima dimostrare il contrario, invertendo di fatto l’onere della prova.

L’Intervento della Cassazione e l’Analisi dell’Abuso del Diritto di Abitazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso della titolare del diritto di abitazione, cassando la sentenza d’appello e delineando un principio di diritto di fondamentale importanza pratica. I giudici hanno stabilito che la Corte d’Appello aveva errato nell’applicazione delle regole sull’onere probatorio e, soprattutto, sulla titolarità del diritto a far valere il danno.

Le Motivazioni della Suprema Corte

Il cuore della decisione si basa su un principio enunciato dalle Sezioni Unite della Cassazione (sent. n. 2951/2016): il diritto al risarcimento per un danno subito da un bene spetta a chi ne era proprietario nel momento in cui il danno si è verificato. Questo diritto è autonomo rispetto al diritto di proprietà e non si trasferisce automaticamente con la vendita dell’immobile, a meno che non sia esplicitamente pattuito.

Nel caso di specie, il nuovo proprietario aveva acquistato l’immobile nel 2013, quando le difformità erano già state accertate dalla perizia del 2011. Egli era, quindi, pienamente consapevole dello stato dell’immobile e, presumibilmente, il prezzo di acquisto all’asta rifletteva tale condizione. Di conseguenza, il nuovo proprietario non ha subito alcun danno a causa delle irregolarità preesistenti. Il danno, se mai, era stato subito dal precedente proprietario.

La Cassazione ha chiarito che il nuovo proprietario avrebbe potuto lamentarsi solo di eventuali abusi commessi dalla titolare del diritto di abitazione successivamente al suo acquisto. Non avendo fornito prova di abusi post-aggiudicazione, la sua domanda non poteva essere accolta.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza offre un’importante lezione per chi acquista immobili, specialmente tramite aste giudiziarie. È essenziale comprendere che si acquista il bene “nello stato di fatto e di diritto in cui si trova”. Se sono presenti danni o abusi preesistenti e noti, l’acquirente non può rivalersi su terzi titolari di diritti reali minori (come l’abitazione o l’usufrutto) per fatti avvenuti prima del suo acquisto. La legittimazione ad agire per un abuso del diritto di abitazione è strettamente legata al momento in cui si è proprietari e si subisce il pregiudizio. L’acquirente informato non subisce alcun danno e, pertanto, non ha titolo per chiedere la cessazione del diritto altrui per cause pregresse.

Chi ha il diritto di chiedere il risarcimento per i danni o gli abusi subiti da un immobile?
Secondo la Corte di Cassazione, il diritto al risarcimento spetta esclusivamente a chi era proprietario dell’immobile nel momento in cui il danno o l’abuso si è verificato. Tale diritto non si trasferisce automaticamente con la vendita del bene.

Se acquisto un immobile all’asta con irregolarità edilizie già note, posso chiedere la cessazione del diritto di abitazione per abuso a causa di quelle irregolarità?
No. L’acquirente che compra un bene essendo a conoscenza delle difformità preesistenti non subisce un danno e, pertanto, non è legittimato a chiedere la cessazione del diritto di abitazione per abusi commessi prima del suo acquisto. Può agire solo per abusi verificatisi dopo essere diventato proprietario.

Un atto pubblico che dichiara la regolarità urbanistica di un immobile ha valore di prova assoluta?
No, la Corte di Cassazione ha specificato che le dichiarazioni rese dalle parti in un atto pubblico non godono di fede privilegiata (cioè non costituiscono prova legale fino a querela di falso) e possono essere smentite da altri elementi di prova, come una perizia tecnica.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati