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Art. 157 c.p. – Prescrizione. Tempo necessario a prescrivere –

La prescrizione estingue il reato decorso il tempo corrispondente al massimo della pena edittale, stabilita dalla legge e, comunque un tempo non inferiore a sei anni se si tratta di delitto e, quattro anni se si tratta di contravvenzione, ancorchè puniti con la sola pena pecuniaria. Quando per il reato la legge stabilisce congiuntamente o alternativamente la pena detentiva e, la pena pecuniaria, per determinare il tempo necessario a prescrivere, si ha riguaro soltanto alla pena detentiva.

Art. 157 c.p.

La prescrizione estingue il reato decorso il tempo corrispondente al massimo della pena edittale, stabilita dalla legge e, comunque un tempo non inferiore a sei anni se si tratta di delitto e, quattro anni se si tratta di contravvenzione, ancorché puniti con la sola pena pecuniaria.

Per determinare il tempo necessario a prescrivere, si ha riguardo alla pena stabilita dalla legge per il reato consumato o tentato, senza tener conto della diminuzione per le circostanze attenuanti e dell’aumento per le circostanze aggravanti, salvo che per le aggravanti per le quali la legge stabilisce una pena di specie diversa da quella ordinata e, per quelle ad effetto speciale, nel qual caso si tiene conto dell’aumento massimo di pena previsto per l’aggravante.

Non si applicano le disposizioni dell’articolo 69 e, il tempo necessario a prescrivere è determinato a norma del secondo comma.

Quando per il reato la legge stabilisce congiuntamente o alternativamente la pena detentiva e, la pena pecuniaria, per determinare il tempo necessario a prescrivere, si ha riguardo soltanto alla pena detentiva.

Quando per il reato la legge stabilisce pene diverse da quella detentiva e da quella pecuniaria, si applica il termine di tre anni.

I termini di cui ai commi che precedono sono raddoppiati per i reati di cui agli articoli 375, terzo comma, 449 e 589, secondo e terzo comma, e 589 bis, nonché per i reati di cui all’articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, del codice di procedura penale. I termini di cui ai commi che precedono sono altresì raddoppiati per i delitti di cui al titolo VI-bis del libro secondo, per il reato di cui all’articolo 572 e per i reati di cui alla sezione I del capo III del titolo XII del libro II e di cui agli articoli 609 bis, 609 quater, 609 quinquies e 609 octies, salvo che risulti la sussistenza delle circostanze attenuanti contemplate dal terzo comma dell’articolo 609 bis ovvero dal quarto comma dell’articolo 609 quater.

La prescrizione è sempre espressamente rinunciabile dall’imputato.

La prescrizione non estingue i reati per il quali la legge prevede la pena dell’ergastolo, anche come effetti di applicazione di circostanze aggravanti.

Capo I – DELLA ESTINZIONE DEL REATO

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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