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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

I mezzi di comunicazione sociale
Con risoluzione dell’assemblea n. 1003 del 1 luglio 1993 relativa all’etica del giornalismo, il Consiglio d’Europa ha affermato che i mezzi di comunicazione sociale assumono nei confronti dei cittadini e della società, una responsabilità morale che deve essere sottolineata, segnatamente in un momento in cui l’informazione e la comunicazione rivestono una grande importanza sia per lo sviluppo della personalità dei cittadini, sia per l’evoluzione della società e della vita democratica.
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Art. 15 della Costituzione, diritto all’informazione
Pur in presenza della rilevanza costituzionale della tutela della persona e della sua riservatezza, con specifico riferimento all’art. Inoltre, non può sottovalutarsi che lo stesso legislatore ordinario ha ricondotto reputazione e privacy nell’alveo delle eccezioni rispetto al generale principio della tutela dell’informazione.
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Il giornalismo di inchiesta
Il giornalismo di inchiesta è da ritenersi legittimamente esercitato ove, oltre a rispettare la persona e la sua dignità, non ne leda la riservatezza per quanto in generale statuito dalle regole deontologiche in tema di trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica. Viene dunque in evidenza un complessivo quadro disciplinare che rende l’attività di informazione chiaramente prevalente rispetto ai diritti personali della reputazione e della riservatezza, nel senso che questi ultimi, solo ove sussistano determinati presupposti, ne configurano un limite.
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Diffamazione a mezzo stampa, giornalismo d’inchiesta
Ne consegue che detta modalità di fare informazione non comporta violazione dell’onore e del prestigio di soggetti giuridici, con relativo discredito sociale, qualora ricorrano: l’oggettivo interesse a rendere consapevole l’opinione pubblica di fatti ed avvenimenti socialmente rilevanti; l’uso di un linguaggio non offensivo e la non violazione di correttezza professionale.
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Uso dei fari antinebbia in orario notturno
Alla guida nel periodo compreso tra mezz’ora dopo il tramonto del sole e mezz’ora prima del suo sorgere, nonché in altre condizioni di scarsa visibilità puntualmente specificate, e tra queste in caso di nebbia, si riferisce invece il comma 1 dell’art.
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Pericolosità della condotta di guida
Nel giudizio di opposizione ad ordinanza ingiunzione relativo al pagamento di una sanzione amministrativa è ammessa la contestazione e la prova unicamente delle circostanze di fatto della violazione che non sono attestate nel verbale di accertamento come avvenute alla presenza del pubblico ufficiale. Ricadono in tale disciplina accadimenti e circostanze (da descrivere con indicazione delle […]
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Eccezione, riserva alla parte
La riserva alla parte del potere di sollevare l’eccezione implica che ad essa sia fatto onere soltanto di allegare il menzionato elemento costitutivo e di manifestare la volontà di profittare di quell’effetto, non anche di indicare direttamente o indirettamente, cioè attraverso la specifica menzione della durata dell’inerzia, le norma applicabili al caso di specie, l’identificazione delle quali spetta al potere-dovere del giudice. Di guisa che, da un lato, non incorre in preclusioni la parte che, proposta originariamente un’eccezione di prescrizione quinquennale, invochi nel successivo corso del giudizio la prescrizione ordinaria decennale, o viceversa; e, dall’altro, il riferimento della parte ad uno di tali termini non priva il giudice del potere officioso di applicazione, previa attivazione del contraddittorio sulla relativa questione, di norma che prevede un termine diverso.
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Obbligo di solidarietà dell’impresa designata
Non contrasta con tale univoca conclusione il principio enunciato dalla Cass. Nel caso di datore di lavoro, infatti, palesemente non ricorre in capo al medesimo un obbligo risarcitorio nei confronti del lavoratore ed il suo credito nei confronti dell’autore dell’illecito – benché non riconducibile alla surrogazione legale di cui all’art.
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Infortunio sul lavoro, esborsi effettuati dal datore
Gli esborsi a titolo di retribuzione effettuati dal datore di lavoro, in adempimento di un dovere fissato dalla legge o dal contratto, in favore del dipendente per il periodo di inabilità temporanea conseguente ad infortunio, e, quindi, senza ricevere il corrispettivo costituito dalle prestazioni lavorative, integrano un danno che si ricollega con nesso di causalità a detto infortunio e come tale deve essere risarcito dal terzo responsabile del fatto medesimo. Costituiscono competente di tale danno anche i contributi dovuti dal datore di lavoro agli enti di assicurazione sociale, il cui diritto si prescrive in due anni.
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Interrogatorio formale nel processo civile
232 c. p. c. , nella parte in cui statuisce che il collegio, valutato ogni altro elemento di prova, può ritenere come ammessi i fatti dedotti nell’interrogatorio è applicabile anche in caso di dichiarazioni che per il loro tenore evasivo o non attendibile, risultino equiparabili alla mancata risposta.
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Il contratto telefonico è a forma libera
3 del D. M. 8 settembre 1988, n. 484, avente ad oggetto l’approvazione del regolamento di servizio per l’abbonamento telefonico, dispone che il contratto si perfeziona con la sottoscrizione della polizza ovvero a seguito dell’attivazione dell’impianto.
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Messaggi di posta elettronica, molestia, insussistenza
Anche nel caso della posta elettronica, a differenza della telefonata, non vi è alcuna immediata interazione tra il mittente e il destinatario, né vi è intrusione diretta del primo nella sfera dell’attività del secondo. Pertanto, la avvertita esigenza di espandere la tutela del bene protetto, ossia la tranquillità della persona, incontra il limite coessenziale della legge penale costituito dal principio di stretta legalità e di tipizzazione delle condotte illecite, sanciti dall’art.
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Attività del difensore, cause perse
Con riferimento alle c. d. cause perse, l’attività del difensore, se ben svolta, può essere preziosa, al fine di limitare o di escludere il pregiudizio insito nella posizione del cliente, se non altro sollevando le eccezioni relative ad eventuali errori di carattere sostanziale o processuale della controparte. Egli espone in tal modo il cliente all’incremento del pregiudizio iniziale, se non altro a causa delle spese processuali a cui va incontro, per la propria difesa e per quella della controparte.
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Ricorso per Cassazione, deduzioni contenute nell’atto
Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 16147 dell'8 luglio 2010
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Procacciatore di affari, iscrizione albo professionale
2, comma 4, stabilisce che l’iscrizione al ruolo deve essere richiesta anche se l’attività viene esercitata in modo occasionale o discontinuo da coloro che svolgono, su mandato a titolo oneroso, attività per la conclusione di affari relativi ad immobili o ad aziende. Ne consegue che anche i procacciatori di affari, che svolgono l’attività di intermediazione per la conclusione dell’affare su incarico di una parte, devono essere iscritti all’albo professionale di cui alla legge 39/1989, con la conseguenza che la mancata iscrizione esclude il diritto alla provvigione.
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Mediazione atipica, c.d. procacciatore di affari
L’ipotesi della mediazione atipica, o del c. d. procacciatore di affari, rientra nell’ambito di applicabilità della disposizione prevista dall’art. 2 della legge n. 39 del 1989, ragion per cui il suo svolgimento in difetto di tale condizione esclude, ai sensi dell’art.
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Diritti o obblighi dei partecipanti al condominio
In considerazione della peculiarità del condominio, caratterizzato dalla presenza di un pluralità di unità immobiliari che insistono nel medesimo fabbricato, i diritti o gli obblighi dei partecipanti vanno necessariamente determinati alla luce della disciplina dettata dall’art.
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Apertura di finestre, trasformazione di luce in veduta
1102, primo comma, c. c. , ciascun condomino è libero di servirsi della cosa comune, anche per fine esclusivamente proprio, traendo ogni possibile utilità, purché non alteri la destinazione della cosa comune e consenta un uso paritetico agli altri condomini. L’apertura di finestre, ovvero, la trasformazione di luce in veduta su un cortile comune, rientra nei poteri spettanti ai condomini ai sensi dell’art.
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Socio occulto di una società in accomandita semplice
La situazione di socio occulto di una società in accomandita semplice, la quale è caratterizzata dall’esistenza di due categorie di soci, che si diversificano a seconda del livello di responsabilità (illimitata per gli accomandatari e limitata alla quota conferita per gli accomandanti ex art. 2312 c. c. ), non è idonea a far presumere la qualità di accomandatario, essendo necessario, a tal fine, accertare di volta in volta la posizione in concreto assunta da detto socio, il quale, di conseguenza, assume responsabilità illimitata per le obbligazioni sociali, ai sensi dell’art.
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Fallimento del socio illimitatamente responsabile
L’esistenza del rapporto sociale, anche al fine della dichiarazione di fallimento del socio illimitatamente responsabile a norma dell’art. 147 della legge fallimentare, può risultare da indici rilevatori quali le fideiussioni e i finanziamenti in favore dell’imprenditore, allorquando essi, ancorché riguardanti il solo momento esecutivo dei rapporti obbligatori della società, siano, per la loro sistematicità e […]
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