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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Esame testimoniale dei minori, cautele
Nell'esame dei minori devono osservarsi particolari cautele, soprattutto se si tratta di soggetti più piccoli, poiché se da un lato si può affermare che i bambini tendono a mentire consapevolmente, dall'altro deve tenersi conto che gli stessi presentano modalità relazionali orientate in senso imitativo e adesivo e risultano, perciò, influenzabili dalle suggestioni che possono essere insite nelle domande degli adulti e tendono a formulare risposte che ne assecondino le richieste.
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Esame testimoniale, divieto di formulare domande suggestive
E' evidente che il divieto di formulare domande suggestive è espressamente previsto con riferimento alla parte che ha chiesto la citazione del teste, in quanto tale parte è ritenuta dal legislatore interessata a suggerire al teste risposte utili per la sua difesa. 398, comma 5 bis, c. p. p. ove devono osservarsi nell'esame del teste le forme stabilite per il dibattimento per il richiamo contenuto nell'art.
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Processo penale, regole per esame del testimone
499 c. p. p. nella sua interezza si perviene necessariamente alla conclusione che il divieto di porre domande suggestive, nel significato che il termine assume nel linguaggio giudiziario di domande che tendono a suggerire la risposta al teste, opera per tutti i soggetti che partecipano la processo. 499 c. p. p. , come è stato esplicitamente indicato nella sua intestazione, detta le regole per l'esame del testimone, indica cioè i criteri cui il giudice deve attenersi nell'ammettere o vietare le domande delle parti.
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Procedimento sommario, questione di pregiudizialità
702-bis c. p. c. , insorga una questione di pregiudizialità rispetto ad altro giudizio, il giudice deve disporre il passaggio al rito della cognizione piena, secondo quanto disposto dall’art.
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Ordine di revoca, assegnazione della casa familiare
Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 1367 del 31 gennaio 2012
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Delitto di violenza sessuale di gruppo
L'unica interpretazione compatibile con i principi fissati dalla sentenza n. 265 del 2010 della Corte Costituzionale è quella che estende la possibilità per il giudice di applicare misure diverse dalla custodia carceraria anche agli indagati sottoposti a misura cautelare per il delitto di violenza sessuale di gruppo previsto dall'art.
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Causa estintiva del reato, proscioglimento nel merito
In presenza di una causa estintiva del reato, il proscioglimento nel merito va privilegiato sia in presenza di prova dell'innocenza dell'imputato, che nel caso in cui manchi del tutto la prova della colpevolezza e, quindi, non soltanto quando dagli atti risulti la prova positiva dell'innocenza dell'imputato, ma anche in difetto della prova della colpevolezza a suo carico.
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Rinuncia alla prescrizione già dichiarata con sentenza
E' ammissibile la rinuncia alla prescrizione del reato quando questa sia stata già dichiarata con sentenza se l'imputato non sia stato in grado, senza sua colpa, di avere notizia del processo a suo carico, cosicché il primo momento utile per la manifestazione di volontà coincida con quello dell'impugnazione.
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La rinuncia alla prescrizione costituisce un diritto personalissimo
La rinuncia alla prescrizione costituisce un diritto personalissimo dell'imputato che è a lui personalmente ed esclusivamente riservato, e presuppone una dichiarazione di volontà espressa e specifica che non ammette equipollenti.
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Rinuncia alla prescrizione, dichiarazione
La dichiarazione di rinuncia alla prescrizione va effettuata dall'imputato dopo che i termini massimi sono maturati ma prima della sentenza che conclude il giudizio in corso, in modo tale che il giudice, ormai esclusa per espressa volontà dell'imputato l'applicazione della prima parte dell'articolo 129 c. p. p. , possa pronunciarsi liberamente sul merito della contestazione con affermazione di assoluzione o di condanna dell'imputato stesso. Una volta dichiarato estinto il reato per prescrizione, invece, non può ammettersi che nei successivi gradi di giudizio l'imputato manifesti per la prima volta la propria rinuncia alla prescrizione che, in presenza del principio del divieto di reformatio in peius, altererebbe la pienezza della valutazione del giudice e la parità tra le parti processuali.
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Causa estintiva della prescrizione, rinuncia nei gradi successivi
La giurisprudenza ha escluso che la causa estintiva della prescrizione, se dichiarata con sentenza, possa essere oggetto di rinuncia nei gradi successivi, precisando che, ove ciò avvenisse, si incorrerebbe nella violazione del divieto di reformatio in peius.
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La eccezione di prescrizione presuntiva
La proposizione dell'eccezione di prescrizione presuntiva non equivale a riconoscimento del debito: infatti, secondo il disposto dell'art.
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Opposizione a decreto ingiuntivo, termine di costituzione
Nei procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore della legge 29 dicembre 2011, n. 218, l'art.
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Conversione del rapporto a termine
In tale contesto, è altresì necessario che il motivo di ricorso che investe, anche indirettamente, il tema coinvolto dalla disciplina sopravvenuta, oltre ad essere sussistente, sia altresì ammissibile secondo la disciplina sua propria.
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Assunzioni a termine di dipendenti postali
In materia di assunzioni a termine di dipendenti postali, con l’accordo sindacale del 25 settembre 1997, integrativo dell’art. 8 del c.c.n.l. 26 novembre 1994, e con il successivo accordo attuativo, sottoscritto in data 16 gennaio 1998, le parti hanno convenuto di riconoscere la sussistenza della situazione straordinaria, relativa alla trasformazione giuridica dell’ente ed alla conseguente […]
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Contratti a termine, limite temporale
Non è prevista alcuna delega in bianco a favore dei contratti collettivi e dei sindacati che ne sono destinatari, non essendo questi vincolati alla individuazione di ipotesi comunque omologhe a quelle previste dalla legge, ma dovendo operare sul medesimo piano della disciplina generale in materia ed inserendosi nel sistema da questi delineato. In tale quadro, ove però un limite temporale sia previsto dalle parti collettive (anche con accordi integrativi del contratto collettivo) la sua inosservanza determina la nullità della clausola di apposizione del termine.
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Contratti a termine, definire i nuovi casi di assunzione
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 1409 del 31 gennaio 2012
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Dichiarazioni pre-dibattimentali del testimone residente all’estero
d) della Carta europea dei diritti dell’uomo, come interpretato dalla Corte di Strasburgo, le dichiarazioni accusatorie pre-dibattimentali rese al di fuori del contraddittorio, pur legittimamente acquisite, non possono da sole fondare l’affermazione di colpevolezza.
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Istanze e memorie, onere della difesa
La legge stabilisce in linea generale il dovere del giudice di provvedere su istanze e memorie, all'art.
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Istanza di riesame, obblighi di comunicazione
Obblighi di comunicazione a carico della pubblico ministero non previsti dalla legge Se costituisce onere della difesa dimostrare di essersi attivata tempestivamente rispetto alla proposta istanza di riesame, altrettanto tempestivamente deve il p. m. provvedere sulla richiesta.
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