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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Consorzio, centro d’imputazione di rapporti giuridici

2602 c. c. , la stipulazione del contratto di consorzio non comporta l’assorbimento delle imprese contraenti in un organismo unitario, deputato allo svolgimento di un’attività rispetto alla quale quella delle singole imprese si ponga in rapporto di mezzo a fine, ma solo la costituzione di un’organizzazione comune per la disciplina e per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive attività, avente quindi essa stessa carattere strumentale rispetto a quella delle imprese consorziate. Tale solidarietà, che dà luogo ad una duplice legittimazione passiva nei confronti del terzo, trova fondamento non già nel carattere unitario dell’attività svolta dai consorziati, ma nel mandato dagli stessi conferito per l’attuazione degli scopi del consorzio, cui fa riferimento l’art.

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Guida in stato di ebbrezza, circostanza attenuante

62 n. 6 prima ipotesi c. p. è configurabile anche in relazione al reato di guida in stato di ebbrezza , non essendo necessario prendere in esame l’oggettività giuridica del reato, essendo compito del giudice accertare esclusivamente se l’imputato (prima del giudizio) abbia integralmente riparato il danno mediante adempimento delle obbligazioni risarcitorie e/o restitutorie che, ai sensi dell’art.

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Omessa corresponsione assegno divorzile

Il reato di omessa corresponsione dell’assegno divorzile è procedibile d’ufficio e non a querela della persona offesa, in quanto il rinvio contenuto nell’art.

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Appalti pubblici, rinvenimento di reperti archeologici

In tema di appalti pubblici, alla luce delle priorità di interessi delineati dalle norme vigenti per la protezione-valorizzazione dello straordinario patrimonio artistico-storico del Paese, in ipotesi di rinvenimento di reperti archeologici è obbligatoria una immediata, obbligatoria, temporanea ma non onerosa, sospensione di diverse attività di intervento sui luoghi. Ed è di tutta evidenza che la sospensione non conseguente ad un diretto rinvenimento ad opera del Committente e del D. L. non possa essere originata altro che da una decisione di indagine da parte del competente organo dell’Amministrazione, che accerti la esistenza delle ragioni a loro sostegno.

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Appello sentenza del GUP all’esito di giudizio abbreviato

525 c. p. p. , comma 2, con riferimento al dibattimento ed alla sentenza, è espressione di un principio generale estensibile anche ai provvedimenti adottati all’esito della procedura di camera di consiglio ai sensi dell’art.

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Azione di disconoscimento della paternità, test genetico

Nell’azione di disconoscimento di paternità, l’indagine sul DNA può essere espletata nel corso del giudizio. In conclusione, è sempre indispensabile il preventivo consenso dell’interessato, al fine effettuare un test genetico ai fini dell’attivazione di una eventuale azione di disconoscimento in sede giudiziaria, sempre che il diritto sia di rango almeno pari a quello dell’interessato e i dati siano trattati esclusivamente per tali finalità e per il periodo strettamente necessario al loro perseguimento.

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Società in house, azione di responsabilità

Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 26283 del 25 novembre 2013

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Estorsione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni

Di conseguenza, deve affermarsi che l’intensità e/o la gravità della violenza o della minaccia non è un elemento del fatto idoneo ad influire sulla qualificazione giuridica del reato (esercizio arbitrario delle proprie ragioni – estorsione), atteso che, ove la minaccia o la violenza siano commesse con le armi, il reato diventa aggravato ex artt. Pertanto, ove la violenza e/o la minaccia, anche se particolarmente intense o gravi, siano effettuate al solo fine di esercitare un preteso diritto, pur potendo l’agente ricorrere al giudice, non è mai configurabile il diverso delitto di estorsione che ha presupposti giuridici completamente diversi.

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Pensione di pertinenza di soggetto deceduto

L’indebita percezione di ratei della pensione di pertinenza di soggetto, ormai deceduto, conseguita dal cointestatario del medesimo conto corrente che omette di comunicare all’Ente previdenziale il decesso del pensionato integra l’ipotesi criminosa dell’art.

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Azienda, disciplina del possesso e dell’usucapione

Ai fini della disciplina del possesso e dell’usucapione, l’azienda, quale complesso dei beni organizzati per l’esercizio dell’impresa, deve essere considerata come un bene distinto dai singoli componenti, suscettibile di essere unitariamente posseduto e, nel concorso degli altri elementi indicati dalla legge, usucapito.

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Deposito di atti di indagine, allegazione da parte del P.M.

Cassazione Penale, Sezione Quinta, Sentenza n. 49516 del 24 ottobre 2013 – depositata il 9 dicembre 2013

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Sostituzione della pena con il lavoro di pubblica utilità

Riguardo alla possibilità di procedere alla sostituzione della pena detentiva e pecuniaria con il lavoro di pubblica utilità ex art.

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Ordinanza di estinzione del processo, reclamo

308, comma 2, c. p. c. , reiettiva di reclamo proposto avverso declaratoria di estinzione del processo pronunciata dal giudice istruttore, promosso con citazione anziché con ricorso è suscettibile di sanatoria, in via di conversione ai sensi dell’art.

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Sequestro penale su beni gravati da garanzia reale

Il sequestro penale può essere disposto anche su beni gravati da garanzia reale non essendovi alcuna incompatibilità giuridica fra il sequestro e la successiva confisca e il diritto di garanzia reale spettante al terzo.

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Socio occulto, reato di trasferimento fraudolento di valori

La fattispecie in esame è realizzata anche quando un soggetto acquisti la qualità di socio occulto di una società preesistente, partecipando alla gestione degli utili della relativa attività imprenditoriale. Tale necessario componente della condotta, del resto, è coerente con la finalità della fattispecie incriminatrice, che è quella di reprimere fittizie intestazioni che siano di ostacolo ad accertare la reale disponibilità di denaro, beni o altre utilità, ai fini dell’applicazione di misure di prevenzione o in materia di contrabbando ,ovvero agevolino la commissione dei reati di cui agli art.

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Riciclaggio di carte di credito provenienti da delitto

Nel caso di riciclaggio di carte di credito provenienti da delitto, perché rubate o clonate, l’indebita utilizzazione della carte di credito medesime non costituisce reato presupposto del riciclaggio, ma reato strumentale alla commissione del riciclaggio medesimo.

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Sospensione e interruzione prescrizione

Sospensione e interruzione della prescrizione, estensione degli effetti nei confronti di tutti coloro che hanno commesso il reato. L’estensione degli effetti degli atti interruttivi nei confronti di tutti coloro che hanno commesso il reato, a mente dell’art.

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Patteggiamento, erronea qualificazione giuridica del fatto

In tema di patteggiamento, il ricorso per cassazione può denunciare anche l’erronea qualificazione giuridica del fatto, così come prospettata nell’accordo negoziale e recepita dal giudice, in quanto la qualificazione giuridica è materia sottratta alla disponibilità delle parti e l’errore su di essa costituisce errore di diritto rilevante ai sensi dell’art. Nondimeno, l’errore sul nomen iuris deve essere manifesto, secondo l’anzidetto insegnamento, che ne ammette la deducibilità nei soli casi in cui sussista l’eventualità che l’accordo sulla pena si trasformi in accordo sui reati, mentre deve essere esclusa tutte le volte in cui la diversa qualificazione presenti margini di opinabilità.

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Prescrizione, dichiarazioni spontanee, interrogatorio

Non è superfluo, infine, osservare che, al di là del dato sostanziale, anche il profilo formale depone, univocamente, a favore della ritenuta equiparazione delle dichiarazioni spontanee all’interrogatorio, in costanza dei pertinenti elementi qualificanti (dichiarazioni rese in presenza del difensore di fiducia e precedute dagli avvertimenti di cui all’art.

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Custodia cautelare, prole di età inferiore ai tre anni

275, 4° comma, c. p. p. , in coerenza con il dato testuale, oltre che con la ratio della norma, va interpretato nel senso che il divieto di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di genitore di prole di età inferiore ai tre anni, costituisce norma eccezionale, non applicabile estensivamente ad ipotesi non espressamente contemplate. Cassazione Penale, Sezione Prima, Sentenza n. 4748 del 12 dicembre 2013 – depositata il 31 gennaio 2014

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