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marittimi

Un marinaio è un membro dell’equipaggio di una nave. I compiti dei marinai sono molti. Devono governare la nave, svolgere la regolare manutenzione, e in alcuni casi devono provvedere anche alla cambusa. In Italia i marinai di professione sono immatricolati nella ‘gente di mare’ iscrivendosi alle Capitanerie di Porto che rilascia il libretto di navigazione. In questo documento sono registrati e certificati i movimenti d’imbarco e sbarco, i titoli professionali marittimi, attestazioni di benemerenze civili e militari, cambiamenti di domicilio, servizi militari, nulla osta per l’imbarco su navi estere, consenso per l’arruolamento dei minori, giuramento, servizi utili al conseguimento dei titoli professionali, periodi di inabilità al lavoro per infortunio o malattie che danno diritto a prestazioni di legge, pene accessorie, pene disciplinari della inibizione dell’esercizio della professione marittima. Sulle prime navi il numero di marinai era molto ridotto, ma con lo sviluppo dei transatlantici e in seguito delle navi da crociera il numero dei membri dell’equipaggio è notevolmente cresciuto, ma in realtà la maggior parte è costituita da personale di cabina, alberghiero e di ristorante rispetto al personale di navigazione e di manovra addetto ai servizi di coperta, di macchina e in genere ai servizi tecnici di bordo. In Italia nella Marina Militare i marinai semplici, compresi i fanti di Marina, sono detti marò (dall’abbreviazione burocratica scritta mar.o per marinaio). Il termine è spesso usato impropriamente dai media per indicare indistintamente anche i graduati di Marina, specie della Brigata marina “San Marco”.

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