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Art. 1751 bis Patto di non concorrenza

Il patto che limita la concorrenza da parte dell’agente dopo lo scioglimento del contratto deve farsi per iscritto. Esso deve riguardare la medesima zona, clientela e genere di beni o servizi per i quali era stato concluso il contratto di agenzia e la sua durata non può eccedere i due anni successivi all’estinzione del contratto. […]

Il patto che limita la concorrenza da parte dell’agente dopo lo scioglimento del contratto deve farsi per iscritto. Esso deve riguardare la medesima zona, clientela e genere di beni o servizi per i quali era stato concluso il contratto di agenzia e la sua durata non può eccedere i due anni successivi all’estinzione del contratto. L’accettazione del patto di non concorrenza comporta in occasione della cessazione del rapporto, la corresponsione all’agente commerciale di un’indennità di natura non provvigionale. L’indennità va commisurata alla durata, non superiore ai due anni, dopo l’estinzione del contratto, alla natura del contratto di agenzia e all’indennità di fine rapporto.L a determinazione della indennità in base ai parametri di cui al precedente periodo è affidata alla contrattazione tra le parti tenuto conto degli accordi economici nazionali di categoria. In difetto di accordo l’indennità è determinata dal giudice in via equitaztiva anche con riferimento: 1) alla media dei corrispettivi riscossi dall’agente in precedenza di contratto ed alla loro incidenza sul volume degli affari complessivo nello stesso periodo; 2) alle cause di cessazione del contratto di agenzia; 3) all’ampiezza della zona assegnata all’agente; 4) all’esistenza o meno del vincolo di esclusiva per un solo proponente.

Capo X – Del contratto di agenzia (Vedere anche Legge 3 maggio 1985, Leggi Speciali sul Commercio).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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