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cronaca

La cronaca è uno dei settori principali dell’attività giornalistica. In un quotidiano locale, rappresenta il settore in assoluto più importante. La redazione di un quotidiano registra i fatti secondo l’ordine in cui avvengono. Nel momento in cui le notizie sono lanciate dalle agenzie, sono tutte “fatti di cronaca”. Spetta al giornale assegnare ad esse una categoria ed organizzarle in settori prestabiliti. Tali settori, oltre alla cronaca, sono: politica, esteri, economia, cultura, spettacoli e sport. Nella normale impaginazione di un giornale, le pagine di cronaca vengono dopo la Politica e prima degli Esteri (tra i maggiori quotidiani italiani, solo «La Stampa» le colloca dopo gli Esteri). Anche la cronaca può essere suddivisa in settori. Si hanno le seguenti aree: La cronaca nera è il resoconto degli avvenimenti che turbano la regolare convivenza civile (rapine, furti, violenze tra familiari, suicidi, ecc.). I fatti di cronaca sono solitamente correlati a operazioni di polizia e reati come omicidi, rapine, furti, violenze, incidenti, ecc. In contrapposizione alla cronaca nera, la cronaca rosa comprende tutti gli avvenimenti che possono suscitare simpatia nel pubblico, come fidanzamenti, matrimoni e nascite. Dalla fine del XX secolo il termine è stato progressivamente sostituito dall’inglese gossip, che però ha un’accezione diversa. I gossip non sono solamente i “lieti eventi”, ma anche i pettegolezzi e le malignità che riguardano la vita privata dei personaggi famosi. La cronaca che non ha particolari connotazioni, né negative né positive, è chiamata bianca (apertura di un ufficio pubblico, inaugurazione di un complesso sportivo, ecc.). Appartengono a questo settore le notizie di carattere amministrativo e civico. La cronaca giudiziaria è il resoconto delle sedute dei processi e dei pezzi di colore e di costume che li accompagnano. Negli anni novanta del XX secolo questo genere, fino ad allora marginale, ha avuto grande risalto con lo scandalo Mani pulite. Fino al XX secolo, nelle redazioni giornalistiche ci si riferiva alla cronaca nera con il termine gergale “cani schiacciati” (dal francese chiens écrasés). Con esso si indicava anche il fatto che il redattore era messo di fronte a un episodio che era sempre uguale a se stesso. Per la scrittura delle notizie di cronaca in una testata locale è fondamentale avere contatti quotidiani con le fonti d’informazione. Le principali sono: la Questura, i Carabinieri (per sapere, per esempio, chi è stato arrestato), i Pronto soccorso degli ospedali, l’Amministrazione comunale (con i vari assessorati), le sedi dei partiti. Può succedere che un giornale debba contattare fonti diverse per descrivere lo stesso fatto. Nel caso di un tentato omicidio le fonti possono essere: il Commissariato di polizia, i Carabinieri, l’ospedale e la Procura della Repubblica. Si faranno più pezzi, ad esempio: un articolo centrale descriverà il fatto, un altro i profili dei protagonisti, uno le indagini di polizia/carabinieri. Nella pagina appariranno varie fotografie (di persone, luoghi, oggetti); infine saranno pubblicati disegni e grafici per il lettore che può dedicare all’episodio solo uno sguardo. Sono curate dal servizio cronaca anche le rubriche fisse: gli spettacoli, le farmacie notturne, lo stato civile, i prezzi dei mercati, gli orari dei mezzi di trasporto pubblici, ecc. Il pezzo di apertura della pagina di cronaca si chiama “capocronaca”. Generalmente è affidato al capocronista oppure al cronista più esperto dell’argomento trattato. In circostanze eccezionali, il capocronista può decidere di fare un’intera pagina su un fatto di grande rilievo, riempiendola con diversi articoli, ciascuno dei quali approfondisca un aspetto diverso. Nei giornali italiani, per esempio, è invalso l’uso di affiancare all’articolo capocronaca il “retroscena”, posizionato al suo fianco o nella pagina accanto. Sotto il capocronaca trova spazio, di solito, un’intervista. Una notizia di cronaca può essere spunto per un’inchiesta in più puntate, per un reportage, per un’intervista ad un personaggio importante. Un fatto di cronaca può essere sviluppato da una sezione diversa rispetto a quella che l’ha lavorato inizialmente. Le date in cui si verificano matrimoni, inaugurazioni, udienze di un processo, ecc. possono essere conosciute in anticipo. In ogni redazione giornalistica si stila un calendario degli eventi che, si prevede, riempiranno le pagine di cronaca.

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