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TOSAP viadotto autostradale: quando è dovuta la tassa

Una società di riscossione, per conto di un Comune, ha richiesto il pagamento della TOSAP a una società concessionaria di autostrade per l’occupazione dello spazio aereo sopra una strada comunale da parte di un viadotto. La Corte di Cassazione ha stabilito che la TOSAP per il viadotto autostradale è dovuta. La Corte ha chiarito che l’esenzione fiscale prevista per lo Stato non si estende alla società concessionaria, in quanto questa agisce come un’entità privata a scopo di lucro, e la sua occupazione del suolo pubblico costituisce un presupposto imponibile autonomo.

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Pubblicato il 27 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

TOSAP viadotto autostradale: la Cassazione fa chiarezza sull’obbligo di pagamento per i concessionari

La questione del pagamento della TOSAP per un viadotto autostradale è un tema complesso che interseca diritto tributario e amministrativo. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito un chiarimento decisivo, stabilendo che le società concessionarie di autostrade sono tenute al pagamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico, anche quando questa si manifesta come occupazione dello spazio aereo sovrastante una strada comunale. Questa decisione definisce i limiti dell’esenzione fiscale prevista per lo Stato e le sue implicazioni per i gestori privati di opere pubbliche.

I Fatti del Caso

La controversia nasce dall’avviso di accertamento notificato da una società di riscossione, per conto di un Comune, a una nota società concessionaria di autostrade. L’oggetto della pretesa tributaria era la TOSAP per l’occupazione di aree comunali da parte di alcuni cavalcavia autostradali.

La società concessionaria aveva impugnato l’avviso, sostenendo di non essere tenuta al pagamento in virtù della demanialità dell’autostrada e di un’esenzione prevista dalla legge. Inizialmente, sia la Commissione Tributaria Provinciale (CTP) che quella Regionale (CTR) avevano dato ragione alla concessionaria, ritenendo che l’esenzione fosse applicabile e che l’uso pubblico dell’infrastruttura autostradale prevalesse sulla pretesa impositiva del Comune.

La società di riscossione, non condividendo le conclusioni dei giudici di merito, ha proposto ricorso per cassazione, portando la questione all’attenzione della Suprema Corte.

La Cassazione e la TOSAP su Viadotto Autostradale

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha ribaltato le decisioni dei gradi precedenti, accogliendo il ricorso della società di riscossione. Il punto centrale della decisione è l’interpretazione del presupposto impositivo della TOSAP e del perimetro dell’esenzione di cui all’art. 49 del d.lgs. 507/1993.

Secondo la Corte, il presupposto per l’applicazione della TOSAP è l’effettiva occupazione di uno spazio pubblico, che comporta una sottrazione dello stesso all’uso collettivo. Nel caso di un viadotto, tale occupazione si concretizza nello spazio aereo sovrastante la strada comunale, un’area che appartiene al demanio dell’ente locale. L’esistenza di un’infrastruttura come un cavalcavia costituisce un’occupazione tassabile ai sensi degli artt. 38 e 39 del d.lgs. 507/1993.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte ha smontato la tesi difensiva della concessionaria, basata sull’estensione dell’esenzione prevista per lo Stato. I giudici hanno chiarito che l’esenzione di cui all’art. 49, lett. a), è di natura soggettiva e strettamente personale: si applica solo quando l’occupazione è effettuata direttamente dallo Stato.

Una società concessionaria, sebbene gestisca un’opera pubblica di proprietà statale, è un soggetto giuridico distinto, un’impresa privata che opera in regime di concessione con autonomia gestionale e a scopo di lucro. La sua attività, pertanto, non può essere assimilata a quella dello Stato. L’occupazione del suolo pubblico è riconducibile direttamente alla concessionaria, che dispone del bene per tutta la durata della concessione per trarne un profitto economico.

Inoltre, la Corte ha specificato che la proprietà statale del viadotto è irrilevante ai fini della TOSAP. Ciò che conta è la condotta di “occupazione” che, nel periodo della concessione, è posta in essere dalla società che gestisce l’infrastruttura. Di conseguenza, è la concessionaria il soggetto passivo del tributo.

Le Conclusioni

La pronuncia della Cassazione stabilisce un principio di diritto di notevole importanza pratica: le società private che gestiscono in concessione opere pubbliche, come le autostrade, non possono beneficiare delle esenzioni fiscali previste per lo Stato. L’occupazione di suolo o spazio aereo pubblico, anche attraverso infrastrutture come i viadotti, integra il presupposto per l’applicazione della TOSAP.

Questa decisione consolida un orientamento giurisprudenziale che distingue nettamente tra l’ente pubblico proprietario del bene e il gestore privato, affermando che quest’ultimo, in quanto soggetto che trae un utile economico dalla gestione, deve sottostare agli oneri tributari locali connessi all’uso del territorio.

Una società concessionaria di autostrade deve pagare la TOSAP per un viadotto che sovrasta una strada comunale?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione, l’occupazione dello spazio aereo sopra il suolo pubblico comunale da parte di un viadotto costituisce un presupposto imponibile per la TOSAP, e il soggetto tenuto al pagamento è la società concessionaria che gestisce l’infrastruttura.

L’esenzione dalla TOSAP prevista per lo Stato si applica anche alla società concessionaria che gestisce l’autostrada?
No. La Corte ha chiarito che l’esenzione ha natura soggettiva e si applica solo quando l’occupazione è effettuata direttamente dallo Stato. Una società concessionaria è un soggetto privato che agisce in autonomia e a scopo di lucro, pertanto non può beneficiare di tale esenzione.

La proprietà statale dell’autostrada esclude l’obbligo di pagare la tassa di occupazione del suolo comunale?
No. Ai fini dell’applicazione della TOSAP, la proprietà del bene è irrilevante. Ciò che conta è chi realizza la condotta di ‘occupazione’ del suolo pubblico. Durante il periodo di concessione, è la società concessionaria a disporre del viadotto e a realizzare l’occupazione, diventando così il soggetto passivo del tributo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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