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TOSAP viadotto autostradale: quando è dovuta la tassa

Una società di gestione autostradale contesta una richiesta di pagamento della Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (TOSAP) per un viadotto che sovrasta un’area comunale. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, stabilendo che il presupposto per la TOSAP è l’occupazione di fatto, indipendentemente dall’esistenza di una concessione comunale. Inoltre, ha chiarito che l’esenzione fiscale prevista per lo Stato non si applica alla società concessionaria, in quanto questa agisce come un ente privato autonomo. La decisione si concentra sul concetto di sottrazione di suolo all’uso pubblico, confermando la legittimità della tassazione del TOSAP viadotto autostradale.

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Pubblicato il 26 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

TOSAP viadotto autostradale: la Cassazione conferma il pagamento

Con l’ordinanza n. 2278 del 23 gennaio 2024, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi su un tema di grande rilevanza per i rapporti tra concessionari di opere pubbliche e enti locali: il pagamento della Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche. Il caso specifico riguardava un TOSAP viadotto autostradale, e la Corte ha chiarito in modo definitivo che la tassa è dovuta anche in assenza di una specifica concessione comunale, basandosi sul principio dell’occupazione di fatto.

I fatti di causa: l’occupazione del soprassuolo pubblico

Una società concessionaria per la gestione della rete autostradale si è vista recapitare un avviso di accertamento dal un Comune per il pagamento della TOSAP relativa all’anno 2014. L’oggetto della tassazione era l’occupazione del soprassuolo pubblico da parte di un viadotto autostradale. La società ha impugnato l’atto, sostenendo che l’occupazione non derivasse da una concessione rilasciata dal Comune, bensì da una convenzione nazionale con lo Stato per la costruzione e gestione dell’intera rete. Inoltre, la società riteneva di poter beneficiare dell’esenzione fiscale prevista per le occupazioni effettuate direttamente dallo Stato. Sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale hanno respinto le ragioni della società, portando la questione dinanzi alla Corte di Cassazione.

La questione giuridica e la debenza della TOSAP viadotto autostradale

Il cuore della controversia verteva su due punti principali:
1. Se l’occupazione del soprassuolo pubblico mediante un’infrastruttura come un viadotto autostradale costituisca il presupposto per l’applicazione della TOSAP, anche quando non esista un atto di concessione rilasciato dall’ente locale proprietario dell’area.
2. Se la società concessionaria, agendo in forza di una concessione statale per la realizzazione di un’opera pubblica, possa essere equiparata allo Stato e, di conseguenza, beneficiare delle esenzioni fiscali previste per quest’ultimo.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha rigettato integralmente il ricorso della società, basando la sua decisione su principi giuridici consolidati e applicabili alla materia della TOSAP viadotto autostradale.

L’irrilevanza della concessione comunale

I giudici hanno innanzitutto ribadito che il presupposto impositivo della TOSAP è costituito dalla mera occupazione, di qualsiasi natura, di spazi ed aree pubbliche che comporti un’effettiva sottrazione della superficie all’uso pubblico. Ciò che rileva è il ‘fatto in sé’ dell’occupazione, indipendentemente dall’esistenza di un titolo formale come una concessione o un’autorizzazione comunale. Anzi, proprio l’assenza di tale titolo qualifica l’occupazione come ‘di fatto’, ma non la esclude dalla tassazione. Il viadotto, impedendo l’utilizzazione edificatoria del fondo sottostante, realizza pienamente tale sottrazione di spazio pubblico.

L’inapplicabilità dell’esenzione statale

Con riferimento al secondo motivo di ricorso, la Corte ha escluso che la società concessionaria possa beneficiare dell’esenzione prevista per lo Stato. La società, pur realizzando e gestendo un’opera di pubblica utilità in forza di una concessione statale, opera come un soggetto giuridico autonomo. Essa agisce in piena autonomia, sfruttando economicamente l’infrastruttura e non agisce come un mero sostituto o un organo dello Stato. Di conseguenza, l’occupazione del suolo pubblico è direttamente imputabile alla società concessionaria e non allo Stato. Per questo motivo, l’esenzione, che ha carattere soggettivo e si applica solo alle occupazioni ‘da parte dello Stato’, non può essere estesa al concessionario privato.

Le conclusioni: implicazioni pratiche della sentenza

La decisione della Corte di Cassazione consolida un orientamento giurisprudenziale chiaro: la gestione di un’infrastruttura pubblica in concessione non esonera dal pagamento dei tributi locali come la TOSAP. La sentenza sottolinea che il criterio determinante è l’effettiva sottrazione di un bene pubblico all’uso della collettività, a vantaggio di un soggetto specifico, che in questo caso è la società concessionaria. La natura demaniale dell’autostrada o il titolo concessorio statale non interferiscono con l’obbligo tributario verso l’ente locale proprietario dell’area sottostante. Questa pronuncia rappresenta un importante punto di riferimento per i Comuni nella gestione delle aree sovrastate da grandi infrastrutture, confermando la loro potestà impositiva.

La società concessionaria di un’autostrada deve pagare la TOSAP per un viadotto che sovrasta un’area comunale, anche se non ha una concessione specifica dal Comune?
Sì, la Corte di Cassazione ha stabilito che il presupposto per la TOSAP è l’occupazione di fatto che sottrae il suolo all’uso pubblico. La mancanza di una concessione comunale è irrilevante; l’occupazione è comunque tassabile.

La concessionaria autostradale può beneficiare dell’esenzione dalla TOSAP prevista per lo Stato?
No. L’ordinanza chiarisce che la società concessionaria, pur svolgendo un servizio pubblico, agisce come un ente autonomo e non come un mero sostituto dello Stato. Pertanto, l’occupazione è imputabile alla società e non allo Stato, rendendo inapplicabile l’esenzione.

Il fatto che l’autostrada sia di proprietà del demanio statale cambia qualcosa ai fini del pagamento della TOSAP?
No, secondo la Corte è irrilevante. Ciò che conta per l’applicazione della TOSAP non è la proprietà dell’infrastruttura, ma chi effettivamente la gestisce e realizza la condotta di ‘occupazione’ del suolo sottostante. Durante il periodo di concessione, questa condotta è attribuita alla società concessionaria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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