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TOSAP viadotto autostradale: quando è dovuta?

Una società di riscossione ha impugnato una decisione che esentava una concessionaria autostradale dal pagamento della TOSAP per un viadotto su suolo comunale. La Corte di Cassazione ha stabilito che il tributo è dovuto, poiché il viadotto costituisce un’occupazione di suolo pubblico e la società privata, operando a scopo di lucro, non può beneficiare dell’esenzione fiscale prevista per lo Stato. La sentenza chiarisce quindi l’applicabilità della TOSAP per un viadotto autostradale.

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Pubblicato il 26 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

TOSAP viadotto autostradale: la Cassazione conferma l’obbligo per i concessionari

L’Ordinanza n. 2251/2024 della Corte di Cassazione affronta una questione di grande rilevanza per gli enti locali e le società di gestione delle infrastrutture: il pagamento della TOSAP per un viadotto autostradale che sovrasta strade comunali. Con una decisione netta, la Suprema Corte ha stabilito che la società concessionaria è tenuta al pagamento del tributo, ribaltando le precedenti sentenze di merito e fornendo principi chiari sull’interpretazione della normativa fiscale.

I Fatti del Caso

La controversia nasce dagli avvisi di accertamento emessi da un Comune, tramite la sua società di riscossione, nei confronti di una nota società concessionaria autostradale. L’oggetto della tassazione era l’occupazione del soprassuolo pubblico generata da un viadotto autostradale che attraversava una strada comunale. Sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale avevano dato ragione alla società autostradale, ritenendo non sussistenti i presupposti per l’applicazione della TOSAP.

La società di riscossione, agendo per conto del Comune, ha quindi proposto ricorso per cassazione, lamentando, tra le altre cose, la violazione delle norme che definiscono i presupposti oggettivi e soggettivi del tributo e la scorretta applicazione delle norme sull’esenzione.

La Decisione della Corte

La Corte di Cassazione ha accolto i motivi centrali del ricorso, cassando la sentenza impugnata e, decidendo direttamente nel merito, ha rigettato il ricorso originario della società contribuente. In sostanza, ha affermato che la TOSAP era dovuta.

I giudici di legittimità hanno smontato le tesi difensive della società concessionaria, chiarendo due punti fondamentali: la natura dell’occupazione e l’inapplicabilità dell’esenzione fiscale.

Le Motivazioni: la TOSAP per il viadotto autostradale è dovuta

La Corte ha basato la propria decisione su un’analisi rigorosa dei presupposti normativi della TOSAP, delineati principalmente negli articoli 38 e 39 del D.Lgs. 507/1993.

1. Il Presupposto Oggettivo: l’Occupazione del Soprassuolo

Il presupposto impositivo della TOSAP è l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, comprese quelle soprastanti e sottostanti il suolo. La Corte ha affermato che un viadotto autostradale, passando sopra una strada comunale, realizza un’effettiva sottrazione di quella porzione di spazio all’uso pubblico. L’occupazione, infatti, non deve essere necessariamente fisica e a contatto con il suolo, ma riguarda qualsiasi limitazione all’utilizzo generalizzato del bene pubblico. La presenza della massiccia struttura del viadotto costituisce, secondo la Corte, un’occupazione di fatto, tassabile indipendentemente dal rilascio di una formale concessione comunale.

2. Il Presupposto Soggettivo e l’Esclusione dell’Esenzione

Il punto più controverso era l’applicabilità dell’esenzione prevista dall’art. 49 dello stesso decreto, che esonera dal pagamento le occupazioni effettuate direttamente dallo Stato. La società autostradale sosteneva di rientrare in tale categoria, in quanto concessionaria di un servizio pubblico statale.

La Cassazione ha respinto categoricamente questa interpretazione. Ha chiarito che la società concessionaria, pur gestendo un’infrastruttura pubblica in forza di una concessione statale, è un soggetto di diritto privato che agisce in piena autonomia e con un fine di lucro. Non può essere considerata un mero sostituto o un organo dello Stato. Di conseguenza, l’occupazione del suolo è da imputare direttamente alla società privata, la quale non può beneficiare di un’esenzione prevista per l’ente pubblico concedente. La proprietà statale dell’infrastruttura è stata ritenuta irrilevante, poiché ciò che conta è chi, nel concreto, dispone del bene e realizza l’occupazione durante il periodo di concessione.

Le Conclusioni

Questa ordinanza consolida un principio fondamentale in materia di tributi locali: la natura privatistica e l’autonomia gestionale delle società concessionarie di pubblici servizi le rende soggetti passivi d’imposta al pari di qualsiasi altra impresa. L’esenzione fiscale è una norma di stretta interpretazione e non può essere estesa a soggetti che, seppur operanti in un regime di concessione pubblica, perseguono finalità imprenditoriali. Per i Comuni, questa sentenza rappresenta un importante precedente per affermare la propria potestà impositiva su tutte le occupazioni di suolo pubblico, anche quelle generate da grandi infrastrutture di interesse nazionale che attraversano il proprio territorio.

La società che gestisce un’autostrada deve pagare la tassa di occupazione suolo pubblico (TOSAP) per un viadotto che passa sopra una strada comunale?
Sì, secondo la Corte di Cassazione il pagamento è dovuto. Il viadotto, sovrastando il suolo comunale, ne costituisce un’occupazione tassabile perché sottrae quella porzione di spazio (il soprassuolo) all’uso pubblico generalizzato.

L’esenzione dalla TOSAP prevista per lo Stato si applica anche alla società concessionaria del servizio autostradale?
No. La Corte ha chiarito che la società concessionaria è un’entità privata che opera in autonomia e con scopo di lucro. Pertanto, non agisce come un mero organo dello Stato e non può beneficiare dell’esenzione fiscale prevista per le occupazioni effettuate direttamente dagli enti pubblici.

La proprietà statale del viadotto autostradale esclude il pagamento della TOSAP al Comune?
No, la proprietà del bene non è l’elemento decisivo. Ai fini della TOSAP, ciò che rileva è il soggetto che realizza l’occupazione. Durante il periodo di concessione, è la società concessionaria che dispone dell’infrastruttura e, di conseguenza, realizza la condotta di “occupazione” del suolo pubblico comunale sottostante, diventando soggetto passivo del tributo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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