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TOSAP società in house: la Cassazione nega l’esenzione

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 32403/2024, ha stabilito che una società concessionaria autostradale, anche se a totale partecipazione pubblica e qualificabile come ‘in house’, è tenuta al pagamento della TOSAP per l’occupazione di soprassuolo comunale con un viadotto. La Corte ha chiarito che la natura di società in house non la rende assimilabile allo Stato ai fini dell’esenzione fiscale, in quanto essa rimane un soggetto giuridico distinto che realizza un’occupazione di fatto del suolo pubblico.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

TOSAP e Società Pubbliche: La Cassazione nega l’esenzione

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 32403 del 2024, ha affrontato un tema di grande rilevanza per gli enti locali e le società a partecipazione pubblica: l’obbligo di pagamento della Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (TOSAP) da parte di una TOSAP società in house. La Corte ha stabilito che anche le società interamente controllate da enti pubblici, che gestiscono opere di pubblica utilità come le autostrade, non possono beneficiare dell’esenzione fiscale prevista per lo Stato, confermando la loro natura di soggetti passivi del tributo.

I Fatti di Causa: La Tassa sul Viadotto Autostradale

Il caso trae origine da un avviso di accertamento notificato da un Comune veneto a una società concessionaria per la gestione di un tratto autostradale. L’accertamento richiedeva il pagamento della TOSAP per l’anno 2014, in relazione all’occupazione del soprassuolo di alcune vie comunali da parte di un viadotto autostradale, parte del cosiddetto ‘Passante di Mestre’.
La società concessionaria, una S.p.A. interamente partecipata da ANAS e dalla Regione Veneto, ha impugnato l’atto, sostenendo di non essere tenuta al pagamento del tributo per diverse ragioni.

Le Ragioni del Ricorso: Perché la Società si Riteneva Esente?

La società ha basato la sua difesa su quattro motivi principali:
1. Violazione del giudicato esterno: Esisteva una precedente sentenza favorevole per annualità passate, che a suo dire doveva estendersi anche al 2014.
2. Mancanza del presupposto soggettivo: La società non si riteneva il soggetto passivo corretto, non essendo né proprietaria dell’opera (lo Stato) né concessionaria della sua costruzione (ANAS).
3. Mancanza del presupposto oggettivo: L’opera, di pubblica utilità, non sottraeva il suolo comunale a un uso privato o commerciale.
4. Diritto all’esenzione: In quanto TOSAP società in house, operante come braccio operativo dello Stato, riteneva di dover beneficiare dell’esenzione prevista dall’art. 49 del D.Lgs. 507/93.

L’Analisi della Corte sulla TOSAP per Società Pubbliche

La Corte di Cassazione ha rigettato tutti i motivi del ricorso, consolidando un orientamento giurisprudenziale ormai granitico. In primo luogo, ha escluso l’applicabilità del giudicato esterno, precisando che questo si forma sui fatti accertati e non sull’interpretazione delle norme giuridiche. La qualificazione di una società come soggetto passivo è una questione di diritto, che il giudice può valutare autonomamente in ogni processo.
Nel merito, la Corte ha ribadito che il presupposto oggettivo della TOSAP consiste in qualsiasi occupazione che limiti l’uso pubblico generale di un’area, inclusi soprassuolo e sottosuolo. Il soggetto tenuto al pagamento (presupposto soggettivo) è chi materialmente occupa lo spazio, in questo caso la società che gestisce il viadotto. La proprietà statale dell’infrastruttura è irrilevante ai fini del tributo comunale.

Il Principio del “Controllo Analogo” e la sua Irrilevanza Fiscale

Il punto cruciale della sentenza riguarda l’invocata esenzione per le TOSAP società in house. La società ricorrente sosteneva che, essendo sottoposta al ‘controllo analogo’ degli enti pubblici soci e operando senza scopo di lucro come un loro prolungamento, dovesse essere assimilata allo Stato.
La Cassazione ha respinto categoricamente questa tesi. Ha chiarito che, sebbene il modello ‘in house’ abbia rilevanza nel diritto amministrativo (ad esempio, per gli appalti pubblici), sul piano fiscale la società mantiene la sua distinta personalità giuridica. L’esenzione prevista dall’art. 49 è una norma di stretta interpretazione e si applica solo alle occupazioni direttamente effettuate dallo Stato e dagli altri enti pubblici specificamente elencati. Non può essere estesa per analogia a una società di capitali, anche se a totale partecipazione pubblica.

Le motivazioni

Le motivazioni della Corte si fondano sul principio di alterità soggettiva: la società, pur essendo uno strumento degli enti pubblici, è un centro autonomo di imputazione di rapporti giuridici e, quindi, di obblighi tributari. Negare questa distinzione significherebbe creare una disparità di trattamento ingiustificata rispetto agli operatori privati che svolgono attività simili in regime di concessione, alterando le regole della concorrenza. La Corte ha anche escluso la necessità di un rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ritenendo la normativa nazionale e la sua interpretazione conformi ai principi comunitari, che anzi mirano a evitare aiuti di Stato indebiti a imprese pubbliche.

Le conclusioni

La sentenza consolida un principio fondamentale: la forma giuridica societaria, anche in un contesto di totale controllo pubblico, comporta l’assunzione di tutti gli oneri, inclusi quelli fiscali, legati all’attività svolta. La qualifica di TOSAP società in house non è sufficiente a garantire un’esenzione dal pagamento della TOSAP, poiché l’occupazione del suolo pubblico è posta in essere da un soggetto giuridicamente distinto dallo Stato. Questa decisione ha importanti implicazioni pratiche per la finanza degli enti locali e per la gestione delle società a partecipazione pubblica che operano sul territorio.

Una società ‘in house’ a totale partecipazione pubblica è esente dal pagamento della TOSAP?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la società ‘in house’, pur essendo controllata da enti pubblici, è un soggetto giuridico distinto e autonomo. L’esenzione prevista dall’art. 49 del D.Lgs. 507/93 si applica solo alle occupazioni effettuate direttamente dallo Stato o da altri enti pubblici elencati, non da società da essi partecipate.

L’occupazione di suolo pubblico con un’opera pubblica irreversibile come un viadotto è soggetta a TOSAP?
Sì. Il presupposto della TOSAP è la sottrazione di una superficie all’uso pubblico generale, a prescindere dalla natura dell’opera che causa l’occupazione. L’irreversibilità e la natura permanente dell’opera non escludono il tributo, ma anzi ne confermano la debenza come occupazione permanente.

Una precedente sentenza favorevole sulla stessa questione ma per annualità diverse crea un ‘giudicato esterno’ vincolante?
No. La Corte ha stabilito che il giudicato si forma sui fatti e non sull’interpretazione delle norme giuridiche. La qualificazione della natura giuridica di una società e la sua soggezione a un tributo sono questioni di diritto, la cui interpretazione non è vincolata da decisioni precedenti su altre annualità, anche se i fatti sono simili.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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