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TOSAP servizi pubblici: tariffa speciale per produttori

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3861/2025, ha stabilito che la tariffa ridotta per la Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (TOSAP), prevista per i servizi pubblici, si applica anche alle imprese di produzione di energia elettrica. La Corte ha chiarito che l’attività di produzione è strumentale e inscindibilmente connessa alla filiera energetica, configurando un servizio di pubblica utilità. La sentenza ha inoltre confermato la legittimità del potere di autotutela dell’ente locale, che può sostituire un avviso di accertamento viziato con uno nuovo.

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Pubblicato il 15 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

TOSAP e Servizi Pubblici: Tariffa Speciale Anche per i Produttori di Energia

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 3861 del 2025, ha affrontato una questione cruciale per le aziende del settore energetico, stabilendo un principio fondamentale in materia di TOSAP servizi pubblici. La Corte ha chiarito che le società di produzione di energia elettrica hanno diritto all’applicazione della tariffa speciale, più vantaggiosa, prevista per le occupazioni di suolo pubblico destinate a reti di servizi pubblici. Questa decisione offre importanti spunti di riflessione sul concetto di servizio pubblico e sulla corretta applicazione dei tributi locali.

I Fatti di Causa

La vicenda nasce dalla contestazione mossa da un Comune nei confronti di una società di produzione energetica, relativa all’omesso versamento della Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (TOSAP) per l’anno 2015. L’occupazione contestata riguardava una galleria per l’adduzione di acqua a una centrale idroelettrica, insistente su terreni comunali.

Il percorso giudiziario è stato complesso: un primo avviso di accertamento è stato annullato. Successivamente, il Comune, esercitando il proprio potere di autotutela, ha emesso un nuovo atto impositivo. La società ha impugnato anche questo secondo atto. Mentre la Commissione Tributaria Provinciale aveva parzialmente accolto le ragioni della società, la Commissione Tributaria Regionale, in appello, aveva dato piena ragione al Comune. La società ha quindi presentato ricorso in Cassazione.

La Decisione della Cassazione: Analisi dei Motivi

La Corte Suprema ha esaminato diversi motivi di ricorso, accogliendone alcuni e rigettandone altri, delineando un quadro giuridico chiaro su più fronti.

Potere di Autotutela e Motivazione dell’Atto

La Cassazione ha confermato la legittimità dell’operato del Comune nell’emettere un secondo avviso di accertamento in sostituzione del primo. Il potere di autotutela consente all’amministrazione di correggere i propri errori, anche emettendo un atto che peggiori la posizione del contribuente, purché ciò avvenga entro i termini di decadenza e prima che si formi un giudicato definitivo.

Inoltre, è stata ritenuta adeguata la motivazione dell’atto, anche se faceva riferimento a una delibera comunale non allegata, in quanto quest’ultima era un atto pubblico e quindi facilmente conoscibile dal contribuente.

Natura dei Terreni e Usi Civici

Un punto contestato dalla società era la natura dei terreni occupati. La Corte ha stabilito che i terreni gravati da “usi civici” rientrano nel patrimonio indisponibile del Comune e sono quindi soggetti a TOSAP. L’onere di provare una diversa natura del suolo, tale da escludere la tassazione, spetta al contribuente, e non al Comune.

TOSAP Servizi Pubblici: Il Principio Chiave sulla Tariffa

Il cuore della decisione, e il punto su cui la società ha ottenuto ragione, riguarda l’applicazione della tariffa. La Corte ha accolto i motivi relativi alla violazione degli articoli 46 e 47 del D.Lgs. 507/1993, che disciplinano un regime tariffario specifico per le occupazioni connesse a reti di pubblici servizi.

La Cassazione ha stabilito che questo regime tariffario speciale non è un’agevolazione da richiedere esplicitamente, ma un criterio di determinazione ordinaria della tassa che l’ente impositore deve applicare quando ne ricorrano i presupposti.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha argomentato che la filiera dell’energia elettrica – dalla produzione, alla trasmissione, fino alla distribuzione – costituisce un sistema unico e integrato. Sebbene la società ricorrente si occupi solo della fase di produzione, la sua attività è da considerarsi “strumentale” ed essenziale per l’erogazione del servizio pubblico finale all’utente. Senza la produzione, le fasi successive non potrebbero esistere.

Questo vincolo di “complementarietà ed esclusività” tra le varie fasi della filiera energetica implica che anche le infrastrutture di produzione, come la galleria idroelettrica in questione, devono essere considerate parte della “rete di erogazione di pubblici servizi”. Pertanto, ad esse si applica di diritto il regime tariffario specifico previsto dalla legge, che si basa su criteri forfettari e non sulla superficie effettivamente occupata. La Corte ha sottolineato come l’interpretazione contraria, che escluderebbe i produttori da questo regime, sarebbe irragionevole e contraria alla logica del sistema normativo, volto a favorire la realizzazione e manutenzione di infrastrutture di interesse generale.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

La sentenza n. 3861/2025 ha un impatto significativo per tutte le aziende operanti nel settore della produzione energetica. Le sue implicazioni pratiche sono notevoli:

1. Applicazione Automatica della Tariffa Speciale: Le società di produzione non devono presentare una specifica istanza per beneficiare del regime tariffario per i servizi pubblici; i Comuni sono tenuti ad applicarlo d’ufficio.
2. Visione Unitaria della Filiera Energetica: Viene riconosciuto giuridicamente che la produzione è una componente essenziale e strumentale del servizio pubblico energetico, non un’attività a sé stante.
3. Certezza del Diritto: La decisione chiarisce il perimetro di applicazione della TOSAP servizi pubblici, riducendo il rischio di contenziosi e garantendo un trattamento fiscale omogeneo per tutti gli operatori della filiera.

In conclusione, la Cassazione cassa la sentenza d’appello e rinvia la causa alla Commissione Tributaria Regionale, che dovrà ricalcolare il tributo dovuto dalla società applicando il corretto e più favorevole regime tariffario.

Un Comune può annullare un avviso di accertamento e sostituirlo con uno nuovo?
Sì, la Pubblica Amministrazione può esercitare il potere di autotutela per annullare un atto illegittimo e sostituirlo con uno nuovo e corretto, a condizione che lo faccia entro i termini di prescrizione e prima che la questione sia decisa con sentenza definitiva.

La tariffa speciale TOSAP per i servizi pubblici si applica anche a chi produce energia?
Sì, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’attività di produzione di energia è strumentale e indispensabile per il servizio pubblico di distribuzione. Pertanto, le infrastrutture di produzione rientrano nel concetto di “rete di erogazione di pubblici servizi” e hanno diritto all’applicazione della tariffa speciale prevista dagli artt. 46 e 47 del D.Lgs. 507/1993.

I terreni comunali gravati da “usi civici” sono soggetti alla TOSAP?
Sì, secondo la sentenza, i terreni sui quali esistono usi civici (come pascolo o legnatico) sono considerati parte del patrimonio indisponibile del Comune. Di conseguenza, la loro occupazione da parte di soggetti privati è soggetta al pagamento della TOSAP.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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