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TOSAP cavalcavia: quando la concessionaria paga la tassa

Una società concessionaria di autostrade ha impugnato un avviso di accertamento per il pagamento della TOSAP, sostenendo di essere esente in quanto operante per conto dello Stato. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, affermando che la TOSAP cavalcavia è dovuta. La Corte ha chiarito che l’esenzione fiscale prevista per lo Stato non si estende al concessionario, poiché quest’ultimo è un soggetto giuridico distinto che gestisce l’infrastruttura per un proprio fine economico. L’occupazione dello spazio aereo sopra il suolo comunale costituisce il presupposto per l’applicazione della tassa.

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Pubblicato il 21 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

TOSAP Cavalcavia: La Cassazione Conferma il Pagamento per le Concessionarie

La gestione di infrastrutture di interesse nazionale, come le autostrade, solleva spesso complesse questioni fiscali. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato il tema della TOSAP cavalcavia, stabilendo un principio chiaro: anche le società concessionarie che gestiscono la rete autostradale sono tenute al pagamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico quando i loro viadotti sovrastano strade comunali. Questa decisione chiarisce che il ruolo di pubblica utilità non comporta un’automatica esenzione fiscale.

I Fatti del Caso: Una Controversia Fiscale su un Viadotto Autostradale

Una società di riscossione, agendo per conto di un Comune, ha notificato a una nota società concessionaria di autostrade diversi avvisi di accertamento. La richiesta riguardava il pagamento della TOSAP per gli anni dal 2013 al 2018, per un importo complessivo superiore a 36.000 euro. L’oggetto della tassazione era l’occupazione dello spazio aereo sovrastante una strada comunale da parte di un cavalcavia autostradale.

La società concessionaria ha impugnato gli avvisi, sostenendo di non essere tenuta al pagamento. La controversia è giunta fino alla Corte di Cassazione dopo che i giudici tributari regionali avevano dato ragione all’ente locale.

Le Tesi Contrapposte: Esenzione Statale vs. Obbligo Tributario Locale

La difesa della società concessionaria si basava su due argomenti principali:

1. Mancanza del presupposto impositivo: La società sosteneva che il suolo sottostante il cavalcavia non fosse di proprietà comunale, ma fosse stato espropriato. Pertanto, mancava il presupposto stesso della tassa, ovvero l’occupazione di suolo pubblico.
2. Applicabilità dell’esenzione: In subordine, la società affermava che, anche se il suolo fosse pubblico, essa avrebbe dovuto beneficiare dell’esenzione prevista dall’art. 49 del D.Lgs. 507/1993. Tale esenzione è concessa allo Stato, e la società, in qualità di concessionaria per la realizzazione e gestione di un’opera pubblica statale, agirebbe come una longa manus dello Stato stesso.

Di contro, l’ente impositore e la commissione tributaria regionale ritenevano che la società concessionaria, pur svolgendo un servizio pubblico, fosse un’entità giuridica privata che operava per un profitto economico. Di conseguenza, non poteva godere delle esenzioni personali riservate allo Stato.

L’Analisi della Corte: Perché la TOSAP Cavalcavia è Dovuta?

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della società, confermando l’obbligo di pagamento della tassa. L’analisi dei giudici si è concentrata su tre punti fondamentali.

Il Presupposto Oggettivo della Tassa

La normativa sulla TOSAP (art. 38, D.Lgs. 507/1993) stabilisce che sono soggette a tassazione le occupazioni di qualsiasi natura, effettuate anche senza titolo, su beni del demanio o del patrimonio indisponibile dei comuni. Questo include esplicitamente le occupazioni di spazi soprastanti il suolo pubblico. La presenza di un cavalcavia che attraversa lo spazio aereo di una strada comunale integra pienamente questo presupposto, in quanto limita l’utilizzo alternativo di quello spazio da parte della collettività.

L’Inapplicabilità dell’Esenzione per il Concessionario

Questo è il cuore della decisione. La Corte ha ribadito un orientamento consolidato: l’esenzione prevista dall’art. 49 è di natura soggettiva, cioè si applica solo agli enti specificamente elencati (Stato, Regioni, Province, Comuni). La società concessionaria, sebbene operi sulla base di una concessione statale, è un soggetto giuridico autonomo che persegue un proprio scopo di lucro attraverso la gestione dell’infrastruttura. Non è un mero organo o un sostituto dello Stato.

La gestione economica e funzionale dell’opera è in capo alla società, che ne trae profitto. Pertanto, l’occupazione del suolo pubblico è direttamente ascrivibile alla società stessa e non allo Stato. Il fatto che l’opera tornerà di proprietà statale alla fine della concessione non rileva ai fini della tassazione durante il periodo di gestione privata.

La Distinzione tra Proprietà dell’Opera e Titolarità del Suolo

I giudici hanno chiarito che la proprietà statale dell’infrastruttura autostradale (il cavalcavia) non comporta un automatico trasferimento della proprietà del suolo comunale sottostante. In assenza di un atto formale di trasferimento, la strada comunale rimane di titolarità dell’ente locale. Di conseguenza, l’ente ha pieno diritto di imporre la tassa per l’occupazione del proprio bene demaniale.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha motivato la sua decisione riaffermando che il presupposto della TOSAP è l’effettiva sottrazione di una superficie (o di uno spazio sovrastante) all’uso pubblico, a vantaggio di un soggetto specifico. Nel caso di specie, la società concessionaria è il soggetto che beneficia dell’occupazione per esercitare la propria attività d’impresa. Le norme tributarie che prevedono esenzioni sono di stretta interpretazione e non possono essere applicate per analogia. Poiché la società concessionaria non rientra nell’elenco dei soggetti esenti, è tenuta al pagamento del tributo. La Corte ha inoltre specificato che le leggi speciali sulla costruzione delle autostrade, pur sottraendo le aree necessarie all’uso generalizzato, non hanno abrogato la normativa fiscale locale che disciplina l’occupazione di tali aree.

Le Conclusioni: Implicazioni per le Società Concessionarie

L’ordinanza consolida un importante principio fiscale: le società che gestiscono infrastrutture pubbliche in concessione sono considerate a tutti gli effetti soggetti passivi dei tributi locali come la TOSAP. La natura di pubblica utilità del servizio offerto non è sufficiente a estendere loro le immunità fiscali previste per lo Stato. Questa sentenza impone alle concessionarie di tenere conto degli oneri fiscali locali nella pianificazione economica della loro attività, poiché l’occupazione di suolo, sottosuolo o spazio aereo comunale è un’attività fiscalmente rilevante che non può essere considerata gratuita.

Una società concessionaria di autostrade deve pagare la TOSAP per un cavalcavia che sovrasta una strada comunale?
Sì. La Corte di Cassazione ha confermato che l’occupazione dello spazio aereo sovrastante il suolo pubblico comunale da parte di un cavalcavia costituisce il presupposto impositivo per l’applicazione della TOSAP, a carico della società che gestisce l’infrastruttura.

L’esenzione dal pagamento della TOSAP prevista per lo Stato si applica anche alla società che ha in concessione l’opera pubblica?
No. L’esenzione ha natura soggettiva e si applica solo agli enti espressamente indicati dalla legge, come lo Stato. La società concessionaria è un soggetto giuridico autonomo che agisce per un proprio scopo di lucro e, pertanto, non può beneficiare della stessa esenzione.

Chi ha l’onere di provare che il suolo sotto il cavalcavia non è pubblico per evitare il pagamento della TOSAP?
L’onere della prova spetta al contribuente, cioè alla società concessionaria. È la società che deve dimostrare l’esistenza di un fatto che impedisce l’applicazione della tassa, come ad esempio l’avvenuta espropriazione del terreno, che ne farebbe cessare la natura di bene pubblico.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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