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TOSAP cavalcavia: la concessionaria deve pagare

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 15173/2024, ha stabilito che una società concessionaria autostradale è tenuta al pagamento della TOSAP (Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche) per un cavalcavia che sovrasta il suolo comunale. La Corte ha chiarito che l’occupazione dello spazio aereo pubblico costituisce il presupposto per l’imposta e che l’esenzione prevista per lo Stato non si estende al concessionario, un soggetto privato che agisce per fini di lucro.

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Pubblicato il 21 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

TOSAP cavalcavia: la Cassazione conferma, la concessionaria deve pagare

L’ordinanza n. 15173 del 30 maggio 2024 della Corte di Cassazione affronta una questione di grande rilevanza per i rapporti tra enti locali e concessionari di grandi infrastrutture: il pagamento della TOSAP per un cavalcavia autostradale. La Suprema Corte ha stabilito un principio chiaro: la società che gestisce l’autostrada è tenuta al versamento del tributo per l’occupazione dello spazio aereo sovrastante le strade comunali, senza potersi avvalere dell’esenzione prevista per lo Stato.

I Fatti del Caso: La controversia sul tributo autostradale

Una società di riscossione, per conto di un Comune del Sud Italia, aveva emesso avvisi di accertamento nei confronti di una nota società concessionaria autostradale. La richiesta riguardava il pagamento della TOSAP per gli anni dal 2013 al 2018, in relazione all’occupazione dello spazio aereo sovrastante il suolo comunale da parte di un cavalcavia autostradale.

La società concessionaria si era opposta, sostenendo di non essere il soggetto passivo del tributo. A suo dire, l’opera era di proprietà dello Stato, realizzata per un interesse pubblico nazionale e, pertanto, doveva beneficiare dell’esenzione fiscale prevista per gli enti statali. La Commissione Tributaria Regionale aveva accolto questa tesi, annullando la pretesa del Comune.

La Decisione della Cassazione sul TOSAP cavalcavia

Investita della questione, la Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione di merito, accogliendo il ricorso della società di riscossione. I giudici di legittimità hanno affermato che la concessionaria autostradale è il soggetto tenuto al pagamento della TOSAP, cassando la sentenza impugnata e rigettando l’originario ricorso della società contribuente.

Le Motivazioni: Perché la concessionaria paga la TOSAP?

La Corte ha basato la sua decisione su una solida analisi della normativa di riferimento (D.Lgs. 507/1993) e su consolidati principi giurisprudenziali. Le motivazioni possono essere così sintetizzate:

Il Presupposto Oggettivo del Tributo

L’articolo 38 del D.Lgs. 507/1993 stabilisce che sono soggette a TOSAP le occupazioni di qualsiasi natura, effettuate anche senza titolo, su beni del demanio comunale, includendo esplicitamente gli spazi soprastanti il suolo pubblico. Un cavalcavia autostradale, attraversando una strada comunale, sottrae permanentemente all’uso collettivo una porzione di spazio aereo. Questa sottrazione, che impedisce altre forme di utilizzazione dello spazio, integra pienamente il presupposto oggettivo della tassa.

L’Identificazione del Soggetto Passivo

L’articolo 39 dello stesso decreto legislativo individua il soggetto passivo nel titolare dell’atto di concessione o autorizzazione o, in loro assenza, nell’occupante di fatto. Nel caso di specie, è la società concessionaria che, in virtù della concessione, realizza, gestisce e sfrutta economicamente l’infrastruttura. È essa, quindi, a porre in essere la condotta di occupazione rilevante ai fini fiscali.

L’Inapplicabilità dell’Esenzione Statale al TOSAP cavalcavia

Il punto cruciale della controversia era l’applicabilità dell’esenzione prevista dall’art. 49 per le occupazioni effettuate dallo Stato. La Cassazione ha ribadito che tale esenzione ha natura soggettiva e strettamente personale. Non può essere estesa a un soggetto giuridicamente distinto come una società per azioni, anche se concessionaria di un pubblico servizio.

La concessionaria, infatti, non agisce come una mera longa manus dello Stato, ma come un’impresa che opera in piena autonomia gestionale e persegue un proprio fine di lucro attraverso la riscossione dei pedaggi. La proprietà statale del bene e il suo ritorno allo Stato al termine della concessione sono irrilevanti. Ciò che conta, ai fini del tributo, è l’effettiva occupazione e lo sfruttamento economico del bene durante il periodo di concessione, attività svolte in via esclusiva dalla società concessionaria.

Le Conclusioni: Il Principio di Diritto e le Implicazioni

La Corte ha riaffermato un principio di diritto di fondamentale importanza: “La Tosap trova applicazione anche nell’ipotesi di utilizzazione di strade comunali o provinciali per la realizzazione della rete autostradale da parte del concessionario della realizzazione e gestione dell’opera pubblica”. Questo perché l’art. 38 del D.Lgs. 507/1993 considera come presupposto impositivo qualsiasi occupazione di aree demaniali, comprese quelle che trovano fondamento nella legge. L’esenzione di cui all’art. 49 non spetta al concessionario, poiché non è un ente annoverabile tra quelli indicati dalla norma.

Questa ordinanza consolida un orientamento giurisprudenziale ormai granitico, offrendo agli enti locali uno strumento certo per la tassazione delle grandi infrastrutture che insistono sul loro territorio e chiarendo in modo definitivo gli obblighi tributari dei grandi concessionari.

Una società concessionaria autostradale deve pagare la TOSAP per un cavalcavia che sovrasta una strada comunale?
Sì. La Corte di Cassazione ha stabilito che l’occupazione dello spazio aereo pubblico tramite un cavalcavia costituisce il presupposto oggettivo per l’applicazione della TOSAP, e il soggetto tenuto al pagamento è la società concessionaria che gestisce l’infrastruttura.

L’esenzione dal pagamento della TOSAP prevista per lo Stato si applica anche alla società concessionaria?
No. L’esenzione ha carattere strettamente soggettivo e si applica solo allo Stato e agli altri enti specificamente indicati dalla legge. Non può essere estesa a una società per azioni privata, anche se gestisce un servizio pubblico, poiché agisce in autonomia e per un fine di lucro.

Il fatto che il cavalcavia sia di proprietà statale e tornerà allo Stato a fine concessione incide sul pagamento della TOSAP?
No. Ai fini del tributo, non rileva la proprietà del bene, ma l’effettiva occupazione e lo sfruttamento economico dello stesso. Durante il periodo di concessione, è la società concessionaria a realizzare tale occupazione, e quindi è essa il soggetto passivo dell’imposta.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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