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TOSAP cavalcavia autostradale: quando è dovuta?

La Corte di Cassazione ha stabilito che una società concessionaria di autostrade è tenuta al pagamento della Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (TOSAP) per i cavalcavia che sovrastano strade comunali. La sentenza chiarisce che la natura di concessionario privato, che opera a scopo di lucro, non permette di beneficiare dell’esenzione fiscale prevista per lo Stato. L’obbligo di pagare la TOSAP per il cavalcavia autostradale sorge dal fatto oggettivo dell’occupazione del suolo pubblico comunale, anche in assenza di un atto di concessione specifico da parte del Comune, poiché la proprietà del terreno non viene trasferita allo Stato senza un formale decreto di esproprio.

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Pubblicato il 16 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

TOSAP cavalcavia autostradale: la Cassazione conferma l’obbligo di pagamento per i concessionari

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha affrontato un tema di grande rilevanza per le società che gestiscono reti autostradali in concessione: l’obbligo di versare la Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (TOSAP) per i cavalcavia che attraversano le strade comunali. La questione centrale riguarda la possibilità di estendere l’esenzione fiscale prevista per lo Stato a tali società, dato che operano in un settore di interesse pubblico nazionale. La Corte ha fornito una risposta chiara, delineando i confini tra interesse pubblico e natura privatistica del concessionario, con importanti implicazioni sulla TOSAP per cavalcavia autostradale.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine da un avviso di accertamento per il mancato pagamento della TOSAP, notificato da una società di riscossione, per conto di un Comune, a una nota società concessionaria di autostrade. L’accertamento riguardava l’occupazione del soprassuolo di una strada comunale da parte di un cavalcavia autostradale. La società concessionaria ha impugnato l’avviso, sostenendo che l’opera, essendo parte della rete autostradale nazionale, fosse riconducibile alla volontà e alla proprietà dello Stato, e che pertanto essa stessa dovesse essere considerata una sorta di ‘longa manus’ statale, esente dal tributo. I giudici di primo e secondo grado hanno respinto le argomentazioni della società, la quale ha quindi proposto ricorso per cassazione.

Le argomentazioni sulla TOSAP per cavalcavia autostradale

La società concessionaria ha basato la propria difesa su due argomenti principali:

1. Carenza del potere impositivo del Comune: Secondo la ricorrente, la pianificazione e la costruzione della rete autostradale sono state decise per legge dallo Stato. Questo processo avrebbe di fatto sottratto le aree interessate, inclusi i volumi aerei sopra le strade comunali, alla disponibilità degli enti locali, trasferendole al demanio statale. Di conseguenza, il Comune non avrebbe più il potere di imporre tasse su tali aree.
2. Diritto all’esenzione fiscale: In via subordinata, la società ha sostenuto di avere diritto all’esenzione prevista dall’art. 49 del D.Lgs. 507/1993, che esonera lo Stato dal pagamento della TOSAP. Agendo come concessionaria di un servizio pubblico essenziale per conto dello Stato, la società riteneva di dover beneficiare dello stesso trattamento fiscale.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha rigettato integralmente il ricorso, confermando l’obbligo per la società concessionaria di pagare la tassa.

Le motivazioni

La Corte ha smontato le tesi della ricorrente con un’analisi dettagliata. In primo luogo, ha chiarito che il presupposto oggettivo della TOSAP è la semplice occupazione di uno spazio pubblico, che ne sottrae l’uso alla collettività. Questa occupazione, nel caso di specie, è un fatto innegabile: il cavalcavia occupa lo spazio aereo sovrastante la strada comunale.

I giudici hanno poi precisato un punto cruciale: la realizzazione della rete autostradale, sebbene disposta con legge dello Stato, non comporta un automatico trasferimento di proprietà delle aree comunali al demanio statale. Per tale trasferimento è necessario un formale atto di esproprio. In assenza di tale atto, la strada comunale e lo spazio aereo soprastante rimangono di proprietà del Comune, il quale conserva pienamente il proprio potere impositivo.

Riguardo all’esenzione, la Corte ha ribadito che le norme fiscali che prevedono esenzioni sono di stretta interpretazione e non possono essere applicate per analogia. L’esenzione prevista per lo Stato è di natura soggettiva, legata alla natura pubblica dell’ente. La società concessionaria, pur svolgendo un servizio pubblico, è un operatore economico privato che agisce in regime di autonomia e persegue un proprio fine di lucro. Non può, quindi, essere assimilata allo Stato né considerata una sua ‘longa manus’ ai fini fiscali. Il rapporto di concessione regola i diritti e gli obblighi tra lo Stato e la società, ma non interferisce con il regime fiscale dell’occupazione del suolo pubblico di proprietà di un terzo ente, come il Comune.

Conclusioni

La sentenza consolida un principio fondamentale: la natura privatistica e lo scopo di lucro di una società concessionaria di autostrade la rendono un soggetto passivo d’imposta per la TOSAP, anche se l’opera gestita è di preminente interesse pubblico. L’obbligo di pagamento della TOSAP per cavalcavia autostradale deriva direttamente dall’occupazione materiale di un bene demaniale comunale. Per le società del settore, questa pronuncia rappresenta un’importante conferma dei propri oneri fiscali a livello locale, ribadendo che la gestione di un servizio pubblico essenziale non comporta automaticamente l’accesso a regimi fiscali di favore previsti per gli enti statali.

Una società che gestisce un’autostrada in concessione deve pagare la TOSAP per un cavalcavia che sovrasta una strada comunale?
Sì, la Corte di Cassazione ha confermato che la società concessionaria è tenuta al pagamento, poiché è un soggetto economico privato che opera a scopo di lucro e l’occupazione del soprassuolo comunale costituisce il presupposto oggettivo per l’applicazione della tassa.

L’esenzione dalla TOSAP prevista per lo Stato si applica anche alla società concessionaria dell’autostrada?
No. La sentenza chiarisce che le norme di esenzione fiscale sono di stretta interpretazione. L’esenzione è soggettiva e riservata allo Stato e agli altri enti pubblici specificamente indicati dalla legge. Non può essere estesa per analogia a un concessionario privato, che agisce in autonomia e per un proprio interesse economico.

La costruzione di un’autostrada per volontà dello Stato trasferisce automaticamente la proprietà delle strade comunali attraversate al demanio statale?
No, la realizzazione dell’infrastruttura autostradale non comporta l’automatico trasferimento di proprietà. In assenza di un formale procedimento di esproprio concluso con un decreto, la titolarità delle strade e del relativo soprassuolo rimane in capo al Comune, che quindi mantiene il diritto di imporre i tributi di sua competenza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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