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Tosap agevolata: sì alla società energetica

Una società di produzione energetica ha contestato un avviso di accertamento per la tassa sull’occupazione di suolo pubblico (Tosap). La Corte di Cassazione ha stabilito che alla società spetta la Tosap agevolata, in quanto l’attività di produzione è parte integrante e strumentale del servizio pubblico di erogazione dell’energia elettrica. La Corte ha chiarito che tale regime si applica all’intera filiera energetica e non richiede una domanda esplicita da parte del contribuente.

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Pubblicato il 16 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Tosap Agevolata: la Cassazione la estende alla Produzione di Energia

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha affrontato un tema cruciale per le aziende del settore energetico, stabilendo l’applicabilità della Tosap agevolata anche alle società che si occupano della produzione di energia elettrica. Questa decisione chiarisce che l’intera filiera energetica, dalla produzione alla distribuzione, va considerata come un servizio pubblico unitario, con importanti implicazioni sulla quantificazione dei tributi locali.

I Fatti del Caso: La Controversia sulla Tosap

Una società operante nella produzione di energia idroelettrica ha impugnato un avviso di accertamento emesso da un Comune per il pagamento della Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (Tosap) relativa all’anno 2012. L’occupazione contestata riguardava la presenza di una condotta di adduzione d’acqua, installata su terreni comunali, necessaria per il funzionamento delle centrali.

La controversia nasceva da una complessa successione di atti: un primo avviso era stato annullato giudizialmente e poi in autotutela dall’ente, che ne aveva emesso uno nuovo. La società contribuente sosteneva, tra le varie censure, che l’ente non potesse sanare vizi sostanziali tramite l’autotutela e che i terreni in questione, essendo gravati da usi civici, non appartenessero al patrimonio indisponibile del Comune. Il nodo centrale, tuttavia, verteva sulla quantificazione del tributo: la società riteneva di aver diritto all’applicazione di un regime forfettario agevolato, mentre il Comune applicava la tariffa ordinaria.

I giudici di primo e secondo grado avevano parzialmente accolto le ragioni della società, riducendo la tariffa ma senza riconoscere pienamente il regime agevolato richiesto. Entrambe le parti hanno quindi proposto ricorso per cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza in esame, ha accolto i motivi relativi alla quantificazione del tributo, cassando la sentenza impugnata e stabilendo un principio di diritto fondamentale. I giudici hanno affermato che la società di produzione energetica ha diritto all’applicazione della Tosap agevolata prevista per le occupazioni realizzate con condutture e impianti destinati all’erogazione di pubblici servizi.

La Corte ha inoltre rigettato le altre censure della società, confermando la legittimità dell’esercizio del potere di autotutela da parte del Comune per sostituire un atto viziato e la natura demaniale dei terreni gravati da usi civici.

Le Motivazioni: L’Applicabilità della Tosap Agevolata

Le motivazioni della Corte si fondano su un’interpretazione sistematica e funzionale della normativa sui tributi locali e sul concetto di servizio pubblico.

La Filiera Energetica come Servizio Unitario

Il punto cardine della decisione è il riconoscimento della filiera del sistema elettrico nazionale come una rete unica e integrata. Anche se l’attività di produzione è distinta da quella di trasmissione e distribuzione finale all’utente, essa ne costituisce una fase immediatamente antecedente e indispensabile. Senza produzione, le altre fasi non potrebbero esistere. Questo “vincolo di complementarietà ed esclusività” fa sì che l’attività di produzione, pur svolta da un soggetto privato a scopo di lucro, sia intrinsecamente strumentale all’erogazione del servizio pubblico essenziale di fornitura di energia elettrica.

L’Applicazione Automatica del Regime Agevolato

Un altro aspetto rilevante chiarito dalla Corte riguarda le modalità di applicazione del beneficio. I giudici hanno stabilito che il regime della Tosap agevolata non è subordinato a un’espressa richiesta da parte del contribuente. Se sussistono i presupposti oggettivi – ovvero l’occupazione del suolo con infrastrutture funzionali a un servizio pubblico – l’ente impositore è tenuto ad applicare direttamente la tariffa ridotta. L’omessa presentazione della denuncia da parte del contribuente legittima l’ente a procedere con un accertamento d’ufficio, ma non a negare l’applicazione del regime tariffario spettante.

Le Conclusioni: Implicazioni per il Settore Energetico

Questa sentenza rappresenta un punto di riferimento importante per tutte le società che operano nella produzione di energia. Affermando che l’intera catena del valore energetico rientra nel perimetro del servizio pubblico ai fini dei tributi locali, la Corte di Cassazione garantisce un trattamento fiscale omogeneo e coerente con la funzione strategica del settore. Le aziende produttrici possono ora fare affidamento su una base giuridica solida per vedersi riconosciuto il diritto alla tariffa agevolata sulla Tosap, senza dover temere interpretazioni restrittive da parte degli enti locali. La decisione, inoltre, rafforza il principio secondo cui i benefici fiscali legati alla natura oggettiva di un’attività devono essere applicati d’ufficio, semplificando il rapporto tra contribuente e amministrazione finanziaria.

La tariffa agevolata per l’occupazione di suolo pubblico (Tosap) si applica anche alle società che producono energia elettrica ma non la distribuiscono direttamente agli utenti finali?
Sì. La Corte di Cassazione ha stabilito che l’attività di produzione è una fase essenziale e strumentale dell’erogazione del servizio pubblico energetico. Pertanto, le infrastrutture utilizzate per la produzione (come le condotte idriche per le centrali idroelettriche) beneficiano del regime agevolato, in quanto parte di una filiera integrata.

È necessario che il contribuente faccia una richiesta specifica per ottenere l’applicazione della Tosap agevolata?
No. La sentenza chiarisce che il regime agevolato non è subordinato a un’espressa richiesta del contribuente. Se i presupposti oggettivi sono soddisfatti, l’ente impositore deve applicare la tariffa corretta d’ufficio, anche in sede di accertamento.

Un Comune può sostituire un avviso di accertamento già annullato con un nuovo atto per correggere degli errori?
Sì. La Corte ha confermato che l’amministrazione finanziaria può esercitare il potere di autotutela per annullare un atto impositivo viziato (per vizi sia formali che sostanziali) ed emetterne uno nuovo, a condizione che non sia decorso il termine di decadenza per l’accertamento e che sull’atto non si sia formato un giudicato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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