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TOSAP agevolata per produttori di energia: la Cassazione

Un comune ha contestato l’applicazione della TOSAP agevolata a una società di produzione di energia idroelettrica per le sue infrastrutture su suolo pubblico. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del comune, stabilendo che la produzione di energia è un’attività strumentale al servizio pubblico di distribuzione. La Corte ha argomentato che l’intera filiera energetica, dalla produzione alla fornitura finale, costituisce una rete integrata e unitaria. Di conseguenza, anche le aziende di produzione hanno diritto al regime fiscale di favore previsto per i servizi pubblici. Anche il ricorso incidentale della società su aspetti procedurali è stato rigettato.

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Pubblicato il 14 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

TOSAP Agevolata per Produttori di Energia: La Cassazione Fa Chiarezza

La Corte di Cassazione, con una recente sentenza, ha stabilito un principio fondamentale in materia di tributi locali, confermando l’applicazione della TOSAP agevolata anche alle società che producono energia elettrica. La decisione chiarisce che l’intera filiera energetica, dalla produzione alla distribuzione finale, deve essere considerata in modo unitario come un servizio pubblico, estendendo così i benefici fiscali anche alla fase iniziale della catena.

I fatti di causa

La controversia nasce dal ricorso di un Comune contro una società di produzione di energia idroelettrica. Il Comune contestava l’applicazione di una tariffa ridotta per la Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (TOSAP), dovuta per la presenza di condotte e altre infrastrutture della società sul suolo comunale. Secondo l’ente locale, il regime fiscale di favore era riservato esclusivamente alle aziende distributrici di servizi pubblici e non a quelle che, come la controparte, si limitavano a produrre energia per poi immetterla nella rete nazionale.

La Commissione Tributaria Regionale aveva dato parzialmente ragione al Comune su alcuni aspetti quantitativi, ma aveva confermato il diritto della società a beneficiare della tariffa agevolata. Contro questa decisione, il Comune ha proposto ricorso in Cassazione.

La questione giuridica: la TOSAP agevolata e la filiera energetica

Il nucleo del dibattito legale era se l’attività di produzione di energia elettrica potesse essere qualificata come “attività strumentale all’erogazione di un pubblico servizio”.

Il Comune sosteneva una visione restrittiva: solo la distribuzione finale di energia agli utenti costituisce un servizio pubblico diretto. La produzione, essendo un’attività economica svolta da una società privata a scopo di lucro, ne sarebbe esclusa.

La società produttrice, invece, sosteneva una visione integrata. La sua attività, pur essendo a monte, è un anello indispensabile della catena che permette la fornitura di energia ai cittadini. Senza produzione, non ci sarebbe distribuzione. Pertanto, le sue infrastrutture sono funzionali e strumentali al servizio pubblico nel suo complesso.

La decisione della Corte sulla TOSAP agevolata

La Corte di Cassazione ha rigettato sia il ricorso principale del Comune sia quello incidentale della società energetica. I giudici hanno confermato la sentenza d’appello, riconoscendo pienamente il diritto della società produttrice alla TOSAP agevolata.

Le motivazioni della sentenza

La Corte ha basato la sua decisione su un’interpretazione sistematica e funzionale della normativa nazionale ed europea. Ecco i punti salienti del ragionamento:

1. Visione Unitaria del Servizio Energetico: I giudici hanno sottolineato che la filiera del sistema elettrico nazionale (produzione, trasmissione, dispacciamento e distribuzione) è una rete unica e integrata. Le diverse fasi sono legate da un “vincolo di complementarietà” e “di esclusività”: l’una non può esistere senza l’altra e tutte concorrono al fine ultimo di fornire energia alla collettività. Separare artificialmente la produzione dal resto della filiera sarebbe contrario alla logica del sistema.

2. Concetto di “Attività Strumentale”: La normativa (in particolare l’art. 63 del D.Lgs. 446/1997) estende il regime agevolato non solo a chi eroga direttamente il servizio, ma anche a chi svolge “attività strumentali” ad esso. La produzione di energia rientra pienamente in questa categoria, in quanto fase immediatamente antecedente e necessaria alla trasmissione e distribuzione.

3. Irrilevanza della Natura Privata del Produttore: La Corte ha chiarito che la natura giuridica del soggetto (società per azioni a scopo di lucro) è irrilevante. Ciò che conta è la natura dell’attività svolta. Un servizio pubblico può essere erogato anche da soggetti privati, e il beneficio fiscale è legato alla funzione di pubblica utilità dell’infrastruttura, non allo status del suo proprietario.

4. Principio di Non Discriminazione e Diritto UE: La decisione si allinea con il diritto dell’Unione Europea, che promuove una visione integrata del mercato interno dell’energia. Escludere i produttori dal beneficio fiscale potrebbe creare distorsioni e discriminazioni ingiustificate all’interno della filiera.

Le conclusioni

La sentenza della Cassazione rappresenta un punto fermo di grande importanza per il settore energetico e per gli enti locali. Si consolida il principio secondo cui il concetto di “rete di erogazione di pubblici servizi” va inteso in senso ampio e unitario. Le società di produzione energetica, possedendo infrastrutture essenziali per il funzionamento dell’intero sistema, sono a tutti gli effetti soggetti che svolgono un’attività strumentale a un servizio pubblico e, come tali, hanno diritto all’applicazione della TOSAP agevolata. Questa interpretazione garantisce un trattamento fiscale omogeneo lungo tutta la filiera energetica, riconoscendo il ruolo cruciale che anche i produttori svolgono per l’interesse della collettività.

Un’azienda privata che produce energia ha diritto alla TOSAP agevolata per le sue condotte su suolo pubblico?
Sì. La Corte di Cassazione ha stabilito che l’attività di produzione di energia è strumentale al servizio pubblico di distribuzione e, pertanto, le aziende produttrici hanno diritto all’applicazione della tariffa agevolata per l’occupazione di suolo pubblico.

Perché la produzione di energia è considerata un’attività strumentale a un servizio pubblico?
Perché la filiera del sistema elettrico nazionale (produzione, trasmissione, distribuzione) è considerata una rete unica e integrata. La produzione è una fase indispensabile e antecedente alle altre, senza la quale il servizio finale all’utente non potrebbe essere erogato. Le varie fasi sono connesse da un vincolo di complementarietà ed esclusività.

La mancanza della denuncia di occupazione da parte dell’azienda impedisce l’applicazione della tariffa agevolata?
No. La Corte ha chiarito che l’applicazione del regime tariffario agevolato non è subordinata a una espressa richiesta del contribuente. Se ricorrono i presupposti oggettivi (cioè l’infrastruttura è strumentale a un servizio pubblico), l’ente impositore deve applicare la tariffa corretta, anche in assenza di una denuncia iniziale da parte della società.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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