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TOSAP agevolata per produttori di energia: la Cassazione

Una società di produzione di energia elettrica ha impugnato un avviso di accertamento per il mancato pagamento della TOSAP. La Corte di Cassazione ha stabilito che alla società spetta la TOSAP agevolata, poiché l’attività di produzione è strumentale e inscindibile dal servizio pubblico di distribuzione dell’energia, considerato come una rete unica e integrata. La Corte ha quindi accolto il motivo relativo all’applicazione della tariffa ridotta, cassando la sentenza impugnata su questo punto e rinviando alla commissione tributaria regionale.

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Pubblicato il 13 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

TOSAP Agevolata per Produttori di Energia: La Cassazione Chiarisce il Concetto di Servizio Pubblico

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito un principio fondamentale in materia di tributi locali, estendendo l’applicazione della TOSAP agevolata anche alle società che si occupano della produzione di energia elettrica. Questa decisione chiarisce che l’intera filiera energetica, dalla produzione alla distribuzione, deve essere considerata un servizio pubblico unitario e integrato, con importanti conseguenze per gli operatori del settore.

I Fatti del Caso: Una Disputa sulla Tassa di Occupazione

Il caso ha origine da un avviso di accertamento emesso da un Comune nei confronti di una nota società di produzione energetica. L’ente locale contestava l’omessa denuncia e l’omesso versamento della Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (TOSAP) per l’anno 2018, relativa all’occupazione di una porzione di suolo comunale con propri impianti.

La Commissione Tributaria Regionale aveva dato ragione al Comune, confermando la pretesa tributaria. La società ha quindi presentato ricorso alla Corte di Cassazione, basandolo su tre motivi principali: un presunto difetto di motivazione dell’avviso di accertamento, l’errata esclusione dall’applicazione della tariffa agevolata e l’illegittimità delle sanzioni applicate.

L’Analisi della Corte e l’Applicazione della TOSAP Agevolata

La Corte di Cassazione ha rigettato il primo e il terzo motivo, ma ha accolto quello centrale relativo all’applicazione della tariffa ridotta. I giudici hanno fornito un’analisi dettagliata per spiegare perché un produttore di energia debba essere considerato parte integrante del servizio pubblico.

Il Concetto di Rete Unitaria e Servizio Pubblico

Il punto cardine della decisione è l’interpretazione del sistema elettrico nazionale come una “rete unica integrata”. La filiera si compone di diverse fasi (produzione, trasmissione, dispacciamento e distribuzione) che sono tra loro inscindibili e complementari. L’assenza di una di queste fasi impedirebbe alle altre di funzionare.

Secondo la Corte, l’attività di produzione, pur essendo la fase iniziale, è direttamente funzionale e strumentale all’erogazione del servizio finale all’utente. Di conseguenza, anche le aziende che producono energia svolgono un’attività strumentale all’erogazione di un pubblico servizio e hanno diritto a beneficiare della TOSAP agevolata prevista dall’art. 63, comma 2, lettera f), del D.Lgs. n. 446/1997.

L’Irrilevanza dello Scopo di Lucro

La Corte ha inoltre specificato che la natura giuridica della società, in questo caso una società per azioni con scopo di lucro, non è un elemento ostativo al riconoscimento del regime speciale. Ciò che rileva non è la veste del soggetto che eroga il servizio, ma la natura dell’attività svolta. Il pubblico servizio, infatti, può essere erogato anche da soggetti privati. L’elemento distintivo è la capacità del servizio di soddisfare esigenze di una platea indifferenziata di utenti, conformandosi a norme di continuità, regolarità e qualità.

Gli Altri Motivi di Ricorso: Motivazione e Sanzioni

La Corte ha ritenuto infondati gli altri due motivi. Per quanto riguarda il difetto di motivazione, ha chiarito che l’avviso di accertamento era sufficientemente chiaro, avendo indicato le norme, le delibere comunali e i dati catastali, mettendo così il contribuente in condizione di difendersi. La prova della pretesa, invece, è un aspetto che attiene al merito e può essere fornita in giudizio.

Anche il motivo relativo alle sanzioni è stato rigettato. I giudici hanno ribadito che spetta al contribuente dimostrare l’assenza di colpa. In questo caso, l’obbligo di presentare la denuncia persisteva anche a seguito del subentro nel rapporto concessorio, e l’omissione non poteva essere giustificata.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione principale della Corte si fonda su una visione sistemica e funzionale del servizio pubblico energetico. Abbandonando un approccio restrittivo, i giudici hanno riconosciuto che tutte le componenti della filiera elettrica concorrono a un unico fine di pubblica utilità. Questa interpretazione estensiva è supportata da norme nazionali e sovranazionali che definiscono il servizio energetico in senso unitario. La decisione sottolinea che l’agevolazione fiscale non è una deroga, ma un criterio di determinazione ordinario per questo tipo di occupazioni, volto a bilanciare l’interesse dell’ente locale all’entrata fiscale con l’interesse della collettività a beneficiare di un servizio essenziale.

Le Conclusioni: Implicazioni per il Settore Energetico

In conclusione, la Corte ha cassato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale limitatamente al motivo accolto, rinviando il caso per un nuovo giudizio che dovrà applicare il principio di diritto enunciato. Questa sentenza rappresenta un punto di riferimento cruciale per tutte le aziende del settore energetico, non solo per i distributori. Affermando che anche i produttori sono parte del servizio pubblico ai fini della TOSAP agevolata, la Corte offre maggiore certezza giuridica e potrebbe portare a una significativa riduzione del carico fiscale per molte imprese, incentivando indirettamente gli investimenti in un settore strategico per il Paese.

Un’azienda che produce energia ha diritto alla TOSAP agevolata prevista per i servizi pubblici?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione, l’attività di produzione di energia elettrica è un’attività strumentale all’erogazione di un pubblico servizio e, pertanto, l’azienda produttrice ha diritto all’applicazione della tariffa agevolata, in quanto parte di una filiera energetica considerata come una rete unica e integrata.

La natura di società per azioni (S.p.A.) con scopo di lucro impedisce di beneficiare della tariffa ridotta?
No. La Corte ha chiarito che la forma giuridica o lo scopo di lucro del soggetto sono irrilevanti. Ciò che conta è la natura dell’attività svolta, che, nel caso della produzione di energia, è finalizzata a soddisfare un’esigenza di rilevanza pubblica per una platea indifferenziata di utenti.

Un avviso di accertamento tributario è nullo se non contiene tutte le prove a sostegno della pretesa?
No. L’avviso di accertamento deve essere adeguatamente motivato per consentire al contribuente di comprendere la pretesa e difendersi (indicando norme, presupposti, ecc.). La prova dettagliata della pretesa, invece, attiene al merito del giudizio e può essere fornita dall’Amministrazione finanziaria durante il processo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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