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Termine breve ricorso: quando scatta dopo la revoca

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso tributario perché depositato tardivamente. La Corte chiarisce che il termine breve di 60 giorni per l’impugnazione decorre non solo dalla notifica della sentenza, ma anche dalla notifica del ricorso per revocazione avverso la stessa sentenza. Avendo i contribuenti notificato l’atto di revocazione, hanno fatto scattare un termine che non hanno rispettato per il successivo ricorso in Cassazione, rendendolo così inammissibile.

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Pubblicato il 2 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Termine breve per il Ricorso in Cassazione: Attenzione alla Revocazione

Nel processo, i tempi sono tutto. Una mossa sbagliata o un ritardo possono compromettere irrimediabilmente l’esito di una causa, anche se si ha ragione nel merito. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci ricorda quanto sia cruciale la gestione delle scadenze processuali, in particolare del cosiddetto termine breve ricorso. La vicenda analizzata evidenzia come la notifica di un ricorso per revocazione possa innescare la decorrenza del termine per impugnare in Cassazione, un dettaglio procedurale che è costato caro a due contribuenti.

I Fatti di Causa: la Frode Fiscale e i Ricorsi

La vicenda trae origine da un avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di due contribuenti per gli anni d’imposta 2009 e 2010. Secondo l’Ufficio, i due avevano partecipato a una società di fatto dedita a una frode fiscale nel settore della telefonia. Il meccanismo fraudolento si basava sull’interposizione fittizia di una società rumena che emetteva fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, permettendo di evadere l’IVA in Italia.

I contribuenti hanno impugnato gli atti impositivi, ma i loro ricorsi sono stati respinti sia dalla Commissione tributaria provinciale sia, in appello, dalla Commissione tributaria regionale (CTR).

La Scelta Strategica: il Ricorso per Revocazione

Di fronte alla sentenza sfavorevole della CTR, depositata il 7 maggio 2018, i contribuenti si trovavano di fronte a un bivio. Invece di procedere direttamente con il ricorso per Cassazione, hanno scelto di tentare un’altra strada: il ricorso per revocazione, notificato all’Agenzia delle Entrate il 10 luglio 2018. Anche questo tentativo, però, non ha avuto successo.

Successivamente, il 6 settembre 2019, i contribuenti hanno deciso di proporre ricorso per Cassazione contro la sentenza originaria della CTR. Una mossa tardiva, che si rivelerà fatale.

L’Eccezione dell’Agenzia e la Decisione sul termine breve ricorso

L’Agenzia delle Entrate, nel suo controricorso, ha sollevato un’eccezione preliminare di inammissibilità per tardività. Secondo l’Ufficio, i ricorrenti avrebbero dovuto proporre il ricorso per Cassazione entro il termine breve di 60 giorni, decorrente non dalla notifica della sentenza, ma dalla notifica del loro stesso ricorso per revocazione.

La Corte di Cassazione ha accolto pienamente questa tesi, dichiarando il ricorso inammissibile. I giudici hanno ribadito un principio giurisprudenziale consolidato: la notifica della citazione per revocazione di una sentenza d’appello equivale, sia per il notificante che per il destinatario, alla notifica della sentenza stessa ai fini della decorrenza del termine breve per proporre ricorso per Cassazione.

Le Motivazioni

La Corte fonda la sua decisione su un indirizzo giurisprudenziale chiaro (richiamando, tra le altre, la Cass. n. 22220/2019). Il ragionamento è lineare: nel momento in cui una parte notifica un atto di impugnazione (in questo caso, la revocazione), dimostra di avere piena e legale conoscenza della sentenza che intende contestare. Questa conoscenza è la stessa che si otterrebbe con la notifica formale della sentenza. Pertanto, da quel momento scatta il termine breve ricorso di 60 giorni (previsto dall’art. 325 c.p.c.) per esperire qualsiasi altro mezzo di impugnazione, come il ricorso per Cassazione. I ricorrenti, avendo notificato l’atto di revocazione il 10 luglio 2018, avrebbero dovuto depositare il ricorso per Cassazione entro i 60 giorni successivi (tenuto conto della sospensione feriale), e non oltre un anno dopo, nel settembre 2019.

Le Conclusioni

Questa ordinanza offre una lezione fondamentale sulla strategia processuale. La scelta di un mezzo di impugnazione non è mai neutra e può avere conseguenze a cascata sugli altri rimedi disponibili. Proporre un ricorso per revocazione è una decisione che ‘brucia’ il termine lungo per l’impugnazione in Cassazione, attivando immediatamente il termine breve ricorso. Gli avvocati e i loro assistiti devono quindi pianificare con estrema attenzione le proprie mosse, valutando non solo le possibilità di successo di un singolo gravame, ma anche le sue implicazioni sull’intera strategia difensiva, per non incappare in preclusioni procedurali insanabili.

Quando inizia a decorrere il termine breve di 60 giorni per proporre ricorso in Cassazione se prima si è tentata la revocazione della sentenza?
Il termine breve di 60 giorni inizia a decorrere dal momento in cui il ricorso per revocazione viene notificato alla controparte, poiché tale notifica equivale alla notifica della sentenza stessa.

La notifica di un ricorso per revocazione ha lo stesso valore della notifica della sentenza da impugnare?
Sì, secondo la giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione, ai fini della decorrenza del termine breve per proporre ricorso, la notifica dell’atto di revocazione è equiparata alla notifica della sentenza.

Cosa succede se il ricorso per Cassazione viene depositato dopo la scadenza del termine breve?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile. Ciò significa che la Corte non esamina il merito delle questioni sollevate e la sentenza del grado precedente diventa definitiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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