LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Tassazione Trust: quando si paga l’imposta?

Una società fiduciaria, agendo come trustee, ha richiesto il rimborso dell’imposta di donazione versata al momento della costituzione di due trust. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2334/2024, ha accolto il ricorso, stabilendo un principio fondamentale sulla tassazione trust: l’atto di conferimento dei beni nel trust è fiscalmente neutro. L’imposta diventa dovuta solo al momento del trasferimento effettivo e definitivo della ricchezza ai beneficiari finali, poiché solo allora si manifesta una reale capacità contributiva tassabile.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 26 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Tassazione Trust: Quando si Paga l’Imposta di Donazione? La Cassazione Fa Chiarezza

L’istituto del trust solleva da sempre complesse questioni fiscali. Una delle più dibattute riguarda il momento esatto in cui sorge l’obbligo di versare l’imposta sulle successioni e donazioni. Con la recente ordinanza n. 2334 del 24 gennaio 2024, la Corte di Cassazione ha consolidato un orientamento fondamentale sulla tassazione trust, stabilendo che l’imposta non è dovuta al momento della sua costituzione, ma solo quando i beni vengono effettivamente trasferiti ai beneficiari finali.

I Fatti del Caso: Una Richiesta di Rimborso Fiscale

Una società fiduciaria, in qualità di trustee di due trust (uno dei quali con finalità benefiche), aveva versato una cospicua somma a titolo di imposta sulle donazioni al momento del conferimento di alcuni beni nel patrimonio dei trust. Successivamente, ritenendo tale pagamento non dovuto, la società aveva presentato istanza di rimborso all’Agenzia delle Entrate, che l’aveva respinta.

La controversia è quindi approdata davanti alle commissioni tributarie. Sia in primo che in secondo grado, i giudici avevano dato torto alla società, sostenendo che la legge avesse introdotto una nuova imposta sui ‘vincoli di destinazione’, da applicare al momento della costituzione del trust, a prescindere da un reale arricchimento immediato.

L’Analisi della Cassazione sulla Tassazione Trust

La società ha impugnato la decisione davanti alla Corte di Cassazione, lamentando una violazione e falsa applicazione delle norme fiscali. La Suprema Corte ha accolto il ricorso, ribaltando completamente le sentenze precedenti e chiarendo in modo definitivo la corretta interpretazione della normativa.

Il Principio della Neutralità Fiscale dell’Atto di Dotazione

Il cuore della decisione risiede nel principio secondo cui l’imposta di successione e donazione presuppone un trasferimento effettivo di ricchezza. L’atto con cui il disponente (settlor) trasferisce i beni al trustee non costituisce un arricchimento per quest’ultimo. Il trustee, infatti, non acquisisce la proprietà piena dei beni per un vantaggio personale, ma li riceve con il solo scopo di amministrarli e gestirli in un patrimonio separato, in vista del raggiungimento degli obiettivi del trust.

Questo trasferimento è, pertanto, un atto ‘fiscalmente neutro’, meramente strumentale alla realizzazione delle finalità del trust. Tassarlo significherebbe colpire un passaggio di ricchezza che, in realtà, non è ancora avvenuto in modo stabile e definitivo.

Il Momento Imponibile Corretto nella Tassazione Trust

La Corte ha specificato che il presupposto impositivo si realizza solo in un momento successivo: quando il trustee, al termine della sua gestione, trasferisce i beni o i diritti ai beneficiari finali. È solo in questa fase che si verifica un incremento patrimoniale reale e stabile nella sfera giuridica dei beneficiari, giustificando così l’applicazione del tributo in base al principio di capacità contributiva sancito dall’art. 53 della Costituzione.

Le motivazioni

La Cassazione ha motivato la sua decisione superando un precedente orientamento che vedeva nella costituzione del ‘vincolo di destinazione’ un atto di per sé tassabile. La giurisprudenza più recente e consolidata, a cui l’ordinanza in esame dà continuità, afferma che né l’istituzione del trust né l’atto di dotazione patrimoniale integrano, da soli, un trasferimento imponibile. Si tratta di atti ‘neutri’ che non generano un passaggio effettivo di ricchezza. L’imposizione fiscale deve colpire un ‘indice di ricchezza effettivo’, che si manifesta unicamente con l’attribuzione finale del patrimonio al beneficiary. Il trustee acquisisce una titolarità formale e strumentale, non un vantaggio economico, e pertanto non può essere considerato il soggetto passivo dell’imposta proporzionale.

Le conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza impugnata e, decidendo nel merito, ha accolto la richiesta di rimborso originaria della società fiduciaria. Questa pronuncia consolida un principio di capitale importanza per la tassazione trust: l’imposta di donazione non si applica al momento del conferimento dei beni al trustee, ma è differita al momento in cui i beneficiari finali ricevono effettivamente i beni. Questa interpretazione garantisce che il prelievo fiscale sia allineato a un effettivo e concreto arricchimento, in piena coerenza con i principi costituzionali.

Quando sorge l’obbligo di pagare l’imposta di successione e donazione in un trust?
L’obbligo sorge non al momento della costituzione del trust o del conferimento dei beni al trustee, ma solo al momento del trasferimento finale ed effettivo dei beni dal trust ai beneficiari finali.

L’atto di conferimento dei beni dal disponente (settlor) al trustee è soggetto a imposta proporzionale di donazione?
No. Secondo la Corte, questo atto è fiscalmente neutro. Il trustee non si arricchisce personalmente, ma acquisisce solo una titolarità strumentale per gestire il patrimonio. Pertanto, tale atto non costituisce il presupposto per l’applicazione dell’imposta proporzionale.

Perché il semplice vincolo di destinazione sui beni del trust non è sufficiente a giustificare l’imposizione fiscale al momento della costituzione?
Perché l’imposta sulle donazioni colpisce un effettivo trasferimento di ricchezza e un conseguente arricchimento del beneficiario. Il solo vincolo di destinazione è un atto preparatorio che non realizza, di per sé, alcun arricchimento tassabile, il quale si manifesterà solo con l’attribuzione finale dei beni.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati