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Tassazione trust: Cassazione sulla neutralità fiscale

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha stabilito principi chiave sulla tassazione trust. Il caso riguardava la contestazione di un avviso di liquidazione che applicava imposte ipotecarie e catastali proporzionali all’atto di costituzione di un trust. La Corte ha accolto il ricorso del trustee, affermando due punti fondamentali: primo, il trust non ha personalità giuridica, quindi l’atto impositivo deve essere notificato al trustee e non al trust stesso. Secondo, la costituzione del trust è un atto fiscalmente neutro; la tassazione proporzionale si applica solo al momento del trasferimento finale dei beni ai beneficiari, non alla mera dotazione iniziale al trustee.

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Pubblicato il 2 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Tassazione Trust: La Cassazione Conferma la Neutralità Fiscale dell’Atto Istitutivo

L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 4575/2024 offre chiarimenti decisivi sulla tassazione trust, consolidando un orientamento ormai pacifico. La Suprema Corte ha ribadito che l’atto di costituzione di un trust e il conferimento di beni in esso sono operazioni fiscalmente neutre. Le imposte proporzionali, come quelle ipotecarie e catastali, non sono dovute in questa fase, ma solo al momento del trasferimento finale della ricchezza ai beneficiari. Questa pronuncia è fondamentale per chiunque utilizzi o intenda utilizzare questo strumento per la pianificazione patrimoniale.

I Fatti del Caso: Un Avviso di Liquidazione Contestato

La vicenda nasce dall’impugnazione di un avviso di rettifica e liquidazione emesso dall’Agenzia delle Entrate. L’amministrazione finanziaria aveva rideterminato le imposte ipotecarie e catastali relative all’atto costitutivo di un trust, applicando le aliquote proporzionali (2% e 1%) anziché quelle fisse versate in autoliquidazione dal contribuente. Sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale avevano dato ragione al Fisco, sostenendo che l’atto manifestasse una liberalità e che l’imposta fosse dovuta sulla mera costituzione del vincolo di destinazione. Il trustee, ritenendo errata tale interpretazione, ha proposto ricorso in Cassazione.

L’Analisi della Corte di Cassazione e la Tassazione Trust

La Suprema Corte ha accolto il ricorso del trustee, cassando la sentenza impugnata e decidendo nel merito. Le argomentazioni dei giudici si sono concentrate su due aspetti cruciali, entrambi dirimenti per la corretta tassazione trust.

Il Destinatario dell’Atto Impositivo: Trustee vs. Trust

Il primo motivo di ricorso, ritenuto fondato e assorbente rispetto agli altri, riguardava un vizio procedurale: l’atto impositivo era stato emesso e notificato nei confronti del trust stesso, indicandone il codice fiscale. La Corte ha chiarito in modo inequivocabile che il trust è un ente privo di personalità giuridica. Esso non è un soggetto di diritto, ma un mero insieme di beni e rapporti destinati a un fine specifico e formalmente intestati al trustee. Di conseguenza, il trust non può essere considerato soggetto passivo d’imposta e non ha legittimazione passiva. L’unico soggetto titolare dei diritti e dei doveri nei rapporti con i terzi è il trustee. Pertanto, l’atto impositivo avrebbe dovuto essere indirizzato a quest’ultimo, non all’entità astratta del trust.

La Neutralità Fiscale dell’Atto Istitutivo

La Corte ha poi ribadito il suo principio consolidato sulla natura dell’atto di dotazione del trust. Il trasferimento dei beni dal disponente al trustee non costituisce un passaggio effettivo e stabile di ricchezza. Il trustee acquista la titolarità dei beni in modo puramente formale e strumentale, con il preciso obbligo di gestirli e trasferirli successivamente ai beneficiari. Non si verifica, quindi, un arricchimento patrimoniale in capo al trustee che possa giustificare l’applicazione di un’imposta proporzionale, come quella sulle successioni e donazioni (richiamata per le imposte ipotecarie e catastali). Questo trasferimento è fiscalmente neutro.

Le Motivazioni della Decisione

Le motivazioni della Corte si fondano sulla natura stessa del trust come delineata dalla Convenzione dell’Aja. Il trust crea un patrimonio separato e vincolato a uno scopo, ma non un nuovo soggetto giuridico. L’attribuzione al trust di soggettività passiva ai fini IRES in specifici casi (trust senza beneficiari individuati) è una norma eccezionale non estendibile ad altri tributi. L’imposizione fiscale, secondo l’art. 53 della Costituzione, deve colpire un effettivo indice di capacità contributiva, cioè un reale incremento di ricchezza. Tale incremento, nel meccanismo del trust, si manifesta solo quando i beni escono dal patrimonio del trustee per essere attribuiti definitivamente ai beneficiari. Solo in quel momento l’atto cessa di essere neutro e sorge il presupposto per l’applicazione delle imposte proporzionali.

Conclusioni

L’ordinanza in commento rafforza la certezza del diritto in materia di tassazione trust. Le conclusioni pratiche sono chiare e di grande importanza:
1. Notifica degli Atti: Qualsiasi atto impositivo riguardante beni in trust deve essere notificato alla persona del trustee, non al trust.
2. Momento Impositivo: L’atto di costituzione di un trust e di conferimento dei beni è soggetto a imposte di registro, ipotecarie e catastali in misura fissa.
3. Tassazione Proporzionale: Le imposte proporzionali saranno dovute solo al momento del trasferimento finale dei beni o diritti dal trustee ai beneficiari, poiché solo allora si realizza un effettivo arricchimento tassabile.
Questa impostazione rende il trust uno strumento di pianificazione patrimoniale più chiaro e prevedibile dal punto di vista fiscale, evitando tassazioni anticipate su trasferimenti di ricchezza non ancora consolidati.

A chi deve essere notificato un atto impositivo relativo a un trust?
L’atto impositivo deve essere emesso e notificato nei confronti del trustee, in quanto è l’unico soggetto titolare dei diritti e dei doveri relativi al patrimonio in trust. Il trust in sé è privo di personalità giuridica e non può essere considerato un soggetto passivo d’imposta.

La costituzione di un trust è soggetta a imposte proporzionali?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che l’atto di istituzione di un trust e il conferimento di beni in esso sono atti fiscalmente neutri. Non rappresentano un trasferimento effettivo di ricchezza e, pertanto, sono soggetti a imposte ipotecarie e catastali in misura fissa, non proporzionale.

Quando si pagano le imposte proporzionali in un trust?
Le imposte proporzionali, come quelle sulle successioni e donazioni, sono dovute solo al momento del trasferimento finale dei beni o dei diritti dal patrimonio del trustee a quello dei beneficiari. È in quella fase che si concretizza un effettivo e stabile arricchimento che costituisce il presupposto per la tassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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